La forza
del nostro territorio

Questo numero di “Società Territorio” esce in un periodo davvero particolare, sotto la minaccia di una crisi mondiale, causata dall’aumento dei prezzi delle materie prime, che già durante l’estate appena trascorsa si è tramutata in maggiori costi per imprese e famiglie.
Pur non volendo sembrare un ottimista a priori, credo che proprio dall’analisi della nostra newsletter possano essere tratti spunti di speranza, elementi che sottolineano la forza del nostro territorio. Sono quelli che mi vengono in mente leggendo l’intervista a Franco Caponi, tra gli ultimi discendenti di una delle famiglie più antiche di Monteprandone, che esporta la sua uva e sa già che le nuove generazioni sono pronte a raccogliere il testimone di un’azienda di successo.
Così come non posso che essere fiducioso, sapendo che saranno numerosi i premi studio che conferiremo ai nostri giovani. Altrettanto importante credo sia l’intervista ad Alessia Ferrara, coordinatrice della filiale di Viale De Gasperi a San Benedetto del Tronto, che ci ricorda cosa significhi per la Banca del Piceno essere davvero presente e, a tal proposito, interpreto alla

stessa maniera , molto positivamente, l’accordo tra Iccrea Banca e Regione Marche, che vuole facilitare l’accesso alle risorse del PNRR a livello territoriale: la nostra presenza sarà costante al fianco degli imprenditori per fare in modo che non perdano l’occasione di innovare e svilupparsi.
Questo contatto con il mondo reale, fatto d’impegno, passione, sacrificio, lo vedo nel premio che abbiamo conferito alla “Graziano Ricami”, durante l’iniziativa “Fashion Mood” organizzata da CNA Picena, nell’impegno verso una comunicazione più intensa con tutti i nostri clienti e partner, che sottolinea il Consigliere Fernando Ciarrocchi ed anche nella nomina a Maestri del Lavoro di Celso Spera e Giovanna Narcisi.
Chiudo con la più lampante delle notizie positive: il risultato della semestrale e degli altri indicatori economici che ci dicono quanto la nostra banca sia oggi sana, dunque pronta ad una fase di espansione; una banca di servizi che va verso il futuro; una banca solida, che è stata attenta alla qualità del credito e che ora può sfruttare i suoi vantaggi.



 

Utile della semestrale, ottimo risultato per la Banca del Piceno

Il Presidente Mariano Cesari: “La nostra solidità ci permette di poter sostenere famiglie e imprese”.

Il Presidente
Mariano Cesari


La Banca del Piceno ha fatto registrare ottimi risultati per la semestrale 2022, chiudendo con un utile di 4 milioni e 177 mila euro. Un risultato che premia la validità delle strategie adottate dal consiglio di amministrazione e che si sono concretizzate grazie alla professionalità e competenze dei collaboratori. “Il dato relativo all’utile – ha dichiarato il presidente della Banca del Piceno, Mariano Cesari“è sicuramente soddisfacente, però nel dare un giudizio complessivo, si tratta in realtà solo di uno degli indicatori positivi rilevati. Ce ne sono altri che danno fiducia: penso ad esempio alla maggiore qualità del credito che nasce dalla particolare attenzione alla concessione di prestiti messa in campo dalla nostra banca”. Inoltre, la Banca del Piceno ha attuato politiche di de-risking e “posso dunque affermare – prosegue il Presidente Cesari – che siamo nelle migliori condizioni possibili per prepararci ad un futuro che, nell’immediato, ci pone purtroppo dinanzi ad una crisi congiunturale. Il fatto che la Banca del Piceno sia una banca sana, ci permette di affrontare con fiducia nuove sfide. Posso rassicurare tutti che la nostra solidità sarà un vantaggio competitivo da mettere a disposizione di famiglie e imprese: continueremo ad essere un punto di riferimento per il territorio e lo faremo, grazie ai conti in ordine, da una posizione di forza ancora maggiore”.

Il Direttore Generale
Franco Leone Salicona

Il Vice Presidente Vicario
Claudio Censori


La Banca del Piceno come tutte le banche di credito cooperativo, sin dalla sua fondazione, ha visto la propria attività caratterizzarsi per quello che la letteratura inglese definisce il “relationship banking” che identifica la capacità di queste aziende di credito di favorire un rapporto d’elezione con le comunità di riferimento. “Il nostro modo di “fare banca” - afferma Claudio Censori Vice Presidente della Banca del Piceno – è basato sulla prossimità considerata in maniera positiva, in quanto fattore di stabilità, inclusione finanziaria e sociale. Ciò che raccogliamo sul territorio in termini di risparmi lo reimpieghiamo sul territorio attraverso i prestiti e riducendo le barriere all’accesso al credito soprattutto alle piccole e microimprese oltre che alle famiglie”.
Anche il Direttore Generale Franco Leone Salicona mostra grande soddisfazione per i risultati ottenuti nel primo semestre 2022 ed evidenzia come tutto nasca da un processo virtuoso, prima di messa in sicurezza della Banca, che oggi ha tutti gli indicatori correttamente posizionati sopra la media del Gruppo Bancario Iccrea e ora di consolidamento e in grado di generare utili. “Il risultato ottenuto nel primo semestre – precisa il Direttore Generale Leone Salicona – deriva principalmente dal grande lavoro svolto da tutti i colleghi su quegli aspetti consulenziali che hanno permesso il salto di qualità e il riposizionamento strategico di Banca nei servizi per clienti e soci, ma senza perdere quei connotati tradizionali e cooperativi di Banca del territorio. Basti pensare che nei primi 6 mesi dell’anno abbiamo già sostenuto famiglie e imprese erogando finanziamenti per 69 milioni di euro e contributi per oltre 60 mila euro.
Cresce la solidità dell’Istituto di credito piceno, in rapporto ai dati semestrali 2021, con un CET1 che si attesta al 21,27% ed un Gross NPL RATIO sceso al 2,52% che evidenzia, ancora una volta, la qualità del credito erogato. Anche il Texas RATIO, che è un ottimo termometro dello stato di salute di una banca, migliora sensibilmente scendendo al 7,44% rispetto al 30,4% del 2021.
Come logica conseguenza, cresce la fiducia dei clienti e dei soci con una raccolta complessiva che sale a 1,4 miliardi di euro di cui 229 milioni investiti in prodotti del risparmio gestito che, nonostante i mercati finanziari da gennaio abbiano registrato perdite medie del 20%, crescono in termini di volumi di 8 milioni in rapporto al primo semestre 2021.
Nonostante il forte riposizionamento competitivo della Banca avvenuto grazie a investimenti sulla formazione del personale e al supporto della Capogruppo Iccrea mediante il rilascio di piani di sviluppo del potenziale, anche il Direttore mostra cautela ed evidenzia come uno dei fattori di successo derivi dalla sana e prudente gestione.
“Nel 2022 – conclude il Direttore Generale Leone Salicona – fattori esogeni hanno colpito l’economia reale in maniera forte. Il conflitto Russia-Ucraina ancora in corso e la conseguente crisi energetica, l’alta inflazione e il brusco innalzamento dei tassi di interesse potranno portare a scenari di recessione. Serve pertanto un supporto maggiore al territorio per farlo crescere in maniera responsabile, supportando le aziende e le famiglie in questa difficile fase di transizione e premiando idee innovative e politiche green. Il tema del ESG, tanto caro al Gruppo Iccrea ed alla Banca del Piceno, può incentivare lo sviluppo e contribuire a porre un freno alla crisi energica che stiamo affrontando.”




 


Bcc Banca Iccrea, firmato l’accordo
con la Regione Marche

Servirà a favorire l’accesso al credito e accrescere il supporto alle piccole e medie imprese marchigiane.

È stato firmato l’accordo tra Regione Marche e BCC Banca Iccrea, in sinergia con la Federazione Marchigiana delle BCC e per conto delle 13 BCC affiliate operative in regione.
Riteniamo – ha detto il Presidente della Banca del Piceno, Mariano Cesari – che si tratti di un elemento fondamentale per sostenere il territorio in un momento in cui è necessario ripartire per scongiurare orizzonti di crisi. Il dottor Fausto Poggioli aveva anticipato le linee fondamentali dell’accordo durante il nostro convegno sulle nuove direttive EBA e siamo soddisfatti perché l’obiettivo è stato raggiunto”.
L’intesa vuole facilitare l’accesso alle risorse del PNRR a livello territoriale, sviluppare nuovi processi per ottimizzare l’accesso al credito e rafforzare le PMI nel momento in cui vogliono

investire, a maggior ragione sui mercati esteri. L’accesso facilitato al credito servirà agli imprenditori anche per non perdere le opportunità che derivano dal Piano Operativo Regionale 2021-2027.
“Con questa partnership rinnoviamo l’impegno del Gruppo BCC Iccrea al fianco del territorio – ha dichiarato Fausto Poggioli, responsabile Area Territoriale centro-est del Gruppo, al momento della stipula – L’intesa con la Regione permetterà alle nostre BCC di essere vicine a quelle piccole e medie imprese marchigiane che meritano percorsi di accesso al credito e che rappresentano una parte importante della produttività marchigiana. Una parte che merita di rimanere nell’economia reale della regione e di trovare ulteriore sviluppo secondo percorsi moderni e innovativi”.



 

Celso e Giovanna, Maestri del Lavoro

Due dipendenti della Banca del Piceno premiati con l’ambito attestato di riconoscimento della Provincia

Celso Spera di Grottammare e Giovanna Narcisi di Monteprandone, rispettivamente 30 e 32 anni di servizio presso la Banca del Piceno, sono stati premiati con l’attestato di “Maestro del Lavoro” durante la cerimonia che si è svolta nell’aula consiliare di Palazzo San Filippo, da parte dell’Amministrazione Provinciale.
L’iniziativa, che non si era tenuta nel 2020 e nel 2021 a causa dell’emergenza pandemica, è stata l’occasione per tornare in presenza con una prestigiosa cerimonia, durante la quale sono stati insigniti anche i Maestri del Lavoro dei due anni precedenti. Il premio consegnato a Celso Spera si riferisce, infatti, al 2021, mentre quello di Giovanna Narcisi all’anno in corso.
“Come noto – ha commentato il Presidente della Banca del Piceno, Mariano Cesari – diventare “Maestro del Lavoro” non è solo una questione di permanenza nella stessa azienda per almeno venticinque anni, ma è un riconoscimento correlato a particolari meriti professionali e morali, con uno sguardo anche alla preparazione delle nuove generazioni. C’è dunque del sacrificio, dell’impegno e della passione, doti caratteriali che dobbiamo tutti apprezzare e che mi portano a porgere, a Celso e Giovanna, i miei più sinceri complimenti uniti a quelli del Consiglio di Amministrazione della banca”.

“Consegna degli attestati ai colleghi insieme al Vice Presidente Luigi Silvestri”



 

Premio studio 2022, ancora pochi giorni per presentare le domande

La scadenza è fissata al 30 settembre.
Il Presidente Cesari: “Orgogliosi delle nostre eccellenze”.


Scadranno a breve, il prossimo 30 settembre, i termini per i soci e figli di soci della Banca del Piceno per presentare la domanda di partecipazione per l’assegnazione dei Premi Studio 2022, da assegnare a diplomati e laureati.
Il Regolamento, disponibile per la lettura in tutte le filiali e scaricabile anche dal sito bancadelpiceno.bcc.it, prevede per i diplomati premi da 300,00 euro cadauno a coloro che, nell’anno scolastico 2020/2021, hanno conseguito il primo Diploma di Scuola Media Superiore presso un Istituto Statale e con una Commissione nominata dal Ministero della Pubblica Istruzione, acquisendo il punteggio pari o superiore a 100/100.
Ai laureati, saranno assegnati premi da 400,00 euro cadauno a coloro che, nelle sessioni di esami tenutesi dal 01.01.2021 al 31.12.2021, hanno conseguito il primo Diploma di Laurea triennale con votazione pari o superiore a 110/110; premi da 600,00 euro cadauno a coloro che, nelle sessioni di esame tenutesi dal 01.01.2021 al 31.12.2021, hanno conseguito il primo Diploma di Laurea magistrale (corso di 2 anni dopo la laurea triennale) con votazione pari o superiore a 110/110; premi da 1.000,00 euro cadauno a coloro che, nelle sessioni di esami tenutesi dal 01.01.2021 al 31.12.2021, hanno conseguito il Diploma di Laurea magistrale a ciclo unico con votazione pari o superiore a 110/110.
Per poter partecipare all’assegnazione dei premi di studio, è necessario che il Socio, interessato direttamente all’assegnazione o genitore di uno studente, sia iscritto nel Libro dei Soci almeno 6 mesi prima dalla data di conseguimento del diploma o della laurea: non possono partecipare i diplomati nelle Scuole di Specializzazione ed i soci, o figli dei soci, he abbiano conseguito il titolo di studio sopra indicato negli anni precedenti a quello indicato nel Regolamento.

 

“Crediamo che l’assegnazione dei premi studio – ha dichiarato Mariano Cesari, Presidente della Banca del Piceno – sia uno dei momenti più importanti per riconoscere le eccellenze del nostro territorio. “Territorio” è una parola che la nostra Banca può usare a ragione, essendo la nostra attività focalizzata nel reinvestire a favore del tessuto socioeconomico locale. Con questo premio noi riconosciamo, con orgoglio, le nostre eccellenze”.
La domanda di partecipazione, da redigersi in carta semplice, dovrà essere sottoscritta da chi ha conseguito la maturità o la laurea e dovrà essere inviata all’Ufficio Segreteria, mail: segreteria@bancadelpiceno.bcc.it oppure info@bancadelpiceno.bcc.it.

Nella domanda dovrà essere indicata la Filiale presso cui il Socio interessato direttamente, o genitore dello studente, intrattiene rapporti. La Banca si riserva la facoltà di non assegnare i premi di studio al Socio interessato direttamente, o genitore dello studente, che non opera direttamente o indirettamente con la Banca.
La domanda deve essere indirizzata al Consiglio di Amministrazione con allegato, in carta semplice, l’originale o copia autentica del certificato di studi rilasciato dalle competenti autorità scolastiche e contenente i requisiti sopra indicati oppure, in alternativa, la dichiarazione sostitutiva sottoscritta dal richiedente nella quale vengano attestati i requisiti previsti.
Le domande che perverranno successivamente a tale data non saranno prese in considerazione. Il Consiglio di Amministrazione, dopo aver esaminato le domande che perverranno, effettuerà, a suo insindacabile giudizio, l’assegnazione dei premi dandone avviso agli interessati.
I premi saranno consegnati solo in occasione della cerimonia di premiazione e le eventuali assenze, non preannunciate e non giustificate, faranno decadere il diritto al ritiro successivo del premio.

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Banca del Piceno protagonista
a Fashion Mood

L’Istituto ha premiato, insieme alla CNA, la “Graziano Ricami”.




La Banca del Piceno ha partecipato anche quest’anno a “Fashion Mood - Eccellenze in passerella”, la sfilata di alta moda promossa dalla CNA di Ascoli Piceno in collaborazione con l’agenzia FabbricaEventi.com, che ha l’obiettivo di valorizzare il territorio e i suoi prodotti, dando spazio alle splendide creazioni delle imprese del settore moda del Piceno, ambasciatori del Made in Italy conosciuti e apprezzati in tutto il mondo.
“La nostra presenza – ha dichiarato il Presidente della Banca del Piceno, Mariano Cesari – conferisce la giusta importanza ad uno dei principali comparti del sistema economico del nostro territorio, quello della moda.
L’importanza del settore, caratterizzato da una notevole vitalità imprenditoriale, emerge anche dall’analisi dei dati diffusi di recente dalla Camera di Commercio delle Marche relativi all’andamento delle esportazioni nel primo trimestre del 2022. Le vendite oltre confine dei prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori realizzati nelle Marche sono state pari a 563,5 milioni di euro con un incremento pari a +24,0% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Risultati che premiano gli imprenditori degli sforzi compiuti anche in un quadro congiunturale caratterizzato dagli aumenti delle materie prime e dalle conseguenze della guerra tra Russia e Ucraina che rischiano di condizionare il sistema economico regionale nel suo complesso nei prossimi mesi. Il senso del premio della Banca del Piceno, consegnato dal Direttore Generale Franco Leone Salicona, vuole essere un riconoscimento agli imprenditori che giorno dopo giorno, grazie anche al supporto della nostra azienda di credito, riescono a scrivere nuove importanti pagine della storia della moda del nostro territorio”.

Il direttore generale della Banca del Piceno, Franco Leone Salicona, ha infatti consegnato insieme alla Cna Picena, durante la serata che si è svolta a Grottammare, in una vetrina esclusiva come quella di piazza Kursaal, ha premiato l’imprenditore Graziano Giordani e la sua “Graziano Ricami” di Venarotta, che realizza ricami per l’haute couture internazionale.
«Siamo lieti di aver riproposto anche quest’anno un appuntamento promosso con il sostegno delle istituzioni e di partner di spicco del mondo dell’imprenditoria picena e marchigiana -dichiara Francesco Balloni, Direttore della CNA di Ascoli-.
Anche questa ottava edizione ha visto protagonisti dei capi esclusivi realizzati in chiave innovativa, frutto del genio e della creatività dell’alta sartoria picena. Professionalità e mestieri anche molto diversi fra loro che uniscono le forze per un unico obiettivo rappresentano il miglior esempio di una sinergia che funziona alla perfezione».
«Ringrazio l’Amministrazione comunale di Grottammare che ormai da anni ci accoglie con grande affetto -afferma Arianna Trillini,
Presidente della CNA Picena-.
La mia ammirazione più sentita va alle nostre imprese, fatte da donne e uomini che quotidianamente lavorano con grande sacrificio, animati da una grande passione, sempre radicati su queste terre. Persone talentuose che danno vita a un’eccezionale rete del saper fare e che la CNA vuole valorizzare anche per creare opportunità di lavoro qualificato per i nostri giovani».



 


La comunicazione,
filo diretto
con il territorio

L’intervista al Consigliere
Fernando Ciarrocchi

La Banca del Piceno si è impegnata, negli ultimi anni, per costruire un sistema ancora più efficace per dialogare, con soci e clienti, costruendo nel tempo una relazione consolidata e integrandola di contenuti sempre più adatti ai vari target di riferimento: questa “rivoluzione copernicana” ha coinvolto la comunicazione ed i suoi processi. Di questo abbiamo parlato con il dottor Fernando Ciarrocchi, Consigliere del CdA dell’Istituto, incontrato nella sede della storica Filiale di Monteprandone.

Dottor Ciarrocchi, in questo momento storico in cui, ancor più che in passato, la comunicazione ha un ruolo sempre più determinante nei diversi ambiti della vita socio economica, per un istituto di credito che valenza ha?
“Un antico proverbio popolare, noto ai più, recitava “La pubblicità è l’anima del commercio”. Nella sua lapalissiana semplicità, l’antico brocardo popolare sottendeva, anzi meglio, sottintende, appunto, l’importanza imprescindibile della comunicazione in un mondo come quello odierno, sempre più informatizzato e interconnesso. A voler poi dare un congruo supporto storico culturale al ruolo principale della comunicazione in ogni ambito della vita socioeconomica, non possiamo non ricordare il sociologo canadese Marshall McLuhan, antesignano per antonomasia in tema di comunicazione che per decenni, dagli Anni Sessanta in avanti, è stato il faro delle numerose teorie evolutive del mondo del comunicare. Il mezzo è il messaggio: questo è tra gli slogan più conosciuti con cui il noto sociologo ha avviato una profonda riflessione sui mezzi di comunicazione di massa.
L’altra frase che rese ancora più lungimirante McLuan è stata “Il mondo diverrà un villaggio globale” e infatti, di lì a poco, l’innovazione tecnologica e informatica avrebbero cambiato, anno dopo anno, il nostro stile di vita”
.

La banca, questa banca che è banca del territorio e per il territorio, ha dovuto in qualche modo prendere atto di questo cambiamento tecnologico inarrestabile: come ha reagito?
“Tutto il mondo del credito cooperativo, dunque anche il nostro istituto, pur restando fedele sia ai propri principi ispiratori di matrice cristiana, in particolar modo a quelli della sussidiarietà e della solidarietà, sia alla propria mission nel territorio in cui le categorie produttive di base (agricoltori, commercianti, artigiani , piccoli e medi imprenditori, famiglie e giovani) costituiscono il tessuto connettivo produttivo dei nostri territori, ha reagito nel migliore dei modi, predisponendo le necessarie innovazioni tecnologiche e informatiche che hanno permesso di offrire ai soci e all’utenza tutta servizi più celeri, efficienti e trasparenti, grazie anche e soprattutto ad una costante e puntuale formazione di aggiornamento del personale di per sé competente e disponibile, utilizzando gli strumenti che oggi consentono una presenza operativa nel web: il sito internet, il giornale inviato ai soci con i richiami alle nuove pagine social di cui è dotata la Banca del Piceno”.

A proposito di mezzi e strumenti di comunicazione idonei a diffondere l’attività della BCC-Banca del Piceno ha fatto riferimento al sito internet, al giornale: a tal proposito sono state apportate sostanziali novità?
“Si, il Consiglio di Amministrazione ha voluto potenziare e implementare il comparto della comunicazione rendendo il sito internet accessibile a tutti, in cui è possibile prendere visione sia delle iniziative che sono parte integrante e sostanziale dell’attività dell’istituto, sia dei molteplici prodotti bancari rivolti ai soci e alla clientela. È in qualche modo a tutti gli effetti una sorta di biglietto da visita al passo con i tempi che mutano di giorno in giorno.
A proposito della pubblicazione trimestrale rivolta ai soci, è stata compiuta una scelta altamente innovativa ed in primis green: nel pieno rispetto dell’odierna emergenza ambientale, il cartaceo è stato sostituito dal formato elettronico. Questo è il primo passo di un processo evolutivo che interesserà progressivamente l’intero comparto della comunicazione della Banca , in cui sicuramente i giovani soci avranno un ruolo da protagonisti”.
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Presenza sul territorio:
questa è la chiave del successo

Coniugare il concetto di prossimità, tratto distintivo della Banca del Piceno, in una relazione con il cliente che può essere non solo fisica, ma operativa. È questa la chiave del successo della presenza della Banca del Piceno in una delle aree più importanti di San Benedetto del Tronto.

Intervista ad Alessia Ferrara
Coordinatrice della Filiale di Viale De Gasperi
a San Benedetto del Tronto.

Un successo che viene costruito, giorno dopo giorno, dalle capacità professionali di chi lavora all’interno della filiale di Viale de Gasperi, coordinata dalla dottoressa Alessia Ferrara, alla quale abbiamo chiesto qual è stato il suo percorso professionale all’interno della Banca del Piceno: “Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, ho superato il concorso per lavorare nelle banche di credito cooperativo. Inizialmente ho svolto, per quattro anni, mansioni nel settore assicurativo e leasing, per poi iniziare il mio percorso bancario fino a ricoprire la funzione di vicedirettore nella filiale di Grottammare.
Dopo la fusione e con la nascita della Banca del Piceno ho ricoperto diversi ruoli in alcune filiali, come ad esempio Altidona, Montelparo e Fermo. Successivamente, sono diventata gestore sviluppo con portafoglio clienti da Pedaso fino a Potenza Picena. In questo periodo, ho avuto la possibilità di confrontarmi con tanti imprenditori e avere l’ulteriore conferma dell’importanza del patrimonio costituito dalle medie, piccole e microimprese che costituiscono l’ossatura del sistema imprenditoriale del nostro territorio”.

Ora è la coordinatrice di una filiale importante come quella di Viale De Gasperi.
“Il mio percorso professionale si è arricchito di questa nuova tappa. Certamente la filiale di viale De Gasperi è molto importante per la Banca del Piceno ed è una delle più grandi, anche se ogni filiale ha una storia a sé”.

Quali sono le caratteristiche di questa piazza?
“C’è un mercato immobiliare sempre particolarmente vivace. Le quotazioni degli immobili sulla Riviera delle Palme sono sempre importanti e non risentono, almeno fino ad ora, delle variazioni che caratterizzano la compravendita del mercato delle abitazioni in altre zone. Questo lo notiamo anche dalla buona richiesta dei nostri mutui casa, per i quali disponiamo di prodotti davvero concorrenziali”.

San Benedetto è anche un importante realtà del comparto turistico?
“Certamente e in proposito quest’anno abbiamo lavorato molto bene, garantendo servizi finanziari in grado di soddisfare le richieste degli operatori proprietari di strutture alberghiere e di stabilimenti soprattutto per quanto riguarda i servizi elettronici di pagamento (POS)”.

Quali sono le attività della Banca del Piceno in qualità di partner finanziario delle famiglie?
“La nostra è una banca per la comunità. In questo momento in alcune famiglie, tenendo presente l’attuale quadro congiunturale che caratterizza l’economia, non mancano le difficoltà. Tuttavia la nostra clientela dimostra grande serietà. Da parte nostra cerchiamo sempre di svolgere al meglio il nostro ruolo supportando i nostri clienti anche grazie alla conoscenza diretta. È ovvio che questo avviene nella consapevolezza che la relazione va interpretata anche con nuovi strumenti digitali e con l’automazione di alcuni servizi, come ad esempio le nuove casse automatiche, che non necessariamente vogliono dire allontanamento e standardizzazione se viste in ottica di semplificazione”.

Le aziende sono impegnate anche a superare la fase post Covid?
“In questa fase abbiamo riscontrato un grande interesse, da parte della nostra clientela, per i finanziamenti della Legge 13 che noi eroghiamo con l’importante collaborazione di Unico e di altri Confidi, che stanno permettendo a tante aziende di accedere a finanziamenti fino ad un massimo di 150 mila euro con sgravi rilevanti sugli interessi. Uno strumento finanziario che permette soprattutto alle medie, piccole e microimprese di cogliere le opportunità della ripresa”.



“Filiale di San Benedetto del Tronto – Viale de Gasperi”



 

PAC: il piano di accumulo Capitale di InvestiPerFondi

Con i PAC, il piano di accumulo Capitale di InvestiPerFondi, facciamo crescere i tuoi risparmi.
Il risparmio semplice, un giorno dopo l’altro, per costruire un futuro più sereno per te o per i tuoi figli.
Il futuro si può costruire pian piano, senza modificare il proprio stile di vita, ma raggiungendo i propri obiettivi.


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Abbiamo un Piano dedicato a te:

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a seconda delle tue esigenze puoi aumentare o diminuire l’importo delle rate, modificare la frequenza dei versamenti, sospendere i versamenti con la possibilità di riprenderli quando vorrai;

PERSONALIZZABILE:

decidi tu l’importo della rata, da un minimo di 50 euro, e la frequenza dei pagamenti mensile, trimestrale, semestrale.

Chiedi al tuo referente di filiale quale è la soluzione più adatta alle tue esigenze





 

Lavoro, famiglia e il sostegno della Banca del Piceno

I valori della famiglia e del lavoro sono i temi ricorrenti nel colloquio con Franco Caponi, Socio della Banca del Piceno e imprenditore agricolo di Monteprandone, da poco nominato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella Cavaliere del Lavoro.

Intervista ad Franco Caponi
Cavaliere del Lavoro e Socio dell’Istituto:
i suoi prodotti sono apprezzati anche in Germania e Svizzera.

Franco Caponi è tra gli ultimi discendenti di una delle famiglie più antiche di Monteprandone e, grazie al lavoro, è riuscito a costruire, giorno dopo giorno, un percorso evolutivo tale da diventare una delle realtà del settore agricolo tra le più importanti d’Italia, conosciuta e apprezzata anche all’estero.

“Dai nostri vigneti – ci ha detto Franco Caponi – che si estendono dal comune di Monteprandone fino a quello di Acquaviva, raccogliamo l’uva che vendiamo in Germania”.

Perché i tedeschi acquistano la vostra uva?
“Perché noi siamo stati una delle prime aziende in Italia a produrre l’uva con procedure bio certificate. Abbiamo introdotto, infatti, la produzione bio sin dal 1992, ottenendo la certificazione dell’Unione Europea ma anche la certificazione Naturland, utile in Germania, e la Bioswisse che è necessaria in Svizzera”.

I suoi vigneti su quale superficie si sviluppano?
“Complessivamente sono 37 ettari che vanno da Monteprandone fino ad Acquaviva, per una produzione complessiva di 7.000 quintali di uva. Il nostro prodotto, poi, viene conferito alla Polpuva, che ha la propria cantina nella frazione di Santa Maria Goretti di Offida e da lì parte con destinazione Germania”.

Coltivate anche gli ulivi?
“La nostra azienda produce olio grazie agli uliveti che si estendono per cinque ettari. Ogni anno la nostra produzione di olio si aggira intorno ai 30 quintali”.
Franco Caponi usa il plurale per rispondere, in quanto nell'azienda agricola partecipano anche sua moglie Francesca Paoloni e il figlio Maurizio. Franco Caponi è anche un nonno felice, infatti, dal matrimonio del figlio Maurizio con Tania Mozzoni sono nati: Maria, Marino e Francesco mentre dal matrimonio tra il figlio Mirco e Ambra Amadio è nata Matilde.
“Sin da bambino – prosegue l’imprenditore - sono stato abituato ad apprezzare il valore del lavoro che dà i suoi frutti migliori soprattutto quando l’impegno è condiviso tra tutti i membri della famiglia. Abbiamo sempre investito nell’innovazione tecnologica e questo ci ha permesso di gestire al meglio i nostri terreni. È ovvio che le macchine da sole possono fare ben poco se non c’è l’impegno e la fatica quotidiana degli uomini e delle donne che lavorano la terra.
Di tutto questo siamo consapevoli e cerchiamo sempre di coniugare al meglio l’innovazione tecnologica e l’impegno mio, dei miei familiari e di tutti i nostri collaboratori nelle campagne”.

Concetti, questi ultimi, che Franco Caponi esprime mentre percorriamo a bordo del fuoristrada i suoi terreni, attraversando i filari di uva perfettamente curati e con soddisfazione aggiunge: “In molti dicono che i miei vigneti sono i più belli della provincia di Ascoli”.

Che ruolo ha avuto la Banca del Piceno nella costruzione di questo patrimonio?
“Un ruolo fondamentale. Sono socio della Banca dalla metà degli anni ‘70 e oltre ad affidarle i miei risparmi, l’azienda di credito è stata sempre al mio fianco quando ho avuto bisogno di fondi per sviluppare la mia azienda”.

Come possiamo sintetizzare la giornata trascorsa insieme?
Prima di rispondere, Franco Caponi gira lo sguardo verso la foto che lo ritrae con l’attestato di Cavaliere del Lavoro in mano, vicino a sua moglie, ai suoi figli, nuore e nipotini.
“È quella l'immagine di ciò che sono e dell'impegno che ho profuso in tutta la mia vita per diventare ciò che siamo”. 



“Consegna dell’attestato di Cavaliere del Lavoro al Socio Franco Caponi”



 

La forza
del nostro territorio


Questo numero di “Società Territorio” esce in un periodo davvero particolare, sotto la minaccia di una crisi mondiale, causata dall’aumento dei prezzi delle materie prime, che già durante l’estate appena trascorsa si è tramutata in maggiori costi per imprese e famiglie.
Pur non volendo sembrare un ottimista a priori, credo che proprio dall’analisi della nostra newsletter possano essere tratti spunti di speranza, elementi che sottolineano la forza del nostro territorio. Sono quelli che mi vengono in mente leggendo l’intervista a Franco Caponi, tra gli ultimi discendenti di una delle famiglie più antiche di Monteprandone, che esporta la sua uva e sa già che le nuove generazioni sono pronte a raccogliere il testimone di un’azienda di successo.
Così come non posso che essere fiducioso, sapendo che saranno numerosi i premi studio che conferiremo ai nostri giovani. Altrettanto importante credo sia l’intervista ad Alessia Ferrara, coordinatrice della filiale di Viale De Gasperi a San Benedetto del Tronto, che ci ricorda cosa significhi per la Banca del Piceno essere davvero presente e, a tal proposito, interpreto alla stessa maniera , molto positivamente, l’accordo tra Iccrea Banca e Regione Marche, che vuole facilitare l’accesso alle risorse del PNRR a livello territoriale: la nostra presenza sarà costante al fianco degli imprenditori per fare in modo che non perdano l’occasione di innovare e svilupparsi.
Questo contatto con il mondo reale, fatto d’impegno, passione, sacrificio, lo vedo nel premio che abbiamo conferito alla “Graziano Ricami”, durante l’iniziativa “Fashion Mood” organizzata da CNA Picena, nell’impegno verso una comunicazione più intensa con tutti i nostri clienti e partner, che sottolinea il Consigliere Fernando Ciarrocchi ed anche nella nomina a Maestri del Lavoro di Celso Spera e Giovanna Narcisi.
Chiudo con la più lampante delle notizie positive: il risultato della semestrale e degli altri indicatori economici che ci dicono quanto la nostra banca sia oggi sana, dunque pronta ad una fase di espansione; una banca di servizi che va verso il futuro; una banca solida, che è stata attenta alla qualità del credito e che ora può sfruttare i suoi vantaggi.

 

Utile della semestrale, ottimo risultato per la Banca del Piceno

Il Presidente Mariano Cesari: “La nostra solidità ci permette di poter sostenere famiglie e imprese”.


Il Presidente
Mariano Cesari


La Banca del Piceno ha fatto registrare ottimi risultati per la semestrale 2022, chiudendo con un utile di 4 milioni e 177 mila euro. Un risultato che premia la validità delle strategie adottate dal consiglio di amministrazione e che si sono concretizzate grazie alla professionalità e competenze dei collaboratori. “Il dato relativo all’utile – ha dichiarato il presidente della Banca del Piceno, Mariano Cesari“è sicuramente soddisfacente, però nel dare un giudizio complessivo, si tratta in realtà solo di uno degli indicatori positivi rilevati. Ce ne sono altri che danno fiducia: penso ad esempio alla maggiore qualità del credito che nasce dalla particolare attenzione alla concessione di prestiti messa in campo dalla nostra banca”. Inoltre, la Banca del Piceno ha attuato politiche di de-risking e “posso dunque affermare – prosegue il Presidente Cesari – che siamo nelle migliori condizioni possibili per prepararci ad un futuro che, nell’immediato, ci pone purtroppo dinanzi ad una crisi congiunturale. Il fatto che la Banca del Piceno sia una banca sana, ci permette di affrontare con fiducia nuove sfide. Posso rassicurare tutti che la nostra solidità sarà un vantaggio competitivo da mettere a disposizione di famiglie e imprese: continueremo ad essere un punto di riferimento per il territorio e lo faremo, grazie ai conti in ordine, da una posizione di forza ancora maggiore”.
La Banca del Piceno come tutte le banche di credito cooperativo, sin dalla sua fondazione, ha visto la propria attività caratterizzarsi per quello che la letteratura inglese definisce il “relationship banking” che identifica la capacità di queste aziende di credito di favorire un rapporto d’elezione con le comunità di riferimento. “Il nostro modo di “fare banca” - afferma Claudio Censori Vice Presidente della Banca del Piceno – è basato sulla prossimità considerata in maniera positiva, in quanto fattore di stabilità, inclusione finanziaria e sociale. Ciò che raccogliamo sul territorio in termini di risparmi lo reimpieghiamo sul territorio attraverso i prestiti e riducendo le barriere all’accesso al credito soprattutto alle piccole e microimprese oltre che alle famiglie”.



Il Vice Presidente Vicario
Claudio Censori

Anche il Direttore Generale Franco Leone Salicona mostra grande soddisfazione per i risultati ottenuti nel primo semestre 2022 ed evidenzia come tutto nasca da un processo virtuoso, prima di messa in sicurezza della Banca, che oggi ha tutti gli indicatori correttamente posizionati sopra la media del Gruppo Bancario Iccrea e ora di consolidamento e in grado di generare utili. “Il risultato ottenuto nel primo semestre – precisa il Direttore Generale Leone Salicona – deriva principalmente dal grande lavoro svolto da tutti i colleghi su quegli aspetti consulenziali che hanno permesso il salto di qualità e il riposizionamento strategico di Banca nei servizi per clienti e soci, ma senza perdere quei connotati tradizionali e cooperativi di Banca del territorio. Basti pensare che nei primi 6 mesi dell’anno abbiamo già sostenuto famiglie e imprese erogando finanziamenti per 69 milioni di euro e contributi per oltre 60 mila euro.
Cresce la solidità dell’Istituto di credito piceno, in rapporto ai dati semestrali 2021, con un CET1 che si attesta al 21,27% ed un Gross NPL RATIO sceso al 2,52% che evidenzia, ancora una volta, la qualità del credito erogato. Anche il Texas RATIO, che è un ottimo termometro dello stato di salute di una banca, migliora sensibilmente scendendo al 7,44% rispetto al 30,4% del 2021.
Come logica conseguenza, cresce la fiducia dei clienti e dei soci con una raccolta complessiva che sale a 1,4 miliardi di euro di cui 229 milioni investiti in prodotti del risparmio gestito che, nonostante i mercati finanziari da gennaio abbiano registrato perdite medie del 20%, crescono in termini di volumi di 8 milioni in rapporto al primo semestre 2021.
Nonostante il forte riposizionamento competitivo della Banca avvenuto grazie a investimenti sulla formazione del personale e al supporto della Capogruppo Iccrea mediante il rilascio di piani di sviluppo del potenziale, anche il Direttore mostra cautela ed evidenzia come uno dei fattori di successo derivi dalla sana e prudente gestione.
“Nel 2022 – conclude il Direttore Generale Leone Salicona – fattori esogeni hanno colpito l’economia reale in maniera forte. Il conflitto Russia-Ucraina ancora in corso e la conseguente crisi energetica, l’alta inflazione e il brusco innalzamento dei tassi di interesse potranno portare a scenari di recessione. Serve pertanto un supporto maggiore al territorio per farlo crescere in maniera responsabile, supportando le aziende e le famiglie in questa difficile fase di transizione e premiando idee innovative e politiche green. Il tema del ESG, tanto caro al Gruppo Iccrea ed alla Banca del Piceno, può incentivare lo sviluppo e contribuire a porre un freno alla crisi energica che stiamo affrontando.”



Il Direttore Generale
Franco Leone Salicona






 

Bcc Banca Iccrea, firmato l’accordo con la Regione Marche

Servirà a favorire l’accesso al credito e accrescere il supporto alle piccole e medie imprese marchigiane.


È stato firmato l’accordo tra Regione Marche e BCC Banca Iccrea, in sinergia con la Federazione Marchigiana delle BCC e per conto delle 13 BCC affiliate operative in regione.
Riteniamo – ha detto il Presidente della Banca del Piceno, Mariano Cesari – che si tratti di un elemento fondamentale per sostenere il territorio in un momento in cui è necessario ripartire per scongiurare orizzonti di crisi. Il dottor Fausto Poggioli aveva anticipato le linee fondamentali dell’accordo durante il nostro convegno sulle nuove direttive EBA e siamo soddisfatti perché l’obiettivo è stato raggiunto”.
L’intesa vuole facilitare l’accesso alle risorse del PNRR a livello territoriale, sviluppare nuovi processi per ottimizzare l’accesso al credito e rafforzare le PMI nel momento in cui vogliono investire, a maggior ragione sui mercati esteri. L’accesso facilitato al credito servirà agli imprenditori anche per non perdere le opportunità che derivano dal Piano Operativo Regionale 2021-2027.
“Con questa partnership rinnoviamo l’impegno del Gruppo BCC Iccrea al fianco del territorio – ha dichiarato Fausto Poggioli, responsabile Area Territoriale centro-est del Gruppo, al momento della stipula – L’intesa con la Regione permetterà alle nostre BCC di essere vicine a quelle piccole e medie imprese marchigiane che meritano percorsi di accesso al credito e che rappresentano una parte importante della produttività marchigiana. Una parte che merita di rimanere nell’economia reale della regione e di trovare ulteriore sviluppo secondo percorsi moderni e innovativi”.

 

Celso e Giovanna, Maestri del Lavoro

Due dipendenti della Banca del Piceno premiati con l’ambito attestato di riconoscimento della Provincia




“Consegna degli attestati ai colleghi insieme al Vice Presidente Luigi Silvestri”


Celso Spera di Grottammare e Giovanna Narcisi di Monteprandone, rispettivamente 30 e 32 anni di servizio presso la Banca del Piceno, sono stati premiati con l’attestato di “Maestro del Lavoro” durante la cerimonia che si è svolta nell’aula consiliare di Palazzo San Filippo, da parte dell’Amministrazione Provinciale.
L’iniziativa, che non si era tenuta nel 2020 e nel 2021 a causa dell’emergenza pandemica, è stata l’occasione per tornare in presenza con una prestigiosa cerimonia, durante la quale sono stati insigniti anche i Maestri del Lavoro dei due anni precedenti. Il premio consegnato a Celso Spera si riferisce, infatti, al 2021, mentre quello di Giovanna Narcisi all’anno in corso.
“Come noto – ha commentato il Presidente della Banca del Piceno, Mariano Cesari – diventare “Maestro del Lavoro” non è solo una questione di permanenza nella stessa azienda per almeno venticinque anni, ma è un riconoscimento correlato a particolari meriti professionali e morali, con uno sguardo anche alla preparazione delle nuove generazioni. C’è dunque del sacrificio, dell’impegno e della passione, doti caratteriali che dobbiamo tutti apprezzare e che mi portano a porgere, a Celso e Giovanna, i miei più sinceri complimenti uniti a quelli del Consiglio di Amministrazione della banca”.

 

Premio studio 2022, ancora pochi giorni per presentare le domande

La scadenza è fissata al 30 settembre.
Il Presidente Cesari: “Orgogliosi delle nostre eccellenze”.

Scadranno a breve, il prossimo 30 settembre, i termini per i soci e figli di soci della Banca del Piceno per presentare la domanda di partecipazione per l’assegnazione dei Premi Studio 2022, da assegnare a diplomati e laureati.
Il Regolamento, disponibile per la lettura in tutte le filiali e scaricabile anche dal sito bancadelpiceno.bcc.it, prevede per i diplomati premi da 300,00 euro cadauno a coloro che, nell’anno scolastico 2020/2021, hanno conseguito il primo Diploma di Scuola Media Superiore presso un Istituto Statale e con una Commissione nominata dal Ministero della Pubblica Istruzione, acquisendo il punteggio pari o superiore a 100/100.
Ai laureati, saranno assegnati premi da 400,00 euro cadauno a coloro che, nelle sessioni di esami tenutesi dal 01.01.2021 al 31.12.2021, hanno conseguito il primo Diploma di Laurea triennale con votazione pari o superiore a 110/110; premi da 600,00 euro cadauno a coloro che, nelle sessioni di esame tenutesi dal 01.01.2021 al 31.12.2021, hanno conseguito il primo Diploma di Laurea magistrale (corso di 2 anni dopo la laurea triennale) con votazione pari o superiore a 110/110; premi da 1.000,00 euro cadauno a coloro che, nelle sessioni di esami tenutesi dal 01.01.2021 al 31.12.2021, hanno conseguito il Diploma di Laurea magistrale a ciclo unico con votazione pari o superiore a 110/110.
Per poter partecipare all’assegnazione dei premi di studio, è necessario che il Socio, interessato direttamente all’assegnazione o genitore di uno studente, sia iscritto nel Libro dei Soci almeno 6 mesi prima dalla data di conseguimento del diploma o della laurea: non possono partecipare i diplomati nelle Scuole di Specializzazione ed i soci, o figli dei soci, he abbiano conseguito il titolo di studio sopra indicato negli anni precedenti a quello indicato nel Regolamento.
“Crediamo che l’assegnazione dei premi studio – ha dichiarato Mariano Cesari, Presidente della Banca del Piceno – sia uno dei momenti più importanti per riconoscere le eccellenze del nostro territorio. “Territorio” è una parola che la nostra Banca può usare a ragione, essendo la nostra attività focalizzata nel reinvestire a favore del tessuto socioeconomico locale. Con questo premio noi riconosciamo, con orgoglio, le nostre eccellenze”.
La domanda di partecipazione, da redigersi in carta semplice, dovrà essere sottoscritta da chi ha conseguito la maturità o la laurea e dovrà essere inviata all’Ufficio Segreteria,
mail: segreteria@bancadelpiceno.bcc.it
oppure info@bancadelpiceno.bcc.it.

Nella domanda dovrà essere indicata la Filiale presso cui il Socio interessato direttamente, o genitore dello studente, intrattiene rapporti. La Banca si riserva la facoltà di non assegnare i premi di studio al Socio interessato direttamente, o genitore dello studente, che non opera direttamente o indirettamente con la Banca.
La domanda deve essere indirizzata al Consiglio di Amministrazione con allegato, in carta semplice, l’originale o copia autentica del certificato di studi rilasciato dalle competenti autorità scolastiche e contenente i requisiti sopra indicati oppure, in alternativa, la dichiarazione sostitutiva sottoscritta dal richiedente nella quale vengano attestati i requisiti previsti.
Le domande che perverranno successivamente a tale data non saranno prese in considerazione. Il Consiglio di Amministrazione, dopo aver esaminato le domande che perverranno, effettuerà, a suo insindacabile giudizio, l’assegnazione dei premi dandone avviso agli interessati.
I premi saranno consegnati solo in occasione della cerimonia di premiazione e le eventuali assenze, non preannunciate e non giustificate, faranno decadere il diritto al ritiro successivo del premio.

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Banca del Piceno protagonista a Fashion Mood

L’Istituto ha premiato, insieme alla CNA, la “Graziano Ricami”.




La Banca del Piceno ha partecipato anche quest’anno a “Fashion Mood - Eccellenze in passerella”, la sfilata di alta moda promossa dalla CNA di Ascoli Piceno in collaborazione con l’agenzia FabbricaEventi.com, che ha l’obiettivo di valorizzare il territorio e i suoi prodotti, dando spazio alle splendide creazioni delle imprese del settore moda del Piceno, ambasciatori del Made in Italy conosciuti e apprezzati in tutto il mondo.
“La nostra presenza – ha dichiarato il Presidente della Banca del Piceno, Mariano Cesari – conferisce la giusta importanza ad uno dei principali comparti del sistema economico del nostro territorio, quello della moda.
L’importanza del settore, caratterizzato da una notevole vitalità imprenditoriale, emerge anche dall’analisi dei dati diffusi di recente dalla Camera di Commercio delle Marche relativi all’andamento delle esportazioni nel primo trimestre del 2022. Le vendite oltre confine dei prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori realizzati nelle Marche sono state pari a 563,5 milioni di euro con un incremento pari a +24,0% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Risultati che premiano gli imprenditori degli sforzi compiuti anche in un quadro congiunturale caratterizzato dagli aumenti delle materie prime e dalle conseguenze della guerra tra Russia e Ucraina che rischiano di condizionare il sistema economico regionale nel suo complesso nei prossimi mesi. Il senso del premio della Banca del Piceno, consegnato dal Direttore Generale Franco Leone Salicona, vuole essere un riconoscimento agli imprenditori che giorno dopo giorno, grazie anche al supporto della nostra azienda di credito, riescono a scrivere nuove importanti pagine della storia della moda del nostro territorio”.
Il direttore generale della Banca del Piceno, Franco Leone Salicona, ha infatti consegnato insieme alla Cna Picena, durante la serata che si è svolta a Grottammare, in una vetrina esclusiva come quella di piazza Kursaal, ha premiato l’imprenditore Graziano Giordani e la sua “Graziano Ricami” di Venarotta, che realizza ricami per l’haute couture internazionale.
«Siamo lieti di aver riproposto anche quest’anno un appuntamento promosso con il sostegno delle istituzioni e di partner di spicco del mondo dell’imprenditoria picena e marchigiana -dichiara Francesco Balloni, Direttore della CNA di Ascoli-.
Anche questa ottava edizione ha visto protagonisti dei capi esclusivi realizzati in chiave innovativa, frutto del genio e della creatività dell’alta sartoria picena. Professionalità e mestieri anche molto diversi fra loro che uniscono le forze per un unico obiettivo rappresentano il miglior esempio di una sinergia che funziona alla perfezione».
«Ringrazio l’Amministrazione comunale di Grottammare che ormai da anni ci accoglie con grande affetto -afferma Arianna Trillini,
Presidente della CNA Picena-.
La mia ammirazione più sentita va alle nostre imprese, fatte da donne e uomini che quotidianamente lavorano con grande sacrificio, animati da una grande passione, sempre radicati su queste terre. Persone talentuose che danno vita a un’eccezionale rete del saper fare e che la CNA vuole valorizzare anche per creare opportunità di lavoro qualificato per i nostri giovani».

 

La comunicazione,
filo diretto con il territorio

L’intervista al Consigliere
Fernando Ciarrocchi

La Banca del Piceno si è impegnata, negli ultimi anni, per costruire un sistema ancora più efficace per dialogare, con soci e clienti, costruendo nel tempo una relazione consolidata e integrandola di contenuti sempre più adatti ai vari target di riferimento: questa “rivoluzione copernicana” ha coinvolto la comunicazione ed i suoi processi. Di questo abbiamo parlato con il dottor Fernando Ciarrocchi, Consigliere del CdA dell’Istituto, incontrato nella sede della storica Filiale di Monteprandone.

Dottor Ciarrocchi, in questo momento storico in cui, ancor più che in passato, la comunicazione ha un ruolo sempre più determinante nei diversi ambiti della vita socio economica, per un istituto di credito che valenza ha?
“Un antico proverbio popolare, noto ai più, recitava “La pubblicità è l’anima del commercio”. Nella sua lapalissiana semplicità, l’antico brocardo popolare sottendeva, anzi meglio, sottintende, appunto, l’importanza imprescindibile della comunicazione in un mondo come quello odierno, sempre più informatizzato e interconnesso. A voler poi dare un congruo supporto storico culturale al ruolo principale della comunicazione in ogni ambito della vita socioeconomica, non possiamo non ricordare il sociologo canadese Marshall McLuhan, antesignano per antonomasia in tema di comunicazione che per decenni, dagli Anni Sessanta in avanti, è stato il faro delle numerose teorie evolutive del mondo del comunicare. Il mezzo è il messaggio: questo è tra gli slogan più conosciuti con cui il noto sociologo ha avviato una profonda riflessione sui mezzi di comunicazione di massa.
L’altra frase che rese ancora più lungimirante McLuan è stata “Il mondo diverrà un villaggio globale” e infatti, di lì a poco, l’innovazione tecnologica e informatica avrebbero cambiato, anno dopo anno, il nostro stile di vita”
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La banca, questa banca che è banca del territorio e per il territorio, ha dovuto in qualche modo prendere atto di questo cambiamento tecnologico inarrestabile: come ha reagito?
“Tutto il mondo del credito cooperativo, dunque anche il nostro istituto, pur restando fedele sia ai propri principi ispiratori di matrice cristiana, in particolar modo a quelli della sussidiarietà e della solidarietà, sia alla propria mission nel territorio in cui le categorie produttive di base (agricoltori, commercianti, artigiani , piccoli e medi imprenditori, famiglie e giovani) costituiscono il tessuto connettivo produttivo dei nostri territori, ha reagito nel migliore dei modi, predisponendo le necessarie innovazioni tecnologiche e informatiche che hanno permesso di offrire ai soci e all’utenza tutta servizi più celeri, efficienti e trasparenti, grazie anche e soprattutto ad una costante e puntuale formazione di aggiornamento del personale di per sé competente e disponibile, utilizzando gli strumenti che oggi consentono una presenza operativa nel web: il sito internet, il giornale inviato ai soci con i richiami alle nuove pagine social di cui è dotata la Banca del Piceno”.

A proposito di mezzi e strumenti di comunicazione idonei a diffondere l’attività della BCC-Banca del Piceno ha fatto riferimento al sito internet, al giornale: a tal proposito sono state apportate sostanziali novità?
“Si, il Consiglio di Amministrazione ha voluto potenziare e implementare il comparto della comunicazione rendendo il sito internet accessibile a tutti, in cui è possibile prendere visione sia delle iniziative che sono parte integrante e sostanziale dell’attività dell’istituto, sia dei molteplici prodotti bancari rivolti ai soci e alla clientela. È in qualche modo a tutti gli effetti una sorta di biglietto da visita al passo con i tempi che mutano di giorno in giorno.
A proposito della pubblicazione trimestrale rivolta ai soci, è stata compiuta una scelta altamente innovativa ed in primis green: nel pieno rispetto dell’odierna emergenza ambientale, il cartaceo è stato sostituito dal formato elettronico. Questo è il primo passo di un processo evolutivo che interesserà progressivamente l’intero comparto della comunicazione della Banca , in cui sicuramente i giovani soci avranno un ruolo da protagonisti”.
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Presenza sul territorio: questa è la chiave del successo

Coniugare il concetto di prossimità, tratto distintivo della Banca del Piceno, in una relazione con il cliente che può essere non solo fisica, ma operativa. È questa la chiave del successo della presenza della Banca del Piceno in una delle aree più importanti di San Benedetto del Tronto.

Intervista ad Alessia Ferrara
Coordinatrice della Filiale di Viale De Gasperi
a San Benedetto del Tronto.

Un successo che viene costruito, giorno dopo giorno, dalle capacità professionali di chi lavora all’interno della filiale di Viale de Gasperi, coordinata dalla dottoressa Alessia Ferrara, alla quale abbiamo chiesto qual è stato il suo percorso professionale all’interno della Banca del Piceno: “Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, ho superato il concorso per lavorare nelle banche di credito cooperativo. Inizialmente ho svolto, per quattro anni, mansioni nel settore assicurativo e leasing, per poi iniziare il mio percorso bancario fino a ricoprire la funzione di vicedirettore nella filiale di Grottammare.
Dopo la fusione e con la nascita della Banca del Piceno ho ricoperto diversi ruoli in alcune filiali, come ad esempio Altidona, Montelparo e Fermo. Successivamente, sono diventata gestore sviluppo con portafoglio clienti da Pedaso fino a Potenza Picena. In questo periodo, ho avuto la possibilità di confrontarmi con tanti imprenditori e avere l’ulteriore conferma dell’importanza del patrimonio costituito dalle medie, piccole e microimprese che costituiscono l’ossatura del sistema imprenditoriale del nostro territorio”.
Ora è la coordinatrice di una filiale importante come quella di Viale De Gasperi.
“Il mio percorso professionale si è arricchito di questa nuova tappa. Certamente la filiale di viale De Gasperi è molto importante per la Banca del Piceno ed è una delle più grandi, anche se ogni filiale ha una storia a sé”.
Quali sono le caratteristiche di questa piazza?
“C’è un mercato immobiliare sempre particolarmente vivace. Le quotazioni degli immobili sulla Riviera delle Palme sono sempre importanti e non risentono, almeno fino ad ora, delle variazioni che caratterizzano la compravendita del mercato delle abitazioni in altre zone. Questo lo notiamo anche dalla buona richiesta dei nostri mutui casa, per i quali disponiamo di prodotti davvero concorrenziali”.
San Benedetto è anche un importante realtà del comparto turistico?
“Certamente e in proposito quest’anno abbiamo lavorato molto bene, garantendo servizi finanziari in grado di soddisfare le richieste degli operatori proprietari di strutture alberghiere e di stabilimenti soprattutto per quanto riguarda i servizi elettronici di pagamento (POS)”.
Quali sono le attività della Banca del Piceno in qualità di partner finanziario delle famiglie?
“La nostra è una banca per la comunità. In questo momento in alcune famiglie, tenendo presente l’attuale quadro congiunturale che caratterizza l’economia, non mancano le difficoltà. Tuttavia la nostra clientela dimostra grande serietà. Da parte nostra cerchiamo sempre di svolgere al meglio il nostro ruolo supportando i nostri clienti anche grazie alla conoscenza diretta. È ovvio che questo avviene nella consapevolezza che la relazione va interpretata anche con nuovi strumenti digitali e con l’automazione di alcuni servizi, come ad esempio le nuove casse automatiche, che non necessariamente vogliono dire allontanamento e standardizzazione se viste in ottica di semplificazione”.
Le aziende sono impegnate anche a superare la fase post Covid?
“In questa fase abbiamo riscontrato un grande interesse, da parte della nostra clientela, per i finanziamenti della Legge 13 che noi eroghiamo con l’importante collaborazione di Unico e di altri Confidi, che stanno permettendo a tante aziende di accedere a finanziamenti fino ad un massimo di 150 mila euro con sgravi rilevanti sugli interessi. Uno strumento finanziario che permette soprattutto alle medie, piccole e microimprese di cogliere le opportunità della ripresa”.

“Filiale di San Benedetto del Tronto – Viale de Gasperi”

 

PAC: il piano di accumulo Capitale di InvestiPerFondi

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Lavoro, famiglia e il sostegno della Banca del Piceno

I valori della famiglia e del lavoro sono i temi ricorrenti nel colloquio con Franco Caponi, Socio della Banca del Piceno e imprenditore agricolo di Monteprandone, da poco nominato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella Cavaliere del Lavoro.

Intervista ad Franco Caponi
Cavaliere del Lavoro e Socio dell’Istituto:
i suoi prodotti sono apprezzati anche in Germania e Svizzera.

Franco Caponi è tra gli ultimi discendenti di una delle famiglie più antiche di Monteprandone e, grazie al lavoro, è riuscito a costruire, giorno dopo giorno, un percorso evolutivo tale da diventare una delle realtà del settore agricolo tra le più importanti d’Italia, conosciuta e apprezzata anche all’estero.
“Dai nostri vigneti – ci ha detto Franco Caponi – che si estendono dal comune di Monteprandone fino a quello di Acquaviva, raccogliamo l’uva che vendiamo in Germania”.
Perché i tedeschi acquistano la vostra uva?
“Perché noi siamo stati una delle prime aziende in Italia a produrre l’uva con procedure bio certificate. Abbiamo introdotto, infatti, la produzione bio sin dal 1992, ottenendo la certificazione dell’Unione Europea ma anche la certificazione Naturland, utile in Germania, e la Bioswisse che è necessaria in Svizzera”.
I suoi vigneti su quale superficie si sviluppano?
“Complessivamente sono 37 ettari che vanno da Monteprandone fino ad Acquaviva, per una produzione complessiva di 7.000 quintali di uva. Il nostro prodotto, poi, viene conferito alla Polpuva, che ha la propria cantina nella frazione di Santa Maria Goretti di Offida e da lì parte con destinazione Germania”.
Coltivate anche gli ulivi?
“La nostra azienda produce olio grazie agli uliveti che si estendono per cinque ettari. Ogni anno la nostra produzione di olio si aggira intorno ai 30 quintali”.
Franco Caponi usa il plurale per rispondere, in quanto nell'azienda agricola partecipano anche sua moglie Francesca Paoloni e il figlio Maurizio. Franco Caponi è anche un nonno felice, infatti, dal matrimonio del figlio Maurizio con Tania Mozzoni sono nati: Maria, Marino e Francesco mentre dal matrimonio tra il figlio Mirco e Ambra Amadio è nata Matilde.
“Sin da bambino – prosegue l’imprenditore - sono stato abituato ad apprezzare il valore del lavoro che dà i suoi frutti migliori soprattutto quando l’impegno è condiviso tra tutti i membri della famiglia. Abbiamo sempre investito nell’innovazione tecnologica e questo ci ha permesso di gestire al meglio i nostri terreni. È ovvio che le macchine da sole possono fare ben poco se non c’è l’impegno e la fatica quotidiana degli uomini e delle donne che lavorano la terra.
Di tutto questo siamo consapevoli e cerchiamo sempre di coniugare al meglio l’innovazione tecnologica e l’impegno mio, dei miei familiari e di tutti i nostri collaboratori nelle campagne”.

Concetti, questi ultimi, che Franco Caponi esprime mentre percorriamo a bordo del fuoristrada i suoi terreni, attraversando i filari di uva perfettamente curati e con soddisfazione aggiunge: “In molti dicono che i miei vigneti sono i più belli della provincia di Ascoli”.
Che ruolo ha avuto la Banca del Piceno nella costruzione di questo patrimonio?
“Un ruolo fondamentale. Sono socio della Banca dalla metà degli anni ‘70 e oltre ad affidarle i miei risparmi, l’azienda di credito è stata sempre al mio fianco quando ho avuto bisogno di fondi per sviluppare la mia azienda”.
Come possiamo sintetizzare la giornata trascorsa insieme?
Prima di rispondere, Franco Caponi gira lo sguardo verso la foto che lo ritrae con l’attestato di Cavaliere del Lavoro in mano, vicino a sua moglie, ai suoi figli, nuore e nipotini.
“È quella l'immagine di ciò che sono e dell'impegno che ho profuso in tutta la mia vita per diventare ciò che siamo”. 

“Consegna dell’attestato di Cavaliere del Lavoro al Socio Franco Caponi”