Insieme, il modello è vincente

Il 2022 per la Banca del Piceno si chiude con numerosi segnali positivi e con tutti i principali indicatori, che segnalano lo “stato di salute” dell’Istituto, in ordine e questo numero della rivista dedicata ai Soci, mette in evidenza soprattutto uno dei principali fattori di tale successo: la centralità delle persone.
Con i premi studio continuiamo a valorizzare i nostri giovani, futuro del territorio; attraverso gli incontri di zona abbiamo dato voce alle principali istanze dei Soci e delle realtà areali; facciamo formazione in maniera qualificata, come nel caso del recente convegno sulle nuove regole del Consiglio di Amministrazione; sosteniamo chi cerca di alleviare la situazione di famiglie in difficoltà perché è giusto e previsto nel nostro statuto che una Banca di Credito Cooperativo si impegni ne sociale.

Nel 2022 arrivano anche i riconoscimenti: si veda l’attribuzione al nostro Istituto delle “Cinque Stelle” da parte di Altroconsumo e il riconoscimento, molto prestigioso, da parte del Presidente Iccrea, Giuseppe Maino, che in visita presso la nostra sede di Acquaviva, parla di una Banca “importante, perché non erode il patrimonio comune, si sviluppa e produce redditività”.
Ma a noi, complice il Natale, piace sottolineare il modo in cui tutto ciò è stato raggiunto: insieme. Così, il modello è vincente.
La Banca del Piceno augura a Soci e Dipendenti, da parte della Presidenza, della Direzione e del Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale un Felice Natale ed un meraviglioso Anno Nuovo.



 

Il contributo di ognuno per costruire un bene comune: la Banca del Piceno

Intervista al Presidente Mariano Cesari

Vivere il presente e costruire insieme il futuro. Può essere sintetizzato così l'impegno che il Presidente della Banca del Piceno Mariano Cesari, insieme ai componenti del Consiglio di Amministrazione, garantisce per delineare le strategie adeguate ad affrontare le sfide quotidiane e per disegnare un nuovo e importante futuro per l'azienda di credito.


“Il 2022 è stato per noi un anno particolarmente importante – il presidente Mariano Cesari – perché abbiamo avuto modo di raccogliere i frutti del lavoro svolto dal Consiglio di Amministrazione, della Direzione Generale, dagli organismi di vigilanza e da tutti i nostri collaboratori. I risultati di bilancio testimoniano lo sviluppo e l'accresciuta solidità della Banca nel pieno rispetto di quattro fattori fondamentali: la comunità e il nostro territorio; i giovani; la formazione unitamente alla ricerca e l'aspetto mutualistico che caratterizzano il nostro modo di fare banca, sempre attento a non lasciare indietro nessuno attraverso l'impegno sociale”.

Cos'è diventata oggi la Banca del Piceno nata dalla fusione tra la Banca Picena e la Banca Picena Truentina?
“È opportuno fare un'analisi quantitativa e una qualitativa. Siamo la più grande e importante Banca del sistema del Credito Cooperativo delle Marche, dell'Abruzzo e del Molise con una compagine composta da seimila soci. Siamo presenti in 78 comuni con una struttura retail composta da 28 sportelli che soddisfano le richieste di oltre 45.000 clienti, grazie al lavoro svolto dagli oltre 200 dipendenti. A questo siamo giunti grazie ad un imponente lavoro che ha coinvolto tutta la struttura aziendale, necessario per attuare nel migliore dei modi l'integrazione post fusione, raggiungendo tutti gli obiettivi individuati strategicamente. Tutto questo in un periodo caratterizzato da congiunture economiche non sempre favorevoli e a volte, come nel caso dell'emergenza sanitaria da Covid-19, assolutamente imprevedibili. La Banca del Piceno è al centro di un ecosistema che ha nella Capogruppo Iccrea l'importante perimetro di operatività, conseguente all'applicazione del Patto di Coesione, vero e proprio modello per un nuovo modo di fare Banca”.

La Banca del Piceno ha ottenuto riconoscimenti anche dal Presidente di Iccrea?
“Nel corso della sua visita presso la nostra sede di Acquaviva Picena che si è svolta lo scorso 22 settembre, il Presidente di Iccrea Maino ha voluto sottolineare, partecipando ai lavori del Consiglio di Amministrazione, gli indicatori economici positivi che caratterizzano la Banca del Piceno e che ci permettono di gestirla con l'autonomia prevista dal Patto di Coesione”.

Quanto è importante secondo lei il confronto con i clienti e con i soci?
“A mio avviso è fondamentale per individuare le strategie di crescita. Come dico spesso la porta del mio ufficio è sempre aperta e da parte mia c'è sempre la disponibilità ad ascoltare i Soci e anche i nostri clienti. Dopo la pausa forzata dettata dall'emergenza sanitaria, abbiamo fortemente voluto organizzare degli incontri con i Soci nei vari territori da noi coperti: Castignano, Centobuchi, Colli del Tronto, San Benedetto e Altidona sono stati i luoghi dove abbiamo avuto la possibilità di tornare a confrontarci con loro. Sono stati momenti estremamente importanti perché hanno dato a tutti la possibilità di contribuire con le loro proposte a individuare quella strada da percorrere per prossimo futuro. Intendo ringraziarli tutti per aver contribuito a costruire e sostenere, insieme, quel bene comune rappresentato dalla Banca del Piceno”.

Perché puntate molto sui giovani soci?
“Perché sono la nuova linfa vitale per la Banca del Piceno, in grado di assicurare un futuro sempre più roseo. La nostra azione a favore dei giovani si è concretizzata con diverse iniziative come, ad esempio quella del conferimento di premi di studio alle eccellenze del territorio: ragazzi che hanno ottenuto il massimo dei voti nei rispettivi percorsi di studio: 17 diplomati; 10 con laurea triennale; 21 con laurea magistrale; 11 con laurea a ciclo unico. Sono i giovani che domenica 23 ottobre a Castignano hanno ricevuto il Premio Studio 2022, che la Banca del Piceno annualmente assegna ai Soci e ai loro figli distintisi in ambito scolastico, in una cerimonia totalmente dedicata a loro, alla presenza dell’imprenditore Enrico Bracalente, fondatore e amministratore unico della B.A.G. Spa, società proprietaria del marchio NeroGiardini. A tutti i 59 ragazzi premiati abbiamo riservato la possibilità di diventare Socio della Banca del Piceno a condizioni particolarmente vantaggiose e molti di loro hanno aderito al nostro appello a dimostrazione dell'interesse che i giovani del territorio hanno nei confronti di una bella realtà locale.
Il CdA ha inoltre voluto avviare il programma di costituzione del Gruppo Giovani Soci che si concretizzerà nel corso del 2023. Avremo sicuramente modo di tornare sull’argomento.”

Ci parli del ruolo del personale nello sviluppo dell’azienda.
“I nostri collaboratori sono il patrimonio più prezioso della nostra Banca. Hanno svolto un ruolo fondamentale nell'attuazione del processo di fusione e ora sono ormai consapevoli di dover svolgere, ognuno le proprie mansioni, nel rispetto delle esigenze dell’azienda e dei clienti. In questi anni abbiamo ampliato il nostro organico con l'inserimento di giovani che hanno capito sin da subito quello che volevamo fare e soprattutto come doveva essere fatto. Un obiettivo raggiunto e i risultati ottenuti dalla Banca ne sono la conferma”.

La Banca del Piceno è una realtà del territorio e nello stesso tempo per il territorio. E’ d’accordo con questa affermazione?
“Sì. La nostra è una tipica Banca di comunità che opera all'interno di un territorio a tutto vantaggio del territorio stesso. Nel pieno rispetto del nostro modo di fare Banca, infatti, ciò che viene raccolto nel territorio viene reinvestito sul territorio stesso. Allo stesso tempo, però, proprio considerando la struttura attuale della Banca del Piceno siamo consci che il nostro territorio di competenza potrà mutare. Per dimensioni e solidità ci troviamo nella condizione di Banca aggregante ovvero in grado di poter acquisire altre banche che operano nelle regioni Marche, Abruzzo e Molise”.

La crescita della banca è stata accompagnata da una coerente attività mutualista?
“Mi piace ricordare le parole del dott. Colonnella ex presidente della Banca Picena Truentina il quale amava ripetere “Banca solida e solidale”. Per noi è un vero e proprio mantra. Quest'anno abbiamo deciso di donare sessantamila euro alle Caritas di Ascoli, Fermo e San Benedetto del Tronto come segno tangibile di vicinanza a coloro che si trovano in difficoltà anche a seguito della situazione congiunturale. Un gesto che si unisce ai tanti interventi intrapresi nel corso del 2022 proprio per supportare le iniziative di enti di riferimento del territorio. La nostra azione è stata finalizzata a dimostrare concretamente il ruolo che la Banca del Piceno svolge per lo sviluppo socioeconomico del territorio. A tal proposito mi preme ricordare la collaborazione con l'Università Politenica delle Marche attraverso la costituzione dell'Osservatorio Economico che ogni anno diffonde le analisi e i dati del nostro territorio di riferimento nell'ambito di un convegno, che ad esempio nell'edizione 2022 ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Presidente dell'Istat Gian Carlo Blangiardo e del Rettore dell'Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori”.

Come prevede il 2023?
“Archiviamo un 2022 che ha fatto registrare il consolidamento della ripresa delle attività già avvertita nel 2021. Prendendo come riferimento l'indicatore regionale ITER elaborato dalla Banca d'Italia, il prodotto marchigiano nel primo semestre 22 sarebbe cresciuto sostanzialmente in linea con il dato nazionale. Tuttavia, come emerge nel rapporto relativo all'aggiornamento congiunturale dell'Economia delle Marche presentato nei giorni scorsi dalla Banca d'Italia si legge dell'acuirsi, nel terzo trimestre, dei rincari energetici che contribuiscono al progressivo deterioramento del quadro economico, alimentando il clima di incertezza e condizionando le attese sulle prospettive di breve termine. Il contesto potrebbe quindi mutare con un irrigidimento dei trend di sviluppo del sistema economico. Anche in una fase congiunturale diversa rispetto a quella attuale la Banca del Piceno avrà la capacità di non far mancare mai il proprio sostegno al sistema economico territoriale e quindi proseguiremo a garantire sostegno allo sviluppo del Piceno.

Vorrei infine approfittare di questa occasione per rivolgere ai Soci, ai Dipendenti, alle Istituzioni, alle Associazioni di categoria e a tutti i nostri clienti, a nome mio e del CdA della Banca, i migliori auguri di Buon Natale e di un Felice Anno Nuovo”.





 


La Banca del Piceno,
esempio di efficienza del modello cooperativo

Il Presidente di ICCREA, Giuseppe Maino,ha partecipato ai lavori del CdA

L’unicità di ogni Banca di Credito Cooperativo, la sua prossimità a Soci e clienti, l’attenzione alle comunità locali e la presenza alle loro spalle di un gruppo unito, coeso e solido, il Gruppo BCC Iccrea formato oggi da 118 Banche, sono stati alcuni dei temi affrontati dal Presidente di Banca ICCREA, Giuseppe Maino, che, in visita nella sede di Acquaviva Picena lo scorso 22 settembre, ha partecipato ai lavori del del CdA.

Il confronto con gli amministratori e i membri del Collegio Sindacale e dell’Organismo di Vigilanza, della Banca del Piceno, è stato particolarmente interessante, e ha toccato vari temi.

“Abbiamo avuto modo di confrontarci con il Presidente Maino – ha riferito Mariano Cesari – analizzando nel dettaglio tutti gli indicatori positivi che la nostra Banca ha fatto recentemente rilevare e che ci mettono nelle migliori condizioni per poter svolgere appieno

il nostro ruolo di banca del territorio, in grado di essere per quest’ultimo un vero -valore aggiunto- in questa fase congiunturale complessa”.

Il Presidente Giuseppe Maino ha affermato che “la Banca del Piceno è una realtà importante, che cresce con tutti i parametri economici in regola”. “Quello che ci interessa – ha aggiunto - è che le nostre Banche di Credito Cooperativo non erodano il patrimonio comune e che dunque si sviluppino e producano redditività. La Banca del Piceno lo sta facendo e dunque è una banca per noi importante. Il Credito Cooperativo ha dimostrato e dimostra, da 130 anni a questa parte, di tenere fede a dei valori, primo fra tutti quello della responsabilità sociale, che devono guidarci anche nei cambiamenti futuri. Durante la pandemia, il nostro intervento è stato importante in termini di volumi erogati, siamo sostenibili da sempre e pronti ad adeguarci ai nuovi criteri ESG che il mercato richiede”.



 

Premi di studio della Banca del Piceno a 59 giovani

Cerimonia di premiazione 2022, ospite Enrico Bracalente di NeroGiardini


Giovani eccellenze, lavoro, territorio. Valori ed esperienze si sono mescolati alla perfezione nella cerimonia che si è svolta domenica 23 ottobre, alle ore 10 a Castignano, nella sala convegni in località San Venanzo, per la consegna dei Premi di Studio assegnati annualmente dalla Banca del Piceno ai soci e ai loro figli distintisi in ambito scolastico. Tutti diplomati e laureati col massimo dei voti.

Ospite d’onore l’imprenditore Enrico Bracalente, fondatore e amministratore unico della B.A.G. Spa, società proprietaria del marchio NeroGiardini, marchio d’eccellenza del territorio conosciuto in tutto il mondo che ha incentrato la sua testimonianza sui valori dell’azienda, sul percorso di formazione attivato per le nuove generazioni e si è rivolto ai ragazzi parlando di passione, sogni, lungimiranza.

Ben 59 i giovani interessati dal riconoscimento. Eccellenze anch’esse del territorio, ragazzi che hanno ottenuto il massimo dei voti nei rispettivi percorsi di studio: 17 diplomati; 10 con laurea triennale; 21 con laurea magistrale; 11 con laurea a ciclo unico. La cerimonia è stata moderata dal giornalista Fabio Paci mentre ad aprire i lavori sono stati i vertici della Banca del Piceno: il presidente Mariano Cesari, il vice presidente Claudio Censori e il direttore Franco Leone Salicona.

Quattro interviste hanno poi permesso ai presenti di ascoltare il punto di vista di alcuni ragazzi insigniti del Premio di Studio negli anni passati: Dalila Ammazzalorso, Christian De Angelis, Francesco Maloni e Sonia Olivieri hanno raccontato il loro percorso professionale.

LE TESTIMONIANZE

Premio di Studio, tra presente e passato. Recente passato. Come nel caso di Dalila Ammazzalorso, Christian De Angelis, Francesco Maloni, Sonia Olivieri. Loro il Premio di Studio della Banca del Piceno l’hanno già ricevuto e nel corso della cerimonia si sono raccontati. Dalila è podologa con studio a San Benedetto del Tronto; Christian si sta laureando in Medicina ad Ancona; Francesco è impiegato come esperto in economia aziendale a Grottammare; Sonia è avvocato con studio legale a San Benedetto del Tronto.

“Venni premiata nel 2012, ricordo quel giorno e l’emozione che provai – racconta Dalila Ammazzalorso –. Ero fresca di laurea in Podologia all’Università di Perugia e già immersa nel lavoro. A distanza di due lustri, rinnovo i ringraziamenti al Cda perché per me, figlia di un dipendente della Bcc, l’emozione fu doppia. Ho 35 anni, mio padre da quasi 40 anni lavora alla Bcc: capite che sono nata con un’impronta speciale della grande famiglia della Banca”.

Christian De Angelis, 22 anni di Grottammare, è stato protagonista 4 anni fa: “Era il 2018 e avevo ottenuto il diploma col massimo dei voti all’Iti Montani di Fermo. Ricevere il Premio di Studio rappresenta ancora oggi un motivo di vanto. In famiglia siamo tutti soci della Bcc, ricordo tutto di quella cerimonia. Tengo molto al territorio: nonostante tre test d’ingresso superati a Veterinaria, al Campus biomedico e alla Bicocca, ho deciso di restare nelle Marche. Sono al quinto anno in Medicina ad Ancona, orgoglioso della mia scelta”.

Laurea triennale alla Politecnica delle Marche per Francesco Maloni, 27 anni, esperto di bilanci: “L’orgoglio di essere stato insignito nel 2018 del Premio di Studio? Quando entri in relazione con un’istituzione importante come la Banca del Piceno puoi solo imparare. Ai ragazzi vorrei dare due messaggi legati al mondo del lavoro: formazione continua e nuovi stimoli per correre al passo con i tempi”.

“Il Premio di Studio? Ricordo la mia emozione e la gioia dei miei genitori – sottolinea l’avvocato Sonia Olivieri, 31 anni di Acquaviva Picena, premiata 6 anni fa –. Sono attestati che danno coraggio a giovani diplomati e laureati che si apprestano ad affrontare le prime sfide della propria vita”.

I PREMIATI

“I giovani premiati – esordisce il presidente Mariano Cesarisaranno i protagonisti della società che sta evolvendo e si sta modificando, correndo veloce. Sta a noi ascoltarli nei modi corretti per intercettare i bisogni e favorire le loro aspettative. Siamo al fianco dei giovani e non a caso abbiamo proposto ai premiati di diventare soci della nostra Bcc acquistando quote a un prezzo simbolico. Un particolare ringraziamento all’ospite Enrico Bracalente, patron di NeroGiardini: la sua testimonianza ha reso la mattinata davvero speciale”.

“Studenti e studentesse modello, è stata una grande emozione premiarli. – aggiunge il vice presidente Claudio Censori – Sono delle eccellenze, ma per me valgono molto di più: rappresentano il riscatto di un territorio che ha desiderio e bisogno di ripartenza, fiducia, idee innovative. La cerimonia di premiazione rappresenta una carezza e un in bocca al lupo per il prosieguo della vita e delle professioni”.

Questi i nomi dei 59 giovani premiati nel 2022

Diplomati: Alessandra Bianconi, Arnas Candellori, Daniele Ciarrocchi, Giulia D’Angelo, Stefano D’Angelo, Giada De Angelis, Lavinia De Angelis, Chiara Girolami, Marianna Massicci, Alessandro Pelliccioni, Angelica Pica, Leonardo Piergallini, Alessandro Postacchini, Elisa Proietti, Federico Ripani, Elisa Tomassini, Benedetta Zidaric.

Laurea triennale: Beatrice Angelini, Benedetta Bellagamba, Valentina Cameli, Elisa Capoferri, Noemi Catalini, Jacopo Comini, Matteo Di Buò, Micaela Morganti, Diana Perini, Filippo Petrone.

Laurea magistrale: Melissa Angeli, Andrea Cacaci, Fabio Carassai, Federico Clementi, Antonio D’Angeli, Federica De Angelis, Mariachiara Fioravanti, Violetta Florà, Fabio Gaetani, Chiara Gasparrini, Claudia Granatelli, Laura Malavolta, Sara Marcozzi, Stefano Mattioli, Eleonora Monaldi, Roberta Petrini, Arianna Poli, Mattia Ripani, Francesca Silvi, Daniele Speca, Rosalinda Tomassini.

Laurea magistrale a ciclo unico: Antonio Amadio, Emily Angelici, Marta Carosi, Francesca Felicetti, Maria Chiara Fioroni, Roberto Gidiucci, Elena Malavolta, Eleonora Maroni, Anastasia Mistretta, Alessia Rosati, Emanuele Vagnozzi.


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Il Consiglio di Amministrazione fra vecchie e nuove regole

L’analisi dei ruoli, competenze, funzioni e responsabilità di amministratori di SpA.


Nell’ultimo trimestre 2022 è proseguito l’impegno nella Banca nei confronti dei professionisti e imprenditori locali, con l’obiettivo di formare e informare circa i cambiamenti e le novità del mondo del lavoro.
Il tema del convegno svoltosi sabato 1° ottobre 2022, era “Il Consiglio di Amministrazione fra vecchie e nuove regole”; idea nata per analizzare il ruolo, le competenze, le funzioni e le responsabilità di amministratori di SpA,

I nostri convegni si concentrano su tematiche importanti per la crescita e lo sviluppo del territorio. Avere un’idea chiara di quali siano le regole, peraltro in evoluzione, all’interno dei consigli di amministrazione è di fondamentale importanza. Per questo motivo, non abbiamo affrontato la questione solo in ottica giuridica, ma soprattutto operativa con esemplificazioni pratiche e indicazione di profili comportamentali a cui gli amministratori sono tenuti a conformarsi per esimersi da specifiche responsabilità in ottica patrimoniale.

Il convegno, coordinato dal giornalista economico del “QN Quotidiano Nazionale”, Vittorio Bellagamba, è stato aperto dal Presidente Mariano Cesari, che ha lasciato la parola a Simone Ferraioli, Presidente di Confindustria Ascoli Piceno, Daniele Gibellieri Presidente Odc di Ascoli Piceno, Liliana Quintili, Consigliere nazionale dottori commercialisti, Tommaso Pietropaolo, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Ascoli Piceno e Carla Capriotti, Presidente del Consiglio Provinciale Consulenti del Lavoro e vice presidente ANCL Marche.

Il dottor Luciano De Angelis, Presidente dell’Organismo di Vigilanza della Banca del Piceno, direttore della sezione societaria della rivista Eutekne “Società e contratti bilancio e revisione”, collaboratore Italia Oggi, Dottore Commercialista e Revisore legale, ha aperto la fase del convegno dedicata ai relatori, seguito dagli interventi da Ermando Bozza, professore di “Audit e revisione legale” all’università di Salerno, direttore della sezione Area Bilancio e revisione societaria della rivista “Società e contratti bilancio e revisione”, Dottore commercialista e Revisore legale e da Giovanni Barbara, Professore Straordinario di Diritto Commerciale all’Università “Lum Jan Monnet”, Avvocato, Presidente del Cda di Aedes SpA, Partner di Lexacta Milano.

“Questo convegno ha una base di tipo economico aziendale – ha commentato il dottor Luciano De Angelis a margine dell’incontro - perché la gestione corretta delle società è fondamentale per l'economia del Paese, delle famiglie e per l'occupazione. Abbiamo organizzato con la Banca del Piceno questo evento per analizzare il consiglio di amministrazione alla luce delle importanti riforme del codice civile e della legge sulla crisi d'impresa, nella sua fisiologia, quindi nella sua corretta gestione, ma anche nella patologia, nei conflitti d’interesse e nelle responsabilità che si addensano sui membri del consiglio. È stato importante avere relatori di grande profilo, che siedono nei più grandi consigli di amministrazione delle società italiane, anche quotate, perché grazie alla loro esperienza abbiamo analizzato come va correttamente gestito il consiglio di amministrazione di una società”.

Le riflessioni finali sono state formulate come di consueto dal dottor Franco Leone Salicona, Direttore Generale della Banca, che ha rimarcato la qualità degli interventi e l’utilità del servizio reso ai professionisti e imprenditori del territorio. La formazione continua è vitale in un mondo che si evolve a ritmi davvero frenetici


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“Noi siamo soci”
Il socio ha tanti privilegi

Diventare socio della Banca del Piceno permette di accedere ad una vasta gamma di opportunità e servizi


Come recitava, anni fa, uno spot sul Credito Cooperativo, “la mia banca è differente” e, in effetti, essere Socio di una Banca di Credito Cooperativo assume un significato particolare, rispetto a qualsiasi altro istituto bancario.

La Banca del Piceno, infatti, come previsto dal suo statuto e dalla carta dei valori del credito cooperativo, è una realtà locale con un gruppo nazionale solido alle spalle, che opera per creare “valore economico, sociale e culturale a beneficio dei Soci e della comunità locale”. Quindi, di per sé, essere Socio di una Banca di Credito Cooperativo vuol dire farne davvero parte ed essere protagonista di un progetto di crescita per la propria comunità.

Da oggi, agli aspetti legati alla responsabilità sociale, alla cooperazione ed alla sussidiarietà, si aggiunge un “valore in più”: quello dell’ottenimento di opportunità e servizi.

Iscrivendosi al nuovo programma fedeltà, il socio ha accesso ad uno speciale catalogo premi. Tra gli obiettivi generali dell’iniziativa, la volontà di rendere il Socio più attivo e partecipe, aprendo con lui un nuovo canale di dialogo allo scopo di creare un legame sinergico ed attrarre nuove “generazioni”.

In base ai comportamenti premianti e ai prodotti detenuti, il Socio potrà accumulare punti che daranno accesso ad una serie di premi di valore crescente, tutti legati a partners locali oppure nazionali, gadgets, buoni digitali o la possibilità di devolvere la somma equivalente ai punti accumulati a Onlus impegnate nel sociale.

Il socio può iscriversi direttamente dall’app Relax Banking cliccando sul banner “Noi Siamo Soci” ed iniziare ad accumulare punti.
All’interno dell’area riservata trovi una pagina dedicata con il regolamento completo dell’iniziativa.

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Un confronto
costruttivo

Incontri con i Soci sul territorio, cinque occasioni di ascolto e dibattito

Si sono svolti, tra il 5 e il 26 novembre, cinque piacevoli e costruttivi incontri fortemente voluti dalla governance della Banca per tornare a incontrare i Soci dopo 2 anni di assenza forzata dovuta alla pandemia Covid-19.

Un roadshow realizzato in 5 belle location di Marina di Altidona, Castignano, Monteprandone, Colli del Tronto e San Benedetto del Tronto, nato con l’idea di condividere con i Soci quello che è stato fatto dal 2018 ad oggi e quello che si dovrà fare per affrontare le sfide del futuro. Sono intervenuti il Presidente Mariano Cesari, il Vice Presidente Vicario Claudio Censori, il Vice Presidente Luigi Silvestri e il Direttore Generale Franco Leone Salicona unitamente ai vari responsabili di area e membri del Consiglio di Amministrazione, ma ampio spazio è stato lasciato ai Soci delle varie realtà locali che hanno avuto la possibilità di esprimere il loro apprezzamento ma anche le loro perplessità e critiche in un contesto informale, diverso da quello dall’assemblea annuale dei Soci.

A margine dell’evento il presidente Mariano Cesari ha commentato il fatto che “queste riunioni, acquistano un valore ancora maggiore, perché sono vitali per il confronto e permettono a tutti di dare un contributo fattivo per la crescita della Banca, avvicinando la governance ai Soci che devono essere sempre più parte attiva. Sicuramente ripeteremo l’esperienza in futuro, rendendola un appuntamento fisso e cercando di coinvolgere sempre più persone. Sono convito che le critiche costruttive fanno il bene della Banca”.

Anche il Vice Presidente Vicario Claudio Censori ha espresso il suo pensiero. “Visto l’ottimo stato di salute della Banca, saremo in grado di essere tra i protagonisti della crescita del territorio, nonostante la fase congiunturale attuale. Nel tempo, abbiamo sempre avuto un rapporto diretto e collaborativo con aziende e famiglie ed in questo senso sono soddisfatto della grande partecipazione alle riunioni, perché tutti possiamo, in qualsiasi momento, con un atteggiamento propositivo, contribuire a rinsaldare questo ruolo ed essere ancora più utili alla nostra comunità. Dopo la nascita del gruppo Iccrea, con questi incontri vogliamo ancora una volta ribadire che restiamo sempre e comunque la banca locale che ascolta il territorio”.

 

La Banca a “Cinque Stelle”

L’azienda di credito tra le migliori in Italia per Altroconsumo

Altroconsumo dà “cinque stelle” alla Banca del Piceno: in base all’analisi condotta dalla rivista, mettendo in relazione gli ultimi dati disponibili a fine settembre, l’Istituto ha la massima solidità richiesta ad un’azienda di credito. I giudizi sulla solidità delle banche sono espressi in stelle e vanno da un massimo di 5 a un minimo di 1 stella.

Nel rapporto emerge l’aumento del numero di banche nella fascia alta della classifica, quelle a 5 stelle, che passano da 63 a 89, mentre quelle a 4 stelle sono rimaste più o meno invariate, è diminuito molto il numero delle banche a 3, 2 e 1 stella. Si deve segnalare comunque che in seguito a numerose fusioni e acquisizioni, il campione delle banche analizzate è diminuito rispetto alla precedente rilevazione, pur mantenendosi di poco sopra le 250.

“In un periodo di grande difficoltà economica e incertezza come questo che stiamo vivendo è importante monitorare e valutare la realtà che ci circonda in maniera serrata. In quest’ottica torniamo ad analizzare la salute e l’affidabilità degli istituti di credito – afferma Alessandro Sessa, Direttore Responsabile Altroconsumo Investimenti - e dalla nostra panoramica emerge che il settore bancario è più solido che in passato. Rispetto all’ultima rilevazione, infatti, risultano in aumento gli istituti di credito che spuntano una affidabilità pari a cinque stelle, cioè hanno dati di bilancio che li mettono relativamente al sicuro da forti scossoni. Il quadro generale presenta dati positivi e confortanti per i consumatori e risparmiatori, ma non bisogna abbassare la guardia. Se da un lato, infatti, il contesto di tassi sempre più alti può essere positivo per la redditività bancaria, dall’altro questo mette a rischio la tenuta dell’economia e l’eventuale fallimento delle aziende diventa un problema anche per le banche”.

Il Cet1 Ratio e il Total Capital Ratio sono al centro dell’indagine di Altroconsumo e risultano essere gli stessi usati dalla Banca Centrale Europea che impone alle banche un livello minimo. Dopo aver rilevato questi dati in percentuale, (Cet 1 ratio minimo 7% e Total capital ratio minimo 10,5%), vengono trasformati in punteggio. La sufficienza, in questa classifica, si raggiunge con almeno 130 punti. Se la banca ha ottenuto un punteggio inferiore a 120, è “sotto osservazione”. Per ottenere un giudizio pari a 5 stelle, il massimo, la banca deve avere un punteggio di oltre 250 e un Texas ratio inferiore a 1 (indicatore del rapporto tra crediti deteriorati e i mezzi propri della banca).

“È un ulteriore riconoscimento della validità delle scelte strategiche adottate dal consiglio di amministrazione della Banca del Piceno – ha detto il presidente Mariano Cesariche poi vengono perfettamente concretizzate dal quotidiano lavoro della Direzione Generale e dei nostri collaboratori. È una vittoria di tutta l'azienda di credito. I dati di bilancio della semestrale confermano ulteriormente la situazione di solidità del nostro istituto e questo è estremamente importante per lo sviluppo socioeconomico del territorio. Il riconoscimento che ci è stato assegnato dall'associazione dei consumatori è estremamente importante e gratificante”.

I giudizi espressi da Altroconsumo sono stati commentati anche dal vicepresidente della Claudio Censori: “Siamo consapevoli dei risultati importanti che abbiamo ottenuto sino ad ora, ma ora dobbiamo essere tutti impegnati a definire le nuove linee strategiche che caratterizzeranno il futuro della Banca del Piceno”.



 

Cantine di Castignano
Una grande realtà locale

Intervista ad Omar Traini
Presidente dell’azienda agricola cooperativa castignanese

L’azienda agricola Cantine di Castignano, è una delle tre più grandi cantine cooperative della Regione Marche, potendo disporre di circa 500 ettari vitati, per una produzione media annua di circa 450.000 bottiglie.

Da oltre 50 anni, è punto di riferimento della viticoltura del comprensorio piceno ma anche dell’olivicoltura, perché produce olio extra vergine d’oliva di ottima qualità. In effetti, la salvaguardia del rapporto qualità-prezzo è il comune denominatore che lega tutta la produzione aziendale. Altra caratteristica interessante, ma di tutt’altra natura, è il richiamo all’immagine dell’Ordine Cavalleresco dei Templari che si può trovare in alcune etichette: a testimonianza di come i Templari, che erano monaci-combattenti e provetti agricoltori, nel loro passaggio nella città di Castignano, in direzione Gerusalemme nel XII secolo, riuscirono a modificarne le abitudini e l’economia, così da radicarsi profondamente nella cultura e nella tradizione locale.

Al presidente Omar Traini abbiamo chiesto di tracciare un primo bilancio della produzione vitivinicola del 2022: “Per come è stata la stagione, ci dobbiamo ritenere fortunati. Infatti, la produzione di vino di quest'anno è senza dubbio ottima sia sotto l'aspetto qualitativo che quantitativo. In sintesi, il 2022 potrà essere archiviato come una buonissima annata”.

Ottimo il vino. E i prezzi?
“Il 2022 era iniziato molto bene, in quanto nei primi mesi avevamo molte richieste e si prevedeva una liquidazione ben remunerativa agli agricoltori che conferiscono le uve. Purtroppo, nel corso dell’anno, a causa principalmente delle conseguenze della guerra tra Russia e Ucraina i prezzi del vino sono crollati”.

Quali sono i principali riconoscimenti che avete ricevuto?
“Vorrei su tutti ricordare il riconoscimento dei tre bicchieri Gambero Rosso ottenuto con Offida Pecorino Docg 2020 Montemisio ma senza tralasciare premi, anche internazionali, che siamo riusciti a vincere con Offida Rosso Docg Gran Maestro 2016; Rosso Piceno Doc Destriero 2019; Spumante Moscato Dolce Notturno; Offida Passerina Docg 2020 bio; Offida Pecorino Docg bio 2020; Marche Rosso Igt Templaria; Marche Passerina Igt 2020 e Passerina Spumante Doc 2020”.

Quanto è importante la Cantina di Castignano per il territorio?
“Certamente la nostra azienda è una delle principali realtà della nostra regione e ogni anno ritiriamo più di 60 mila quintali di uve. Inoltre, grazie all'attuazione di un importante programma di diversificazione, da alcuni anni non produciamo solo vino ma anche cereali e olive per lo stoccaggio dell'olio extravergine. Attualmente la nostra compagine sociale è composta da circa trecento soci con tendenza in crescita da qualche anno a questa parte”.

Come è stato il 2022 per il settore dei cereali?
“A differenza di quanto è avvenuto per il vino a causa della guerra le quotazioni dei cereali sono schizzate alle stelle. Basti pensare che il grano duro ha toccato la quotazione dei 50 euro al quintale mentre lo scorso anno era di 25 euro. Stesso discorso per il girasole, la cui quotazione ha toccato i 70 euro al quintale. Nell'ultimo mese, complice anche il ritorno del grano dall'Ucraina, il prezzo è un po' sceso arrivando a 45 euro al quintale per il grano duro e 60 euro per il girasole”.

Lo sviluppo della Cantina di Castignano è stato reso possibile grazie al supporto fornito dalla Banca del Piceno?
“Certamente, siamo da sempre vicini alla Banca del Piceno. Pensi che siamo soci della Banca sin dalla nostra costituzione, avvenuta nel 1960. Aggiungo inoltre che uno dei nostri soci fondatori è stato Nicola Recchi Franceschini, poi diventato anche Presidente della nostra cantina nonché Presidente dell’istituto di credito.



Visita www.cantinedicastignano.com



 

Ovunque sul territorio, anche dove gli altri non ci sono più

Bernardino Traini di Castignano è uno dei componenti del consiglio di amministrazione della Banca del Piceno, attento osservatore dell’evoluzione del sistema economico delle aree interne del Piceno ,che ha avuto il suo fulcro a Castignano grazie all’azione svolta da oltre un secolo proprio dall’azienda di credito.

Intervista ad Traini Bernardino
Consigliere, componente del consiglio di amministrazione della Banca del Piceno.

Quanto è importante per la Banca il territorio di Castignano?
“Certamente è il luogo dove la Banca è nata alla fine dell'800. Grazie al volere e alla grande visione strategica dei Soci fondatori fu creata, infatti, proprio qui la Cassa Rurale e Artigiana di Castignano e Rotella”.

Una banca che ha da sempre supportato lo sviluppo del territorio.
“Certamente, ha avuto sempre lo scopo principale di assicurare il proprio considerevole apporto allo sviluppo socio economico del proprio territorio di riferimento e per sempre manterrà nel proprio DNA le ragioni per cui è nata”.

La crescita della banca è sempre stata costante e importante, ma quando c'è stato, secondo lei il punto di svolta?
“A mio avviso è stato molto importante l'apporto che hanno dato l'allora presidente, il Conte Nicola Recchi Franceschini e il Direttore Generale Rosario Donati. Entrambi hanno dato, per vent'anni, un impulso considerevole allo sviluppo della banca a tutto vantaggio della comunità locale”.

Come si è evoluto il sistema economico del territorio?
“Da una realtà legata principalmente al settore primario, Castignano e i paesi del circondario nel corso degli anni hanno visto lo sviluppo anche dei settori dell'artigianato e delle piccole realtà industriali. Nel nostro territorio, infatti, grazie anche al ruolo svolto dalla Banca, oltre alla crescita del settore agricolo si sono sviluppati, nel corso degli anni, anche i comparti dell'edilizia e del calzaturiero che hanno permesso alla comunità locale, per lungo tempo, di vivere in una situazione di benessere economico. La nostra banca, indubbiamente, è stata il principale volano di crescita, determinante per l'economia del paese”.

La banca è cresciuta grazie anche a importanti acquisizioni?
“La nostra Banca, tra il 2000 e il 2010, ha portato a termine due importanti operazioni. La prima si è concretizzata con l'acquisizione della Banca di Ascoli e la secondo con l'acquisizione della Biesse Banca Sambenedettese. Le aperture degli sportelli di Ascoli e di San Benedetto si sono aggiunti a quelli della zona della provincia di Fermo”.

Oggi è ancora possibile definire la Banca del Piceno come il partner ideale per lo sviluppo socio economico delle aree interne?
“La Banca del Piceno perpetua quei valori che ne hanno portato alla creazione alla fine dell'800, ovviamente,  calati nella realtà di oggi. È la Banca di riferimento del territorio con particolare impatto nelle aree interne del Piceno. In molti comuni dell'entroterra è l'unica che dà un servizio di credito in quei luioghi dove le altre banche non operano più. È stato, questo, un atto importante per assicurare anche in futuro lo sviluppo socio-economico del territorio e nel contempo per mantenere fede ai valori che hanno caratterizzato da sempre il nostro modo di “fare banca” ovvero contribuendo concretamente a soddisfare le esigenze dei comuni, delle istituzioni religiose e delle associazioni che operano sul territorio”.



“La sede di Castignano”


 

Le nostre agenzie nel territorio
Civitanova Marche

ORGOGLIOSO DEL LAVORO DI SQUADRA
Il Coordinatore di filiale, Devis Basso, parla di Civitanova Marche: una piazza molto dinamica, in cui la Banca del Piceno è cresciuta e potrà farlo molto in futuro.
“Certi risultati non si ottengono con iniziative della singola filiale: occorre un lavoro di squadra, del quale sono soddisfatto e orgoglioso”.

L'intervista a Devis Basso
coordinatore della filiale di Civitanova Marche




Orgoglioso del lavoro di squadra
Il Coordinatore di filiale, Devis Basso, parla di Civitanova Marche: una piazza molto dinamica, in cui la Banca del Piceno è cresciuta e potrà farlo molto in futuro.

“Certi risultati non si ottengono con iniziative della singola filiale: occorre un lavoro di squadra,

Ottimista e concreto, Devis Basso è il coordinatore della filiale di Civitanova Marche che, già dalla sua apertura in pieno periodo pandemico, fece parlare di sé per il suo “new concept”: un design minimalista in cui il visitatore è accolto in ambienti altamente personalizzati, un’alternanza di legno e vetro che trasmette leggerezza, semplicità, spazi predisposti al dialogo da cui si sono sviluppati, in soli due anni, rapporti di consulenza duraturi.

“È una filiale molto dinamica – ci dice il coordinatore – il nostro back office ha gestito alla perfezione, negli anni passati, il rapporto della clientela con l’automazione e gli ambienti ospitano, a rotazione, responsabili e clienti corporate e di altri segmenti. Il mio ruolo, ovviamente, è di organizzazione dell’attività commerciale e controllo, mi riferisco in quest’ultimo caso alle discipline normate da Banca d’Italia”.

Civitanova Marche, una piazza in evoluzione
“Il confronto con il Responsabile Hub è quotidiano e con tutti i mezzi a disposizione e, una volta alla settimana, impostiamo, con un incontro in presenza il programma di lavoro, dal controllo su quello annuo all’applicazione di quello quotidiano. Questa interazione è necessaria non solo per rispettare il nostro duplice obiettivo di ascolto delle esigenze dei clienti e raggiungimento degli obiettivi prefissati, ma anche perché Civitanova Marche è una piazza dinamica, stimolante e in cui bisogna essere attenti ad ogni minimo cambiamento”.

Civitanova Marche è, infatti, un “unicum” nella zona, perché sta vivendo uno sviluppo immobiliare molto significativo e indipendente dalla presenza del bonus 110%. Il calzaturiero, a differenza della zona fermana, non è prevalente. Esiste un indotto che lavora per le principali griffe internazionali, una filiera dello stampaggio e delle materie plastiche, completano il quadro pesca, ristorazione e turismo.

In questo tipo di realtà, “possiamo dire che i risultati ottenuti sono davvero dovuti alla nostra capacità quasi sartoriale di ascoltare aziende e famiglie e modellare i nostri prodotti, per quanto possibile, sulle loro reali necessità. E questa operazione coinvolge la Banca a tutti i livelli”.

Due anni, ottimi risultati
“La filiale di Civitanova è tarata su una clientela retail, perché la nuova organizzazione prevede che, oltre determinati tipi di fatturato, la nostra filiale lavori insieme al responsabile Corporate e agli altri colleghi. Gestiamo direttamente gli operatori economici fino a mezzo milione di euro di fatturato e che hanno bisogno di servizi standard. Naturalmente, abbiamo una clientela privata con ingenti masse di patrimonio da gestire.
In due anni, non certo “semplici” per i motivi a tutti noti, la filiale di Civitanova Marche ha sviluppato un volume d’affari considerevole, tra impieghi e raccolta e questi risultati si ottengono solo “con un certosino lavoro di squadra, che coinvolge tutta la Banca e di cui sono soddisfatto e orgoglioso”.

In futuro, più lavoro di squadra
Devis Basso ha una lunga militanza in Banca, “vengo dal settore giovanile; nel 2008 sono entrato in filiale, a Porto Sant’Elpidio e, dopo essere stato vicedirettore ad Ascoli Piceno, vi ho fatto ritorno dal 2012 al 2017 sempre nel ruolo di Vice Direttore. Prima di diventare Coordinatore a Civitanova Marche, nel 2018 sono stato Facility Manager del segmento Corporate, con compiti di affiancamento ai gestori per aiutarli a raggiungere i loro risultati”.

Dunque, per parlare del futuro della filiale che gestisce, composta da tre elementi fissi ai quali si aggiungono un collega Corporate ed uno Personal, ha a disposizione un’esperienza polifunzionale: “La collaborazione con tutti i colleghi resterà fondamentale, quella che con persone come Michele Stoppo del Corporate e tutti gli altri, ha portato alla positiva situazione attuale non potrà che crescere. Così facendo, i margini di miglioramento della filiale sono tanto più ampi quanto più sapremo accentuare il nostro ruolo come presenza esterna, a contatto stretto con i clienti e con le loro esigenze, sempre presenti investendo ancor di più risorse sulla piazza. Abbiamo una base di lavoro già consolidata, con il Corporate abbiamo strutturato bene alcune azioni e sono fiducioso sul cross-selling che potremo avere nel 2023. Civitanova Marche è una piazza davvero sfidante che può dare alla Banca del Piceno ancora maggiori soddisfazioni”.


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Le nostre agenzie nel territorio
Ascoli Piceno - Campo Parignano

NEL CUORE DELLA CITTÀ, AL CUORE DELLA CITTÀ
Isabella Gagliardi, Coordinatrice della filiale di Ascoli Piceno – Campo Parignano: “Una gioia aver sostenuto tanto i giovani”.
Dalla profonda conoscenza del settore assicurativo, (oltre vent’anni) alla gestione della filiale di Ascoli Piceno Centro: la parabola lavorativa di Isabella Gagliardi rende merito alla Banca del Piceno, capace di valorizzare le professionalità facendole evolvere.
“Sono la coordinatrice della filiale di Ascoli Centro da meno di un anno – ci racconta - ma in Banca lavoro dal 2007. Mi sono sempre occupata di assicurazioni, poi sono diventata “gestore a tutto tondo” di una certa fascia di clientela, che ho mantenuto in una doppia veste quando, nel gennaio del 2022, sono stata nominata responsabile di questa filiale.
Ho sentito tutta l’emozione, ma anche tutta la responsabilità e gli stimoli positivi di questa nuova esperienza”.

L'intervista a Isabella Gagliardi
coordinatore della filiale di Ascoli Centro




Siamo stati e siamo un punto di riferimento.
Isabella ha lavorato, in questo periodo, principalmente allo sviluppo della filiale, in ottima sinergia con i suoi tre collaboratori, concentrandosi in prevalenza sui privati e sui piccoli esercizi commerciali tipici della zona di Ascoli di competenza della filiale.

“Il motto secondo cui “l’unione fa la forza” è stato il leit motiv di questo anno, “in cui da febbraio, con l’inizio del conflitto tra Russia ed Ucraina, abbiamo riscontrato delle criticità che abbiamo gestito rassicurando e assistendo i nostri clienti, ragionando su come utilizzare i nostri prodotti per le esigenze reali dei clienti. Sono felice di come il mio gruppo di lavoro abbia saputo “mettersi in gioco” e sono certa che nel 2023, al netto di eventi di caratura internazionale, cresceremo ancora di più”.

Bello vedere i giovani sorridere
Ad Ascoli Centro, la filiale della Banca del Piceno sta lavorando in piena sintonia con i principi ispiratori del credito cooperativo, “non abbiamo mai smesso un giorno di incontrare i clienti e questo aspetto del nostro lavoro ci ha fatto avere un buon vantaggio competitivo in una piazza come Ascoli, dove le banche sono tante. Abbiamo gestito con impegno e dedizione il flusso degli appuntamenti concentrandoli, con successo, nella sessione pomeridiana, perché di mattina questa è una filiale molto affollata”.

Ascolto e attenzione, dunque le direttive principali che portano a grandi risultati e piccole, grandi soddisfazioni: “Quest’anno abbiamo stipulato tanti mutui per l’acquisto di prime case, per le coppie giovani, perché a differenza degli altri, concediamo ancora mutui giovani con garanzia Consap con determinati requisiti Isee da parte del richiedente e ne siamo fieri, perché quei sorrisi ce li portiamo con noi come un ulteriore risultato positivo”.

Parte attiva nella realizzazione di un sogno
La Banca del Piceno, nel suo insieme, non sta dunque solo raggiungendo risultati economici, ma sostenendo il territorio e, nelle parole di Isabella Gagliardi, soprattutto quella parte di territorio, costituita dai giovani, che ha il diritto di costruirsi un futuro. E proprio di futuro parla, in conclusione, la Coordinatrice di filiale: “I principali indici economici non ci fanno sperare in un 2023 votato alla ripresa completa, però il nostro modo di agire è vincente. Continueremo ad occuparci di ogni singola persona e impresa in maniera personalizzata e non standardizzata e sono certa del fatto che concilieremo, come sempre, desideri dei clienti e obiettivi della banca. Punteremo sui giovani, che sono il nostro domani. Un domani che anche noi, con spirito cooperativo, contribuiamo a costruire”.


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L’impegno nel sociale,
un valore importante per il mondo del credito cooperativo

Sostegno alle Caritas diocesane del territorio

L’anno che si chiude ci porta a riflettere su come la società moderna viaggi a ritmi davvero sostenuti in un susseguirsi di eventi talvolta positivi, altre volte nefasti. Negli ultimi tempi è inutile negare che tutti noi abbiamo avuto la percezione che le avversità spesso prendano il sopravvento sugli eventi positivi. La pandemia, la guerra, il caro energia e infine l’inflazione in due anni, hanno minato la serenità di molte famiglie e imprese ed abbiamo potuto notare come in un lasso di tempo brevissimo tutto può cambiare.
Molte imprese hanno dovuto rimodulare la propria attività e tante famiglie rivedere il proprio tenore di vita e in alcuni casi è diventato davvero complicato arrivare alla fine del mese.

Sin dalla sua fondazione, la Banca del Piceno si ispira ai principi dell’insegnamento sociale cristiano e ai principi cooperativi della mutualità. Per questo motivo, la solidarietà e l’impegno sociale sono valori fondamentali per una Banca impegnata fortemente sul territorio.

Dall’attenzione alle esigenze del territorio e delle persone che lo vivono, nasce l’iniziativa di sostenere mediante tre donazioni, le Caritas diocesane di Ascoli Piceno, Fermo e San Benedetto del Tronto nel loro giornaliero e instancabile supporto alle famiglie in difficoltà.

Il Consiglio di Amministrazione con questo gesto di solidarietà, vuole dimostrare che il sostegno a chi è in difficoltà è alla base di quei valori che non vogliamo in alcun modo perdere. La Banca del Piceno, si augura che tutti possano dare il proprio contributo prendendo spunto da questa iniziativa, per il bene della comunità locale e delle persone che quotidianamente la vivono.



 

Insieme,
il modello è vincente


Il 2022 per la Banca del Piceno si chiude con numerosi segnali positivi e con tutti i principali indicatori, che segnalano lo “stato di salute” dell’Istituto, in ordine e questo numero della rivista dedicata ai Soci, mette in evidenza soprattutto uno dei principali fattori di tale successo: la centralità delle persone.
Con i premi studio continuiamo a valorizzare i nostri giovani, futuro del territorio; attraverso gli incontri di zona abbiamo dato voce alle principali istanze dei Soci e delle realtà areali; facciamo formazione in maniera qualificata, come nel caso del recente convegno sulle nuove regole del Consiglio di Amministrazione; sosteniamo chi cerca di alleviare la situazione di famiglie in difficoltà perché è giusto e previsto nel nostro statuto che una Banca di Credito Cooperativo si impegni ne sociale.
Nel 2022 arrivano anche i riconoscimenti: si veda l’attribuzione al nostro Istituto delle “Cinque Stelle” da parte di Altroconsumo e il riconoscimento, molto prestigioso, da parte del Presidente Iccrea, Giuseppe Maino, che in visita presso la nostra sede di Acquaviva, parla di una Banca “importante, perché non erode il patrimonio comune, si sviluppa e produce redditività”.
Ma a noi, complice il Natale, piace sottolineare il modo in cui tutto ciò è stato raggiunto: insieme. Così, il modello è vincente.
La Banca del Piceno augura a Soci e Dipendenti, da parte della Presidenza, della Direzione e del Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale un Felice Natale ed un meraviglioso Anno Nuovo.

 

Il contributo di ognuno per costruire un bene comune: la Banca del Piceno

Intervista al Presidente Mariano Cesari



Vivere il presente e costruire insieme il futuro. Può essere sintetizzato così l'impegno che il Presidente della Banca del Piceno Mariano Cesari, insieme ai componenti del Consiglio di Amministrazione, garantisce per delineare le strategie adeguate ad affrontare le sfide quotidiane e per disegnare un nuovo e importante futuro per l'azienda di credito.


“Il 2022 è stato per noi un anno particolarmente importante – il presidente Mariano Cesari – perché abbiamo avuto modo di raccogliere i frutti del lavoro svolto dal Consiglio di amministrazione, della Direzione Generale, dagli organismi di vigilanza e da tutti i nostri collaboratori. I risultati di bilancio testimoniano lo sviluppo e l'accresciuta solidità della banca nel pieno rispetto di quattro fattori fondamentali: la comunità e il nostro territorio; i giovani; la formazione unitamente alla ricerca e l'aspetto mutualistico che caratterizzano il nostro modo di fare banca, sempre attento a non lasciare indietro nessuno attraverso l'impegno sociale”.

Cos'è diventata oggi la Banca del Piceno nata dalla fusione tra la Banca Picena e la Banca Picena Truentina?
“È opportuno fare un'analisi quantitativa e una qualitativa. Siamo la più grande e importante Banca del sistema del Credito Cooperativo delle Marche, dell'Abruzzo e del Molise con una compagine composta da seimila soci. Siamo presenti in 78 comuni con una struttura retail composta da 28 sportelli che soddisfano le richieste di oltre 45.000 clienti, grazie al lavoro svolto dagli oltre 200 dipendenti. A questo siamo giunti grazie ad un imponente lavoro che ha coinvolto tutta la struttura aziendale, necessario per attuare nel migliore dei modi l'integrazione post fusione, raggiungendo tutti gli obiettivi individuati strategicamente. Tutto questo in un periodo caratterizzato da congiunture economiche non sempre favorevoli e a volte, come nel caso dell'emergenza sanitaria da Covid-19, assolutamente imprevedibili. La Banca del Piceno è al centro di un ecosistema che ha nella Capogruppo Iccrea l'importante perimetro di operatività, conseguente all'applicazione del Patto di Coesione, vero e proprio modello per un nuovo modo di fare Banca”.

La Banca del Piceno ha ottenuto riconoscimenti anche dal Presidente di Iccrea?
“Nel corso della sua visita presso la nostra sede di Acquaviva Picena che si è svolta lo scorso 22 settembre, il Presidente di Iccrea Maino ha voluto sottolineare, partecipando ai lavori del Consiglio di Amministrazione, gli indicatori economici positivi che caratterizzano la Banca del Piceno e che ci permettono di gestirla con l'autonomia prevista dal Patto di Coesione”.

Quanto è importante secondo lei il confronto con i clienti e con i soci?
“A mio avviso è fondamentale per individuare le strategie di crescita. Come dico spesso la porta del mio ufficio è sempre aperta e da parte mia c'è sempre la disponibilità ad ascoltare i Soci e anche i nostri clienti. Dopo la pausa forzata dettata dall'emergenza sanitaria, abbiamo fortemente voluto organizzare degli incontri con i Soci nei vari territori da noi coperti: Castignano, Centobuchi, Colli del Tronto, San Benedetto e Altidona sono stati i luoghi dove abbiamo avuto la possibilità di tornare a confrontarci con loro. Sono stati momenti estremamente importanti perché hanno dato a tutti la possibilità di contribuire con le loro proposte a individuare quella strada da percorrere per prossimo futuro. Intendo ringraziarli tutti per aver contribuito a costruire e sostenere, insieme, quel bene comune rappresentato dalla Banca del Piceno”.

Perché puntate molto sui giovani soci?
“Perché sono la nuova linfa vitale per la Banca del Piceno, in grado di assicurare un futuro sempre più roseo. La nostra azione a favore dei giovani si è concretizzata con diverse iniziative come, ad esempio quella del conferimento di premi di studio alle eccellenze del territorio: ragazzi che hanno ottenuto il massimo dei voti nei rispettivi percorsi di studio: 17 diplomati; 10 con laurea triennale; 21 con laurea magistrale; 11 con laurea a ciclo unico. Sono i giovani che domenica 23 ottobre a Castignano hanno ricevuto il Premio Studio 2022, che la Banca del Piceno annualmente assegna ai Soci e ai loro figli distintisi in ambito scolastico, in una cerimonia totalmente dedicata a loro, alla presenza dell’imprenditore Enrico Bracalente, fondatore e amministratore unico della B.A.G. Spa, società proprietaria del marchio NeroGiardini. A tutti i 59 ragazzi premiati abbiamo riservato la possibilità di diventare Socio della Banca del Piceno a condizioni particolarmente vantaggiose e molti di loro hanno aderito al nostro appello a dimostrazione dell'interesse che i giovani del territorio hanno nei confronti di una bella realtà locale.
Il CdA ha inoltre voluto avviare il programma di costituzione del Gruppo Giovani Soci che si concretizzerà nel corso del 2023. Avremo sicuramente modo di tornare sull’argomento.”

Ci parli del ruolo del personale nello sviluppo dell’azienda.
“I nostri collaboratori sono il patrimonio più prezioso della nostra Banca. Hanno svolto un ruolo fondamentale nell'attuazione del processo di fusione e ora sono ormai consapevoli di dover svolgere, ognuno le proprie mansioni, nel rispetto delle esigenze dell’azienda e dei clienti. In questi anni abbiamo ampliato il nostro organico con l'inserimento di giovani che hanno capito sin da subito quello che volevamo fare e soprattutto come doveva essere fatto. Un obiettivo raggiunto e i risultati ottenuti dalla Banca ne sono la conferma”.

La Banca del Piceno è una realtà del territorio e nello stesso tempo per il territorio. E’ d’accordo con questa affermazione?
“Sì. La nostra è una tipica Banca di comunità che opera all'interno di un territorio a tutto vantaggio del territorio stesso. Nel pieno rispetto del nostro modo di fare Banca, infatti, ciò che viene raccolto nel territorio viene reinvestito sul territorio stesso. Allo stesso tempo, però, proprio considerando la struttura attuale della Banca del Piceno siamo consci che il nostro territorio di competenza potrà mutare. Per dimensioni e solidità ci troviamo nella condizione di Banca aggregante ovvero in grado di poter acquisire altre banche che operano nelle regioni Marche, Abruzzo e Molise”.

La crescita della banca è stata accompagnata da una coerente attività mutualista?
“Mi piace ricordare le parole del dott. Colonnella ex presidente della Banca Picena Truentina il quale amava ripetere “Banca solida e solidale”. Per noi è un vero e proprio mantra. Quest'anno abbiamo deciso di donare sessantamila euro alle Caritas di Ascoli, Fermo e San Benedetto del Tronto come segno tangibile di vicinanza a coloro che si trovano in difficoltà anche a seguito della situazione congiunturale. Un gesto che si unisce ai tanti interventi intrapresi nel corso del 2022 proprio per supportare le iniziative di enti di riferimento del territorio. La nostra azione è stata finalizzata a dimostrare concretamente il ruolo che la Banca del Piceno svolge per lo sviluppo socioeconomico del territorio. A tal proposito mi preme ricordare la collaborazione con l'Università Politenica delle Marche attraverso la costituzione dell'Osservatorio Economico che ogni anno diffonde le analisi e i dati del nostro territorio di riferimento nell'ambito di un convegno, che ad esempio nell'edizione 2022 ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Presidente dell'Istat Gian Carlo Blangiardo e del Rettore dell'Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori”.

Come prevede il 2023?
“Archiviamo un 2022 che ha fatto registrare il consolidamento della ripresa delle attività già avvertita nel 2021. Prendendo come riferimento l'indicatore regionale ITER elaborato dalla Banca d'Italia, il prodotto marchigiano nel primo semestre 22 sarebbe cresciuto sostanzialmente in linea con il dato nazionale. Tuttavia, come emerge nel rapporto relativo all'aggiornamento congiunturale dell'Economia delle Marche presentato nei giorni scorsi dalla Banca d'Italia si legge dell'acuirsi, nel terzo trimestre, dei rincari energetici che contribuiscono al progressivo deterioramento del quadro economico, alimentando il clima di incertezza e condizionando le attese sulle prospettive di breve termine. Il contesto potrebbe quindi mutare con un irrigidimento dei trend di sviluppo del sistema economico. Anche in una fase congiunturale diversa rispetto a quella attuale la Banca del Piceno avrà la capacità di non far mancare mai il proprio sostegno al sistema economico territoriale e quindi proseguiremo a garantire sostegno allo sviluppo del Piceno.

Vorrei infine approfittare di questa occasione per rivolgere ai Soci, ai Dipendenti, alle Istituzioni, alle Associazioni di categoria e a tutti i nostri clienti, a nome mio e del CdA della Banca, i migliori auguri di Buon Natale e di un Felice Anno Nuovo”.



 

La Banca del Piceno, esempio di efficienza del modello cooperativo

Il Presidente di ICCREA, Giuseppe Maino,ha partecipato ai lavori del CdA


L’unicità di ogni Banca di Credito Cooperativo, la sua prossimità a Soci e clienti, l’attenzione alle comunità locali e la presenza alle loro spalle di un gruppo unito, coeso e solido, il Gruppo BCC Iccrea formato oggi da 118 Banche, sono stati alcuni dei temi affrontati dal Presidente di Banca ICCREA, Giuseppe Maino, che, in visita nella sede di Acquaviva Picena lo scorso 22 settembre, ha partecipato ai lavori del del CdA.

Il confronto con gli amministratori e i membri del Collegio Sindacale e dell’Organismo di Vigilanza, della Banca del Piceno, è stato particolarmente interessante, generando un confronto che ha toccato vari temi.

“Abbiamo avuto modo di confrontarci con il Presidente Maino – ha riferito Mariano Cesarianalizzando nel dettaglio tutti gli indicatori positivi che la nostra Banca ha fatto recentemente rilevare e che ci mettono nelle migliori condizioni per poter svolgere appieno il nostro ruolo di banca del territorio, in grado di essere per quest’ultimo un vero -valore aggiunto- in questa fase congiunturale complessa”.

Il Presidente Giuseppe Maino ha affermato che “la Banca del Piceno è una realtà importante, che cresce con tutti i parametri economici in regola”. “Quello che ci interessa – ha aggiunto - è che le nostre Banche di Credito Cooperativo non erodano il patrimonio comune e che dunque si sviluppino e producano redditività. La Banca del Piceno lo sta facendo e dunque è una banca per noi importante. Il Credito Cooperativo ha dimostrato e dimostra, da 130 anni a questa parte, di tenere fede a dei valori, primo fra tutti quello della responsabilità sociale, che devono guidarci anche nei cambiamenti futuri. Durante la pandemia, il nostro intervento è stato importante in termini di volumi erogati, siamo sostenibili da sempre e pronti ad adeguarci ai nuovi criteri ESG che il mercato richiede”.

 

Premi di studio della Banca del Piceno a 59 giovani

Cerimonia di premiazione 2022, ospite Enrico Bracalente di NeroGiardini






Giovani eccellenze, lavoro, territorio. Valori ed esperienze si sono mescolati alla perfezione nella cerimonia che si è svolta domenica 23 ottobre, alle ore 10 a Castignano, nella sala convegni in località San Venanzo, per la consegna dei Premi di Studio assegnati annualmente dalla Banca del Piceno ai soci e ai loro figli distintisi in ambito scolastico. Tutti diplomati e laureati col massimo dei voti.

l’imprenditore Enrico Bracalente, fondatore e amministratore unico della B.A.G. Spa, società proprietaria del marchio NeroGiardini, marchio d’eccellenza del territorio conosciuto in tutto il mondo che ha incentrato la sua testimonianza sui valori dell’azienda, sul percorso di formazione attivato per le nuove generazioni e si è rivolto ai ragazzi parlando di passione, sogni, lungimiranza.

Ben 59 i giovani interessati dal riconoscimento. Eccellenze anch’esse del territorio, ragazzi che hanno ottenuto il massimo dei voti nei rispettivi percorsi di studio: 17 diplomati; 10 con laurea triennale; 21 con laurea magistrale; 11 con laurea a ciclo unico. La cerimonia è stata moderata dal giornalista Fabio Paci mentre ad aprire i lavori sono stati i vertici della Banca del Piceno: il presidente Mariano Cesari, il vice presidente Claudio Censori e il direttore Franco Leone Salicona.

Quattro interviste hanno poi permesso ai presenti di ascoltare il punto di vista di alcuni ragazzi insigniti del Premio di Studio negli anni passati: Dalila Ammazzalorso, Christian De Angelis, Francesco Maloni e Sonia Olivieri hanno raccontato il loro percorso professionale.

LE TESTIMONIANZE

Premio di Studio, tra presente e passato. Recente passato. Come nel caso di Dalila Ammazzalorso, Christian De Angelis, Francesco Maloni, Sonia Olivieri. Loro il Premio di Studio della Banca del Piceno l’hanno già ricevuto e nel corso della cerimonia si sono raccontati. Dalila è podologa con studio a San Benedetto del Tronto; Christian si sta laureando in Medicina ad Ancona; Francesco è impiegato come esperto in economia aziendale a Grottammare; Sonia è avvocato con studio legale a San Benedetto del Tronto.

“Venni premiata nel 2012, ricordo quel giorno e l’emozione che provai – racconta Dalila Ammazzalorso –. Ero fresca di laurea in Podologia all’Università di Perugia e già immersa nel lavoro. A distanza di due lustri, rinnovo i ringraziamenti al Cda perché per me, figlia di un dipendente della Bcc, l’emozione fu doppia. Ho 35 anni, mio padre da quasi 40 anni lavora alla Bcc: capite che sono nata con un’impronta speciale della grande famiglia della Banca”.

Christian De Angelis, 22 anni di Grottammare, è stato protagonista 4 anni fa: “Era il 2018 e avevo ottenuto il diploma col massimo dei voti all’Iti Montani di Fermo. Ricevere il Premio di Studio rappresenta ancora oggi un motivo di vanto. In famiglia siamo tutti soci della Bcc, ricordo tutto di quella cerimonia. Tengo molto al territorio: nonostante tre test d’ingresso superati a Veterinaria, al Campus biomedico e alla Bicocca, ho deciso di restare nelle Marche. Sono al quinto anno in Medicina ad Ancona, orgoglioso della mia scelta”.

Laurea triennale alla Politecnica delle Marche per Francesco Maloni, 27 anni, esperto di bilanci: “L’orgoglio di essere stato insignito nel 2018 del Premio di Studio? Quando entri in relazione con un’istituzione importante come la Banca del Piceno puoi solo imparare. Ai ragazzi vorrei dare due messaggi legati al mondo del lavoro: formazione continua e nuovi stimoli per correre al passo con i tempi”.

“Il Premio di Studio? Ricordo la mia emozione e la gioia dei miei genitori – sottolinea l’avvocato Sonia Olivieri, 31 anni di Acquaviva Picena, premiata 6 anni fa –. Sono attestati che danno coraggio a giovani diplomati e laureati che si apprestano ad affrontare le prime sfide della propria vita”.

I PREMIATI

“I giovani premiati – esordisce il presidente Mariano Cesarisaranno i protagonisti della società che sta evolvendo e si sta modificando, correndo veloce. Sta a noi ascoltarli nei modi corretti per intercettare i bisogni e favorire le loro aspettative. Siamo al fianco dei giovani e non a caso abbiamo proposto ai premiati di diventare soci della nostra Bcc acquistando quote a un prezzo simbolico. Un particolare ringraziamento all’ospite Enrico Bracalente, patron di NeroGiardini: la sua testimonianza ha reso la mattinata davvero speciale”.

“Studenti e studentesse modello, è stata una grande emozione premiarli. – aggiunge il vice presidente Claudio Censori – Sono delle eccellenze, ma per me valgono molto di più: rappresentano il riscatto di un territorio che ha desiderio e bisogno di ripartenza, fiducia, idee innovative. La cerimonia di premiazione rappresenta una carezza e un in bocca al lupo per il prosieguo della vita e delle professioni”.

Questi i nomi dei 59 giovani premiati nel 2022

Diplomati: Alessandra Bianconi, Arnas Candellori, Daniele Ciarrocchi, Giulia D’Angelo, Stefano D’Angelo, Giada De Angelis, Lavinia De Angelis, Chiara Girolami, Marianna Massicci, Alessandro Pelliccioni, Angelica Pica, Leonardo Piergallini, Alessandro Postacchini, Elisa Proietti, Federico Ripani, Elisa Tomassini, Benedetta Zidaric.

Laurea triennale: Beatrice Angelini, Benedetta Bellagamba, Valentina Cameli, Elisa Capoferri, Noemi Catalini, Jacopo Comini, Matteo Di Buò, Micaela Morganti, Diana Perini, Filippo Petrone.

Laurea magistrale: Melissa Angeli, Andrea Cacaci, Fabio Carassai, Federico Clementi, Antonio D’Angeli, Federica De Angelis, Mariachiara Fioravanti, Violetta Florà, Fabio Gaetani, Chiara Gasparrini, Claudia Granatelli, Laura Malavolta, Sara Marcozzi, Stefano Mattioli, Eleonora Monaldi, Roberta Petrini, Arianna Poli, Mattia Ripani, Francesca Silvi, Daniele Speca, Rosalinda Tomassini.

Laurea magistrale a ciclo unico: Antonio Amadio, Emily Angelici, Marta Carosi, Francesca Felicetti, Maria Chiara Fioroni, Roberto Gidiucci, Elena Malavolta, Eleonora Maroni, Anastasia Mistretta, Alessia Rosati, Emanuele Vagnozzi.


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Il Consiglio di Amministrazione fra vecchie e nuove regole

L’analisi dei ruoli, competenze, funzioni e responsabilità di amministratori di SpA.




Nell’ultimo trimestre 2022 è proseguito l’impegno nella Banca nei confronti dei professionisti e imprenditori locali, con l’obiettivo di formare e informare circa i cambiamenti e le novità del mondo del lavoro.
Il tema del convegno svoltosi sabato 1° ottobre 2022, era “Il Consiglio di Amministrazione fra vecchie e nuove regole”; idea nata per analizzare il ruolo, le competenze, le funzioni e le responsabilità di amministratori di SpA,

I nostri convegni si concentrano su tematiche importanti per la crescita e lo sviluppo del territorio. Avere un’idea chiara di quali siano le regole, peraltro in evoluzione, all’interno dei consigli di amministrazione è di fondamentale importanza. Per questo motivo, non abbiamo affrontato la questione solo in ottica giuridica, ma soprattutto operativa con esemplificazioni pratiche e indicazione di profili comportamentali a cui gli amministratori sono tenuti a conformarsi per esimersi da specifiche responsabilità in ottica patrimoniale.

Il convegno, coordinato dal giornalista economico del “QN Quotidiano Nazionale”, Vittorio Bellagamba, è stato aperto dal Presidente Mariano Cesari, che ha lasciato la parola a Simone Ferraioli, Presidente di Confindustria Ascoli Piceno, Daniele Gibellieri Presidente Odc di Ascoli Piceno, Liliana Quintili, Consigliere nazionale dottori commercialisti, Tommaso Pietropaolo, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Ascoli Piceno e Carla Capriotti, Presidente del Consiglio Provinciale Consulenti del Lavoro e vice presidente ANCL Marche.

Il dottor Luciano De Angelis, Presidente dell’Organismo di Vigilanza della Banca del Piceno, direttore della sezione societaria della rivista Eutekne “Società e contratti bilancio e revisione”, collaboratore Italia Oggi, Dottore Commercialista e Revisore legale, ha aperto la fase del convegno dedicata ai relatori, seguito dagli interventi da Ermando Bozza, professore di “Audit e revisione legale” all’università di Salerno, direttore della sezione Area Bilancio e revisione societaria della rivista “Società e contratti bilancio e revisione”, Dottore commercialista e Revisore legale e da Giovanni Barbara, Professore Straordinario di Diritto Commerciale all’Università “Lum Jan Monnet”, Avvocato, Presidente del Cda di Aedes SpA, Partner di Lexacta Milano.

“Questo convegno ha una base di tipo economico aziendale – ha commentato il dottor Luciano De Angelis a margine dell’incontro - perché la gestione corretta delle società è fondamentale per l'economia del Paese, delle famiglie e per l'occupazione. Abbiamo organizzato con la Banca del Piceno questo evento per analizzare il consiglio di amministrazione alla luce delle importanti riforme del codice civile e della legge sulla crisi d'impresa, nella sua fisiologia, quindi nella sua corretta gestione, ma anche nella patologia, nei conflitti d’interesse e nelle responsabilità che si addensano sui membri del consiglio. È stato importante avere relatori di grande profilo, che siedono nei più grandi consigli di amministrazione delle società italiane, anche quotate, perché grazie alla loro esperienza abbiamo analizzato come va correttamente gestito il consiglio di amministrazione di una società”.

Le riflessioni finali sono state formulate come di consueto dal dottor Franco Leone Salicona, Direttore Generale della Banca, che ha rimarcato la qualità degli interventi e l’utilità del servizio reso ai professionisti e imprenditori del territorio. La formazione continua è vitale in un mondo che si evolve a ritmi davvero frenetici



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“Noi siamo soci”
Il socio ha tanti privilegi

Diventare socio della Banca del Piceno permette di accedere ad una vasta gamma di opportunità e servizi




Come recitava, anni fa, uno spot sul Credito Cooperativo, “la mia banca è differente” e, in effetti, essere Socio di una Banca di Credito Cooperativo assume un significato particolare, rispetto a qualsiasi altro istituto bancario.

La Banca del Piceno, infatti, come previsto dal suo statuto e dalla carta dei valori del credito cooperativo, è una realtà locale con un gruppo nazionale solido alle spalle, che opera per creare “valore economico, sociale e culturale a beneficio dei Soci e della comunità locale”. Quindi, di per sé, essere Socio di una Banca di Credito Cooperativo vuol dire farne davvero parte ed essere protagonista di un progetto di crescita per la propria comunità.

Da oggi, agli aspetti legati alla responsabilità sociale, alla cooperazione ed alla sussidiarietà, si aggiunge un “valore in più”: quello dell’ottenimento di opportunità e servizi.

Iscrivendosi al nuovo programma fedeltà, il socio ha accesso ad uno speciale catalogo premi. Tra gli obiettivi generali dell’iniziativa, la volontà di rendere il Socio più attivo e partecipe, aprendo con lui un nuovo canale di dialogo allo scopo di creare un legame sinergico ed attrarre nuove “generazioni”.

In base ai comportamenti premianti e ai prodotti detenuti, il Socio potrà accumulare punti che daranno accesso ad una serie di premi di valore crescente, tutti legati a partners locali oppure nazionali, gadgets, buoni digitali o la possibilità di devolvere la somma equivalente ai punti accumulati a Onlus impegnate nel sociale.

Il socio può iscriversi direttamente dall’app Relax Banking cliccando sul banner “Noi Siamo Soci” ed iniziare ad accumulare punti.
All’interno dell’area riservata trovi una pagina dedicata con il regolamento completo dell’iniziativa.

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Un confronto
costruttivo

Incontri con i Soci sul territorio, cinque occasioni d’incontro e dibattito

Si sono svolti, tra il 5 e il 26 novembre, cinque piacevoli e costruttivi incontri fortemente voluti dalla governance della Banca per tornare a incontrare i Soci dopo 2 anni di assenza forzata dovuta alla pandemia Covid-19.

Un roadshow realizzato in 5 belle location di Marina di Altidona, Castignano, Monteprandone, Colli del Tronto e San Benedetto del Tronto, nato con l’idea di condividere con i Soci quello che è stato fatto dal 2018 ad oggi e quello che si dovrà fare per affrontare le sfide del futuro. Sono intervenuti il Presidente Mariano Cesari, il Vice Presidente Vicario Claudio Censori, il Vice Presidente Luigi Silvestri e il Direttore Generale Franco Leone Salicona unitamente ai vari responsabili di area e membri del Consiglio di Amministrazione, ma ampio spazio è stato lasciato ai Soci delle varie realtà locali che hanno avuto la possibilità di esprimere il loro apprezzamento ma anche le loro perplessità e critiche in un contesto informale, diverso da quello dall’assemblea annuale dei Soci.

A margine dell’evento il presidente Mariano Cesari ha commentato il fatto che “queste riunioni, acquistano un valore ancora maggiore, perché sono vitali per il confronto e permettono a tutti di dare un contributo fattivo per la crescita della Banca, avvicinando la governance ai Soci che devono essere sempre più parte attiva. Sicuramente ripeteremo l’esperienza in futuro, rendendola un appuntamento fisso e cercando di coinvolgere sempre più persone. Sono convito che le critiche costruttive fanno il bene della Banca”.

Anche il Vice Presidente Vicario Claudio Censori ha espresso il suo pensiero. “Visto l’ottimo stato di salute della Banca, saremo in grado di essere tra i protagonisti della crescita del territorio, nonostante la fase congiunturale attuale. Nel tempo, abbiamo sempre avuto un rapporto diretto e collaborativo con aziende e famiglie ed in questo senso sono soddisfatto della grande partecipazione alle riunioni, perché tutti possiamo, in qualsiasi momento, con un atteggiamento propositivo, contribuire a rinsaldare questo ruolo ed essere ancora più utili alla nostra comunità. Dopo la nascita del gruppo Iccrea, con questi incontri vogliamo ancora una volta ribadire che restiamo sempre e comunque la banca locale che ascolta il territorio”.

 

La Banca a “Cinque Stelle”

L’azienda di credito tra le migliori in Italia per Altroconsumo.

Altroconsumo dà “cinque stelle” alla Banca del Piceno: in base all’analisi condotta dalla rivista, mettendo in relazione gli ultimi dati disponibili a fine settembre, l’Istituto ha la massima solidità richiesta ad un’azienda di credito. I giudizi sulla solidità delle banche sono espressi in stelle e vanno da un massimo di 5 a un minimo di 1 stella.

Nel rapporto emerge l’aumento del numero di banche nella fascia alta della classifica, quelle a 5 stelle, che passano da 63 a 89, mentre quelle a 4 stelle sono rimaste più o meno invariate, è diminuito molto il numero delle banche a 3, 2 e 1 stella. Si deve segnalare comunque che in seguito a numerose fusioni e acquisizioni, il campione delle banche analizzate è diminuito rispetto alla precedente rilevazione, pur mantenendosi di poco sopra le 250.

“In un periodo di grande difficoltà economica e incertezza come questo che stiamo vivendo è importante monitorare e valutare la realtà che ci circonda in maniera serrata. In quest’ottica torniamo ad analizzare la salute e l’affidabilità degli istituti di credito – afferma Alessandro Sessa, Direttore Responsabile Altroconsumo Investimenti - e dalla nostra panoramica emerge che il settore bancario è più solido che in passato. Rispetto all’ultima rilevazione, infatti, risultano in aumento gli istituti di credito che spuntano una affidabilità pari a cinque stelle, cioè hanno dati di bilancio che li mettono relativamente al sicuro da forti scossoni. Il quadro generale presenta dati positivi e confortanti per i consumatori e risparmiatori, ma non bisogna abbassare la guardia. Se da un lato, infatti, il contesto di tassi sempre più alti può essere positivo per la redditività bancaria, dall’altro questo mette a rischio la tenuta dell’economia e l’eventuale fallimento delle aziende diventa un problema anche per le banche”.

Il Cet1 Ratio e il Total Capital Ratio sono al centro dell’indagine di Altroconsumo e risultano essere gli stessi usati dalla Banca Centrale Europea che impone alle banche un livello minimo. Dopo aver rilevato questi dati in percentuale, (Cet 1 ratio minimo 7% e Total capital ratio minimo 10,5%), vengono trasformati in punteggio. La sufficienza, in questa classifica, si raggiunge con almeno 130 punti. Se la banca ha ottenuto un punteggio inferiore a 120, è “sotto osservazione”. Per ottenere un giudizio pari a 5 stelle, il massimo, la banca deve avere un punteggio di oltre 250 e un Texas ratio inferiore a 1 (indicatore del rapporto tra crediti deteriorati e i mezzi propri della banca).

“È un ulteriore riconoscimento della validità delle scelte strategiche adottate dal consiglio di amministrazione della Banca del Piceno – ha detto il presidente Mariano Cesariche poi vengono perfettamente concretizzate dal quotidiano lavoro della Direzione Generale e dei nostri collaboratori. È una vittoria di tutta l'azienda di credito. I dati di bilancio della semestrale confermano ulteriormente la situazione di solidità del nostro istituto e questo è estremamente importante per lo sviluppo socioeconomico del territorio. Il riconoscimento che ci è stato assegnato dall'associazione dei consumatori è estremamente importante e gratificante”.

I giudizi espressi da Altroconsumo sono stati commentati anche dal vicepresidente della Claudio Censori: “Siamo consapevoli dei risultati importanti che abbiamo ottenuto sino ad ora, ma ora dobbiamo essere tutti impegnati a definire le nuove linee strategiche che caratterizzeranno il futuro della Banca del Piceno”.

 

Cantine di Castignano
Una grande realtà locale

Intervista ad Omar Traini
Presidente dell’azienda agricola cooperativa castignanese

L’azienda agricola Cantine di Castignano, è una delle tre più grandi cantine cooperative della Regione Marche, potendo disporre di circa 500 ettari vitati, per una produzione media annua di circa 450.000 bottiglie.

Da oltre 50 anni, è punto di riferimento della viticoltura del comprensorio piceno ma anche dell’olivicoltura, perché produce olio extra vergine d’oliva di ottima qualità. In effetti, la salvaguardia del rapporto qualità-prezzo è il comune denominatore che lega tutta la produzione aziendale. Altra caratteristica interessante, ma di tutt’altra natura, è il richiamo all’immagine dell’Ordine Cavalleresco dei Templari che si può trovare in alcune etichette: a testimonianza di come i Templari, che erano monaci-combattenti e provetti agricoltori, nel loro passaggio nella città di Castignano, in direzione Gerusalemme nel XII secolo, riuscirono a modificarne le abitudini e l’economia, così da radicarsi profondamente nella cultura e nella tradizione locale.

Al presidente Omar Traini abbiamo chiesto di tracciare un primo bilancio della produzione vitivinicola del 2022: “Per come è stata la stagione, ci dobbiamo ritenere fortunati. Infatti, la produzione di vino di quest'anno è senza dubbio ottima sia sotto l'aspetto qualitativo che quantitativo. In sintesi, il 2022 potrà essere archiviato come una buonissima annata”.

Ottimo il vino. E i prezzi?
“Il 2022 era iniziato molto bene, in quanto nei primi mesi avevamo molte richieste e si prevedeva una liquidazione ben remunerativa agli agricoltori che conferiscono le uve. Purtroppo, nel corso dell’anno, a causa principalmente delle conseguenze della guerra tra Russia e Ucraina i prezzi del vino sono crollati”.

Quali sono i principali riconoscimenti che avete ricevuto?
“Vorrei su tutti ricordare il riconoscimento dei tre bicchieri Gambero Rosso ottenuto con Offida Pecorino Docg 2020 Montemisio ma senza tralasciare premi, anche internazionali, che siamo riusciti a vincere con Offida Rosso Docg Gran Maestro 2016; Rosso Piceno Doc Destriero 2019; Spumante Moscato Dolce Notturno; Offida Passerina Docg 2020 bio; Offida Pecorino Docg bio 2020; Marche Rosso Igt Templaria; Marche Passerina Igt 2020 e Passerina Spumante Doc 2020”.

Quanto è importante la Cantina di Castignano per il territorio?
“Certamente la nostra azienda è una delle principali realtà della nostra regione e ogni anno ritiriamo più di 60 mila quintali di uve. Inoltre, grazie all'attuazione di un importante programma di diversificazione, da alcuni anni non produciamo solo vino ma anche cereali e olive per lo stoccaggio dell'olio extravergine. Attualmente la nostra compagine sociale è composta da circa trecento soci con tendenza in crescita da qualche anno a questa parte”.

Come è stato il 2022 per il settore dei cereali?
“A differenza di quanto è avvenuto per il vino a causa della guerra le quotazioni dei cereali sono schizzate alle stelle. Basti pensare che il grano duro ha toccato la quotazione dei 50 euro al quintale mentre lo scorso anno era di 25 euro. Stesso discorso per il girasole, la cui quotazione ha toccato i 70 euro al quintale. Nell'ultimo mese, complice anche il ritorno del grano dall'Ucraina, il prezzo è un po' sceso arrivando a 45 euro al quintale per il grano duro e 60 euro per il girasole”.

Lo sviluppo della Cantina di Castignano è stato reso possibile grazie al supporto fornito dalla Banca del Piceno?
“Certamente, siamo da sempre vicini alla Banca del Piceno. Pensi che siamo soci della Banca sin dalla nostra costituzione, avvenuta nel 1960. Aggiungo inoltre che uno dei nostri soci fondatori è stato Nicola Recchi Franceschini, poi diventato anche Presidente della nostra cantina nonché Presidente dell’istituto di credito.



Visita www.cantinedicastignano.com

 

Ovunque sul territorio, anche dove gli altri non ci sono più

Bernardino Traini di Castignano è uno dei componenti del consiglio di amministrazione della Banca del Piceno, attento osservatore dell’evoluzione del sistema economico delle aree interne del Piceno ,che ha avuto il suo fulcro a Castignano grazie all’azione svolta da oltre un secolo proprio dall’azienda di credito.

Intervista ad Traini Bernardino
Consigliere, componente del consiglio di amministrazione della Banca del Piceno.

Quanto è importante per la Banca il territorio di Castignano?
“Certamente è il luogo dove la Banca è nata alla fine dell'800. Grazie al volere e alla grande visione strategica dei Soci fondatori fu creata, infatti, proprio qui la Cassa Rurale e Artigiana di Castignano e Rotella”.

Una banca che ha da sempre supportato lo sviluppo del territorio.
“Certamente, ha avuto sempre lo scopo principale di assicurare il proprio considerevole apporto allo sviluppo socio economico del proprio territorio di riferimento e per sempre manterrà nel proprio DNA le ragioni per cui è nata”.

La crescita della banca è sempre stata costante e importante, ma quando c'è stato, secondo lei il punto di svolta?
“A mio avviso è stato molto importante l'apporto che hanno dato l'allora presidente, il Conte Nicola Recchi Franceschini e il Direttore Generale Rosario Donati. Entrambi hanno dato, per vent'anni, un impulso considerevole allo sviluppo della banca a tutto vantaggio della comunità locale”.

Come si è evoluto il sistema economico del territorio?
“Da una realtà legata principalmente al settore primario, Castignano e i paesi del circondario nel corso degli anni hanno visto lo sviluppo anche dei settori dell'artigianato e delle piccole realtà industriali. Nel nostro territorio, infatti, grazie anche al ruolo svolto dalla Banca, oltre alla crescita del settore agricolo si sono sviluppati, nel corso degli anni, anche i comparti dell'edilizia e del calzaturiero che hanno permesso alla comunità locale, per lungo tempo, di vivere in una situazione di benessere economico. La nostra banca, indubbiamente, è stata il principale volano di crescita, determinante per l'economia del paese”.

La banca è cresciuta grazie anche a importanti acquisizioni?
“La nostra Banca, tra il 2000 e il 2010, ha portato a termine due importanti operazioni. La prima si è concretizzata con l'acquisizione della Banca di Ascoli e la secondo con l'acquisizione della Biesse Banca Sambenedettese. Le aperture degli sportelli di Ascoli e di San Benedetto si sono aggiunti a quelli della zona della provincia di Fermo”.

Oggi è ancora possibile definire la Banca del Piceno come il partner ideale per lo sviluppo socio economico delle aree interne?
“La Banca del Piceno perpetua quei valori che ne hanno portato alla creazione alla fine dell'800, ovviamente,  calati nella realtà di oggi. È la Banca di riferimento del territorio con particolare impatto nelle aree interne del Piceno. In molti comuni dell'entroterra è l'unica che dà un servizio di credito in quei luioghi dove le altre banche non operano più. È stato, questo, un atto importante per assicurare anche in futuro lo sviluppo socio-economico del territorio e nel contempo per mantenere fede ai valori che hanno caratterizzato da sempre il nostro modo di “fare banca” ovvero contribuendo concretamente a soddisfare le esigenze dei comuni, delle istituzioni religiose e delle associazioni che operano sul territorio”.

“La sede di Castignano”

 

Le nostre agenzie nel territorio
Civitanova Marche

ORGOGLIOSO DEL LAVORO DI SQUADRA
Il Coordinatore di filiale, Devis Basso, parla di Civitanova Marche: una piazza molto dinamica, in cui la Banca del Piceno è cresciuta e potrà farlo molto in futuro.
“Certi risultati non si ottengono con iniziative della singola filiale: occorre un lavoro di squadra, del quale sono soddisfatto e orgoglioso”.

L'intervista a Devis Basso
coordinatore della filiale di Civitanova Marche

Orgoglioso del lavoro di squadra
Il Coordinatore di filiale, Devis Basso, parla di Civitanova Marche: una piazza molto dinamica, in cui la Banca del Piceno è cresciuta e potrà farlo molto in futuro.

“Certi risultati non si ottengono con iniziative della singola filiale: occorre un lavoro di squadra,

Ottimista e concreto, Devis Basso è il coordinatore della filiale di Civitanova Marche che, già dalla sua apertura in pieno periodo pandemico, fece parlare di sé per il suo “new concept”: un design minimalista in cui il visitatore è accolto in ambienti altamente personalizzati, un’alternanza di legno e vetro che trasmette leggerezza, semplicità, spazi predisposti al dialogo da cui si sono sviluppati, in soli due anni, rapporti di consulenza duraturi.

“È una filiale molto dinamica – ci dice il coordinatore – il nostro back office ha gestito alla perfezione, negli anni passati, il rapporto della clientela con l’automazione e gli ambienti ospitano, a rotazione, responsabili e clienti corporate e di altri segmenti. Il mio ruolo, ovviamente, è di organizzazione dell’attività commerciale e controllo, mi riferisco in quest’ultimo caso alle discipline normate da Banca d’Italia”.

Civitanova Marche, una piazza in evoluzione
“Il confronto con il Responsabile Hub è quotidiano e con tutti i mezzi a disposizione e, una volta alla settimana, impostiamo, con un incontro in presenza il programma di lavoro, dal controllo su quello annuo all’applicazione di quello quotidiano. Questa interazione è necessaria non solo per rispettare il nostro duplice obiettivo di ascolto delle esigenze dei clienti e raggiungimento degli obiettivi prefissati, ma anche perché Civitanova Marche è una piazza dinamica, stimolante e in cui bisogna essere attenti ad ogni minimo cambiamento”.

Civitanova Marche è, infatti, un “unicum” nella zona, perché sta vivendo uno sviluppo immobiliare molto significativo e indipendente dalla presenza del bonus 110%. Il calzaturiero, a differenza della zona fermana, non è prevalente. Esiste un indotto che lavora per le principali griffe internazionali, una filiera dello stampaggio e delle materie plastiche, completano il quadro pesca, ristorazione e turismo.

In questo tipo di realtà, “possiamo dire che i risultati ottenuti sono davvero dovuti alla nostra capacità quasi sartoriale di ascoltare aziende e famiglie e modellare i nostri prodotti, per quanto possibile, sulle loro reali necessità. E questa operazione coinvolge la Banca a tutti i livelli”.

Due anni, ottimi risultati
“La filiale di Civitanova è tarata su una clientela retail, perché la nuova organizzazione prevede che, oltre determinati tipi di fatturato, la nostra filiale lavori insieme al responsabile Corporate e agli altri colleghi. Gestiamo direttamente gli operatori economici fino a mezzo milione di euro di fatturato e che hanno bisogno di servizi standard. Naturalmente, abbiamo una clientela privata con ingenti masse di patrimonio da gestire.
In due anni, non certo “semplici” per i motivi a tutti noti, la filiale di Civitanova Marche ha sviluppato un volume d’affari considerevole, tra impieghi e raccolta e questi risultati si ottengono solo “con un certosino lavoro di squadra, che coinvolge tutta la Banca e di cui sono soddisfatto e orgoglioso”.

In futuro, più lavoro di squadra
Devis Basso ha una lunga militanza in Banca, “vengo dal settore giovanile; nel 2008 sono entrato in filiale, a Porto Sant’Elpidio e, dopo essere stato vicedirettore ad Ascoli Piceno, vi ho fatto ritorno dal 2012 al 2017 sempre nel ruolo di Vice Direttore. Prima di diventare Coordinatore a Civitanova Marche, nel 2018 sono stato Facility Manager del segmento Corporate, con compiti di affiancamento ai gestori per aiutarli a raggiungere i loro risultati”.

Dunque, per parlare del futuro della filiale che gestisce, composta da tre elementi fissi ai quali si aggiungono un collega Corporate ed uno Personal, ha a disposizione un’esperienza polifunzionale: “La collaborazione con tutti i colleghi resterà fondamentale, quella che con persone come Michele Stoppo del Corporate e tutti gli altri, ha portato alla positiva situazione attuale non potrà che crescere. Così facendo, i margini di miglioramento della filiale sono tanto più ampi quanto più sapremo accentuare il nostro ruolo come presenza esterna, a contatto stretto con i clienti e con le loro esigenze, sempre presenti investendo ancor di più risorse sulla piazza. Abbiamo una base di lavoro già consolidata, con il Corporate abbiamo strutturato bene alcune azioni e sono fiducioso sul cross-selling che potremo avere nel 2023. Civitanova Marche è una piazza davvero sfidante che può dare alla Banca del Piceno ancora maggiori soddisfazioni”.




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Le nostre agenzie nel territorio
Ascoli Piceno - Campo Parignano

NEL CUORE DELLA CITTÀ, AL CUORE DELLA CITTÀ
Isabella Gagliardi, Coordinatrice della filiale di Ascoli Piceno – Campo Parignano: “Una gioia aver sostenuto tanto i giovani”.
Dalla profonda conoscenza del settore assicurativo, (oltre vent’anni) alla gestione della filiale di Ascoli Piceno Centro: la parabola lavorativa di Isabella Gagliardi rende merito alla Banca del Piceno, capace di valorizzare le professionalità facendole evolvere.
“Sono la coordinatrice della filiale di Ascoli Centro da meno di un anno – ci racconta - ma in Banca lavoro dal 2007. Mi sono sempre occupata di assicurazioni, poi sono diventata “gestore a tutto tondo” di una certa fascia di clientela, che ho mantenuto in una doppia veste quando, nel gennaio del 2022, sono stata nominata responsabile di questa filiale.
Ho sentito tutta l’emozione, ma anche tutta la responsabilità e gli stimoli positivi di questa nuova esperienza”.

L'intervista a Isabella Gagliardi
coordinatore della filiale di Ascoli Centro

Siamo stati e siamo un punto di riferimento.
Isabella ha lavorato, in questo periodo, principalmente allo sviluppo della filiale, in ottima sinergia con i suoi tre collaboratori, concentrandosi in prevalenza sui privati e sui piccoli esercizi commerciali tipici della zona di Ascoli di competenza della filiale.

“Il motto secondo cui “l’unione fa la forza” è stato il leit motiv di questo anno, “in cui da febbraio, con l’inizio del conflitto tra Russia ed Ucraina, abbiamo riscontrato delle criticità che abbiamo gestito rassicurando e assistendo i nostri clienti, ragionando su come utilizzare i nostri prodotti per le esigenze reali dei clienti. Sono felice di come il mio gruppo di lavoro abbia saputo “mettersi in gioco” e sono certa che nel 2023, al netto di eventi di caratura internazionale, cresceremo ancora di più”.

Bello vedere i giovani sorridere
Ad Ascoli Centro, la filiale della Banca del Piceno sta lavorando in piena sintonia con i principi ispiratori del credito cooperativo, “non abbiamo mai smesso un giorno di incontrare i clienti e questo aspetto del nostro lavoro ci ha fatto avere un buon vantaggio competitivo in una piazza come Ascoli, dove le banche sono tante. Abbiamo gestito con impegno e dedizione il flusso degli appuntamenti concentrandoli, con successo, nella sessione pomeridiana, perché di mattina questa è una filiale molto affollata”.

Ascolto e attenzione, dunque le direttive principali che portano a grandi risultati e piccole, grandi soddisfazioni: “Quest’anno abbiamo stipulato tanti mutui per l’acquisto di prime case, per le coppie giovani, perché a differenza degli altri, concediamo ancora mutui giovani con garanzia Consap con determinati requisiti Isee da parte del richiedente e ne siamo fieri, perché quei sorrisi ce li portiamo con noi come un ulteriore risultato positivo”.

Parte attiva nella realizzazione di un sogno
La Banca del Piceno, nel suo insieme, non sta dunque solo raggiungendo risultati economici, ma sostenendo il territorio e, nelle parole di Isabella Gagliardi, soprattutto quella parte di territorio, costituita dai giovani, che ha il diritto di costruirsi un futuro. E proprio di futuro parla, in conclusione, la Coordinatrice di filiale: “I principali indici economici non ci fanno sperare in un 2023 votato alla ripresa completa, però il nostro modo di agire è vincente. Continueremo ad occuparci di ogni singola persona e impresa in maniera personalizzata e non standardizzata e sono certa del fatto che concilieremo, come sempre, desideri dei clienti e obiettivi della banca. Punteremo sui giovani, che sono il nostro domani. Un domani che anche noi, con spirito cooperativo, contribuiamo a costruire”.





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L’impegno nel sociale, un valore importante per il mondo del credito cooperativo

Sostegno alle Caritas diocesane del territorio

L’anno che si chiude ci porta a riflettere su come la società moderna viaggi a ritmi davvero sostenuti in un susseguirsi di eventi talvolta positivi, altre volte nefasti. Negli ultimi tempi è inutile negare che tutti noi abbiamo avuto la percezione che le avversità spesso prendano il sopravvento sugli eventi positivi. La pandemia, la guerra, il caro energia e infine l’inflazione in due anni, hanno minato la serenità di molte famiglie e imprese ed abbiamo potuto notare come in un lasso di tempo brevissimo tutto può cambiare.
Molte imprese hanno dovuto rimodulare la propria attività e tante famiglie rivedere il proprio tenore di vita e in alcuni casi è diventato davvero complicato arrivare alla fine del mese.

Sin dalla sua fondazione, la Banca del Piceno si ispira ai principi dell’insegnamento sociale cristiano e ai principi cooperativi della mutualità. Per questo motivo, la solidarietà e l’impegno sociale sono valori fondamentali per una Banca impegnata fortemente sul territorio.

Dall’attenzione alle esigenze del territorio e delle persone che lo vivono, nasce l’iniziativa di sostenere mediante tre donazioni, le Caritas diocesane di Ascoli Piceno, Fermo e San Benedetto del Tronto nel loro giornaliero e instancabile supporto alle famiglie in difficoltà.

Il Consiglio di Amministrazione con questo gesto di solidarietà, vuole dimostrare che il sostegno a chi è in difficoltà è alla base di quei valori che non vogliamo in alcun modo perdere. La Banca del Piceno, si augura che tutti possano dare il proprio contributo prendendo spunto da questa iniziativa, per il bene della comunità locale e delle persone che quotidianamente la vivono.