SEIMILA SOCI
E UN RAPPORTO SPECIALE CON IL TERRITORIO DA 125 ANNI
Si chiude l’anno del 125° anniversario della fondazione della Banca del Piceno.
Il 2023 è partito con un tasso di inflazione alle stelle, ha visto il più rapido innalzamento dei tassi di interesse della storia da parte delle banche centrali, ha portato ad una stretta sui consumi e purtroppo ha visto anche l’improvviso quanto violento riaccendersi del conflitto mediorientale.
Tuttavia, è stato per la Banca, anche l’anno del raggiungimento della quota storica dei 6.000 soci e l’anno in cui sono state realizzate numerose iniziative ed eventi dedicati. In particolare, il ritorno dell’Assemblea dei Soci in presenza dopo 3 anni e della Festa del Socio, organizzata nuovamente dopo 5 anni di attesa.
Ospiti illustri, più di 600 i soci premiati per la loro lunga militanza e più di 60 i ragazzi diplomatati e laureati con il massimo dei voti ai quali sono stati conferiti i Premi di Studio 2023.
In questo contesto, non certamente dei più semplici, la Banca del Piceno ha deciso di potenziare i servizi per la comunità investendo in postazioni bancomat di ultima generazione e puntando sulla managerializzazione del personale dipendente, presidiando quei territori che gli altri istituti stanno progressivamente abbandonando. Sono questi alcuni dei temi toccati dal recente articolo pubblicato dall’autorevole quotidiano economico “Il Sole 24 Ore” lo scorso 17 Novembre, che riportiamo integralmente nelle pagine successive.
BANCA DEL PICENO
POTENZIA I SERVIZI
Credito Cooperativo: l’istituto pronto a investire in postazioni bancomat di ultima generazione e sulla managerializzazione del personale. Utile netto nei primi 9 mesi del 2023 oltre 7 milioni (contro i 10 di tutto il 2022). Nuovi prestiti ai clienti per 90 milioni
articolo di Michele Romano, da “Il Sole 24 Ore” del 17 Novembre 2023
Con i suoi seimila soci, 47 mila clienti, 206 dipendenti, 28 filiali e 79 comuni presidiati tra Civitanova Marche e Giulianova, Banca del Piceno è oggi la più grande Bcc tra Marche, Abruzzo e Molise. Un territorio ampio, con un tessuto economico omogeneo, caratterizzato dalla piccola dimensione e dalla prevalenza del manifatturiero, della bioagricoltura e del turismo.
La storia della banca inizia nel 1898 con la nascita della Cassa Rurale dei Prestiti di Castignano e Rotella, alla quale seguirono la Cassa Rurale dei Risparmi di Montalto Marche (1901), la Cassa Rurale dei Prestiti di Acquaviva Picena (1902), la Cassa Rurale di Prestiti San Giacomo di Monteprandone (1903); dopo varie fusioni, avviate negli anni ’70 e intensificatesi negli anni ‘90, nel dicembre 2017 una stretta di mano sancì la nascita di quella che, il mese dopo, è diventata Banca del Piceno. Per Banca d’Italia, quella tra Banca Picena Truentina e Banca del Piceno, fu una fusione perfetta, «una svolta epocale» la definisce oggi Alfio Bagalini, che da agosto scorso ha assunto la carica di presidente, e le anime delle due compagini hanno pari dignità e peso nel consiglio di amministrazione, «smentendo con i fatti quel luogo comune secondo il quale una piccola realtà bancaria preferisce crescere da sola». Una delle valutazioni contenute nel piano industriale prevedeva di allargare la base e completare la copertura territoriale, «già ottima perché nata dalla fusione di due istituti di credito che avevano un secolo di storia e non presentavano sovrapposizioni». Il nome Banca del Piceno
ha poi messo tutti d’accordo: «al centro ci sono le persone e non c’è solo un’area geografica» e la vocazione locale della banca, «porta a una convergenza di interessi con le imprese che operano nel territorio». La sede centrale è ad Acquaviva Picena, all’interno di palazzo Sciarra acquistato dall’istituto di credito nei primi anni Duemila, ristrutturato nella sua parte storica e ampliato: due anni di lavori per realizzare un corposo intervento, che di fatto lo ha reso uno degli edifici di pregio delle Marche.
I fondamentali di Banca del Piceno sono solidi: l’utile netto del 2022 ha sfiorato i 10 milioni di euro e sono già oltre 7 milioni quelli relativi ai primi 9 mesi del 2023 (nel 2021 era di 1,15 milioni), gli impieghi verso clientela sfiorano i 690 milioni, i fondi propri superano gli 89, il Cet1 è pari al 23,58% e la copertura NPL al 61,01%; i numeri dei primi 9 mesi di quest’anno evidenziano nuove erogazioni di prestiti alla clientela per 90 milioni di euro, con un’impennata di richieste legate, per quanto riguarda il settore delle costruzioni, al bonus sisma e al 110%, e su progetti di innovazione, formazione e internazionalizzazione delle imprese.
«Abbiamo una missione precisa verso i soci e il territorio e la solidità della banca ci aiuta ad essere ottimisti», sottolinea il vicepresidente vicario Claudio Censori, ricordando che Banca del Piceno ha sostenuto la fase di ricostruzione post sisma erogando 12 milioni. Del resto, essere banca di comunità, com’è nel dna del credito cooperativo, significa non solo fare utili, ma essere utili: «La consapevolezza di essere mutualistici, nel senso di dare nel rispetto di tutti, è basilare e vogliamo essere proattivi - osserva il presidente -. Ascoltiamo le necessità del territorio di riferimento e siamo orgogliosi di essere al fianco delle associazioni del volontariato, del terzo settore, della sanità, cercando di dare un contributo sostanziale all’aumento della qualità della vita della società. Essere vicini alla gente significa anche salvaguardare non solo il territorio, ma anche un patrimonio fatto di storia, tradizione, valori». E in questa direzione vanno anche i Premi di Studio, assegnati annualmente agli studenti diplomati o laureati con il massimo dei voti, «un modo concreto per essere orgogliosi della loro vita scolastica».
Nel 2024 non è in programma l’apertura di nuovi sportelli, ma un’accelerazione sul fronte dei servizi. «Continueremo a rispondere agli stimoli che arrivano dall’esterno e, innanzitutto, non lasceremo i piccoli comuni sguarniti, anzi avremo un posizionamento ancora più marcato - spiega Censori -. Significa che, laddove si presenteranno opportunità di mercato, dovute al fatto che altri competitor lasciano il territorio, la Banca del Piceno sarà pronta a subentrare con nuovi servizi, con postazioni bancomat di ultima generazione e attraverso il potenziamento e una maggiore managerializzazione del personale in alcune filiali che consideriamo chiave».
«La stabilità di Banca del Piceno, la possibilità di usufruire delle competenze di Iccrea ci fa sentire a tutti gli effetti co- protagonisti attivi dello sviluppo della nostra comunità, economica e sociale – conclude il presidente Bagalini -. Un rapporto speciale con il territorio che continuerà a rinnovarsi negli anni, così come è stato da 125 a questa parte». Radici che arrivano al 1458, come ha ricordato Sergio Gatti, direttore generale di Federcasse, quando nacque ad Ascoli Piceno il primo Monte di Pietà d’Italia, «il bisnonno di tutte le banche».
LA "GRANDE LUCE
CHE AIUTA
A NON PERDERE
LA SPERANZA"
intervento di Mons. Gianpiero Palmieri,
Vescovo di Ascoli Piceno
Carissimi,
non è un caso che la celebrazione del Natale avvenga nel periodo più buio dell’anno. Durante la messa di mezzanotte viene proclamato sempre un brano del profeta Isaia che comincia così: “Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande Luce” (Isaia 9) e che racconta di un momento drammatico della storia di Israele, quando la città di Gerusalemme venne assediata da eserciti pronti a distruggerla. Era il 734 a.C. e il popolo richiuso nelle mura sente “il rimbombo dei soldati che marciano”, vede “i mantelli intrisi di sangue”.
Il testo di Isaia dice che allora Dio interviene con un “segno” per evitare che il buio della disperazione penetri nel cuore degli abitanti di Gerusalemme, in modo che resistano fino alla liberazione della città dall’assedio. Questo “segno” è la nascita di un bambino, figlio del re e della sua giovane sposa: è il principe Ezechia, detto “l’Emmanuele- Dio con noi”. Contro ogni aspettativa e con grande gioia del popolo, l’assedio terminerà dopo quasi due anni senza colpo ferire. Quel bambino, allora, è una “grande Luce” perché ha aiutato a non perdere la speranza. Per la prima Chiesa questa vicenda diventa profezia del “segno di Luce” per tutti gli uomini che è il Bambino di Betlemme, un segno donato da Dio perché dal cuore degli uomini non fugga la speranza.
Ascoltare questo brano biblico nella notte di Natale 2023 ci fa riflettere. Non diversa dalla descrizione di Isaia è la situazione vissuta dai nostri fratelli che sono in guerra: in Terra Santa, in Ucraina e in ogni parte del mondo i bombardamenti distruggono le case e gli assedi costringono i sopravvissuti a fuggire. Ma non possiamo non accostare il brano anche alla situazione dei nostri territori dell’entroterra marchigiano: il terremoto ha distrutto le case e la lentezza della ricostruzione ha spinto molte persone ad andarsene. Per questo sono da ringraziare tutti coloro che non perdono la fiducia nella rinascita di un territorio ricco di possibilità e abitato da persone che non si rassegnano. Solo quando il buio della disperazione riempie il cuore delle persone assediate allora i nemici vincono davvero, perché a quel punto non c’è più nessuna speranza per cui continuare a lottare.
Sento il dovere di ringraziare anche il Credito Cooperativo: nei piccoli centri del nostro entroterra continua il suo impegno, proprio mentre cresce la desertificazione dei servizi principali. Dove si pongono segni di solidarietà e di vicinanza alle persone, ecco che si contribuisce alla speranza di tutti.
Buon Natale!
BREVI DAL TERRITORIO
Festeggiamenti in onore di San Giacomo della Marca
Dal 20 al 28 novembre Monteprandone ha festeggiato il Patrono San Giacomo della Marca con eventi diffusi dal Santuario al Borgo Storico. E’ stato sviluppato un calendario ricco di eventi e iniziative anche per festeggiare i 20 anni dal rientro delle spoglie del Santo da Napoli nella sua terra di origine.
Eventi culturali, musei aperti, eventi religiosi, festa al Borgo Storico, mercatini, spettacoli per bambini e street food culminati con la processione con il busto del Santo e la celebrazione della Santa Messa Solenne.
La Banca del Piceno supporta iniziative che richiamano alle tradizioni secolari dei nostri territori, soprattutto nei centri che rappresenta il cuore pulsante del Piceno. L’attenzione per la comunità e le proprie tradizioni è da sempre una delle nostre ragioni d’essere guardando al futuro con i piedi ben saldi nelle nostre radici.
Raffigurazione di San Giacomo presso Auditorium Banca del Piceno Acquaviva Picena
Banca del Piceno vicina al Festival Storie
È in corso di svolgimento il Festival Storie, rassegna di prosa, musica e racconti giunta alla terza edizione. La Banca del Piceno sostiene il contenitore culturale a vantaggio dei piccoli centri terremotati del Fermano e del Maceratese. La direzione artistica vede la firma prestigiosa di Saverio Marconi che quest’anno affianca Manu Latini. L’idea e l’organizzazione sono a cura di Progetto Musical. La manifestazione unisce in rete ben 11 borghi delle province di Fermo e Macerata che hanno vissuto nel 2016 il dramma del terremoto, ora più che mai uniti per il rilancio che
passa anche attraverso cultura e turismo. Il Festival Storie – che si è aggiudicato il bando unico della cultura della Regione Marche – si snoda attraverso 33 appuntamenti nei teatri storici, nelle piazze, nei siti più suggestivi di 11 Comuni: Belmonte Piceno, Grottazzolina, Montappone, Montefalcone Appennino, Santa Vittoria in Matenano e Servigliano della provincia di Fermo; Caldarola, Loro Piceno, Monte San Martino, Penna San Giovanni e Sant’Angelo in Pontano della provincia di Macerata. Un fazzoletto di terra che unito somma poco meno di 16.000 abitanti. La sinergia coinvolge: Regione Marche, Camera di Commercio delle Marche, Unione Montana dei Monti Azzurri, Unione Montana dei Sibillini, Province di Fermo e di Macerata, Sistemi turistici di Fermo e di Macerata, Banca del Piceno, Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo. “È stato subito dopo il terremoto – sottolinea Saverio Marconi – che si è sentita l’esigenza di fare qualcosa finalizzato al rilancio e il teatro è stata la soluzione migliore. Perché il teatro con la sua forza e con la sua magia riesce a unire, a coinvolgere e, soprattutto, a far sognare”.
Il presidente del CONI Giovanni Malagò e l’Assessore Regionale Chiara Biondi
Un Gesto di Solidarietà:
sostegno alla Croce Rossa di Castignano
Nel segno della solidarietà e dell’impegno verso la comunità, la Banca del Piceno Credito Cooperativo sostiene Croce Rossa di Castignano. Questa iniziativa si inserisce nell’ambito della strategia della banca volta a sostenere attivamente lo sviluppo del territorio e promuovere iniziative benefiche.
Il generoso contributo fornito dalla Banca del Piceno è destinato a sostenere le iniziative promosse dalla Croce Rossa di Castignano. Tra questi, spiccano programmi di assistenza sanitaria, interventi di emergenza e iniziative a sostegno delle fasce più vulnerabili della comunità.
Il contributo della banca non si limita al solo sostegno finanziario. La collaborazione prevede anche la partecipazione attiva dei dipendenti della banca a iniziative locali e volontariato organizzato dalla Croce Rossa. Questa partnership sinergica mira a creare un impatto tangibile sulla comunità di Castignano e comuni limitrofi, promuovendo un senso di solidarietà e responsabilità condivisa.
In un momento in cui la collaborazione tra settore privato e organizzazioni benefiche è fondamentale per affrontare le sfide sociali, si conferma l’impegno della banca verso la responsabilità sociale d’impresa e il benessere della comunità che serve. La speranza è che questo gesto ispiri altre realtà locali a unirsi nell’opera comune di costruire un futuro migliore per tutti.
Il gruppo dei volontari della CRI -Sez. Castignano
Si illumina il Presepe di Natale
di Acquaviva Picena
Il periodo natalizio è spesso considerato un’opportunità per la comunità di riunirsi e celebrare le tradizioni condivise. Quest’anno, l’Associazione Videoincontri di Acquaviva Picena arricchirà la tradizione locale attraverso la realizzazione di un magnifico Presepe di Natale, grazie anche al contributo della Banca del Piceno.
L’Associazione Videoincontri ha una lunga storia di promozione culturale e tradizionale nella comunità di Acquaviva Picena. La loro dedizione nel portare avanti tradizioni uniche è evidente nella cura e nell’attenzione che dedicano alla creazione del Presepe di Natale, un’icona che attrae visitatori anche da fuori regione.
La Banca del Piceno ha dimostrato ancora una volta il suo impegno a sostenere le iniziative comunitarie, contribuendo in modo significativo alla bellezza e alla vivacità di Acquaviva Picena. Il Presepe di Natale diventa così un simbolo luminoso di solidarietà e collaborazione tra il settore bancario e le organizzazioni comunitarie. La magia del Natale si diffonde non solo attraverso le luci scintillanti del Presepe, ma anche attraverso l’unione e il sostegno che rendono possibili tali iniziative.
Dettaglio del Presepe di Acquaviva Picena