Sempre di più
al centro

La Banca del Piceno è sempre più al centro dell'ecosistema sociale ed economico delle regioni Marche e Abruzzo. La nostra banca, infatti, sta svolgendo il ruolo particolarmente importante di punto di riferimento nelle realizzazione e diffusione delle analisi, realizzate con i principali attori del territorio, per individuare quelle opportunità di sviluppo della nostra realtà. In questo numero del nostro giornale potrete trovare, infatti, l'attività convegnistica, che abbiamo realizzato nel pieno rispetto delle normative antiCovid, sia in presenza, sia con l'utilizzo di apparati tecnologici che hanno permesso la partecipazione a distanza. Ovviamente, questa funzione svolta dalla Banca del Piceno dà il suo supporto all'attività principale che è l'attività bancaria. Il convegno EBA è, in questo periodo, la “punta di diamante” di un lavoro certosino e costante fatto in ogni area territoriale e che consiste nell’ascolto delle istanze del tessuto socio-economico per rispondere al meglio delle nostre possibilità.

Un’ottima sintesi di quanto costruiamo ogni giorno la troverete nell’intervista al consigliere Franco Massi, che sottolinea la necessità di continuare a confrontarsi “con gli imprenditori e le famiglie, incontrandole per presentare i propri servizi”. Lo spirito di gruppo che ci anima, com’è giusto che sia in una banca di credito cooperativo, si estrinseca anche attraverso momenti “comunitari”, come un torneo di calcio a cinque e, quest’anno, i campioni siamo…noi! Ma altrettanto vincenti sono risultati Celso Spera e Giovanna Narcisi, che della nostra etica e dei nostri valori hanno fatto una ragione di vita e sono diventati Maestri del Lavoro. Molto importanti, in questa edizione di “Società Territorio” sono anche le notizie che arrivano dal mondo cooperativo: c’è un accordo fondamentale con la Regione Marche e c’è il tassello imprescindibile del rinnovo del contratto di lavoro. Il filo conduttore che lega gli argomenti di questo house organ è la centralità ottenuta, consolidata e in fase di crescita, della nostra Banca.



 

L’innovazione come leva strategica per la crescita delle imprese



L’indagine condotta dalla Banca del Piceno nel 2022, in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, si è focalizzata sull'approccio all’innovazione delle imprese del territorio, chiedendo agli imprenditori di compilare un breve questionario per evidenziare quale ruolo abbia l’innovazione nelle strategie dell’impresa, con quali metodologie l’impresa realizzi l’innovazione e quali siano le eventuali problematiche incontrate. L’attività, svolta all’interno dell'Osservatorio Economico dell’istituto bancario, ha messo a confronto imprenditori e studiosi per analizzare le prospettive di crescita socioeconomiche delle Marche e dell'Abruzzo.

I risultati sono stati presentati durante il convegno sul tema: “Caratteristiche socio economiche dell’area picena: focus sui processi di innovazione”. «Il nostro osservatorio – ha detto il presidente della Banca del Piceno Mariano Cesari – ogni anno si arricchisce di elementi grazie ai quali è possibile capire come si può sviluppare il Piceno sotto l’aspetto socioeconomico».

Tra le relazioni più attese quella del professor Gian Carlo Blangiardo, Presidente dell’Istat che ha presentato i dati del rapporto BES – Benessere Equo Sostenibile «Nel voto di sintesi le Marche e quindi il Piceno si collocano al di sopra della media nazionale, ma analizzando nel dettaglio i vari temi analizzati, emerge che per quanto riguarda il capitolo della salute, non sono in un’ottima condizione e si collocano al 17° posto, con un 5% sotto la media. Bene per quanto riguarda invece il capitolo Istruzione e formazione, al 7° posto pari al 5% sopra la media e per il lavoro, al 5° posto con un +7% sopra la media.

Il Direttore della Banca d’Italia di Ancona, Gabriele Magrini Alunno, ha tracciato un quadro sulla situazione economica della regione con riferimento allo scorso anno: «Nel corso del 2021, la crescita del sistema economico delle Marche è stata rilevante, nei primi mesi del 2022 si sono



avvertite le conseguenze della dell’ aumento delle materie prime e dell’energia oltre alla conseguenza della guerra. Dobbiamo essere consapevoli, però, che il 2021 ha fatto registrare un trend di sviluppo record e quindi il confronto tra quest’anno e quello appena passato deve tener conto di questo aspetto.

In questo contesto, l’innovazione rappresenta un asset molto importante per lo sviluppo delle imprese delle Marche». Sulle prospettive per le aziende Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche ha detto: «I naviganti decidono di non iniziare la navigazione se c’è il mare in tempesta. Questo vale anche per gli imprenditori e proprio in questa fase è fondamentale il ruolo delle istituzioni che, in questo periodo, devono supportare il sistema economico delle Marche e del Piceno in particolare.

Il tema del Pnrr è stato approfondito anche da Fausto Poggioli, Responsabile Area Territoriale Mercato Centro Est Gruppo Iccrea. Sul ruolo che la Banca del Piceno ha aggiunto che: «È tra le banche di maggiori dimensioni e una delle più importanti realtà nel sistema Iccrea. Grazie all’istituzione della struttura interna corporate, riuscirà ad assicurare alla clientela quella consulenza necessaria ad utilizzare il Pnrr nel migliore dei modi». Sulla Banca del Piceno è stata condotta un’analisi qualitativa i cui risultati sono stati presentati da Carla Alunno della Politecnica delle Marche. Tali concetti sono stati condivisi dal Rettore Gian Luca Gregori il quale ha focalizzato il suo intervento su tre tematiche. «La prima prende in esame le dinamiche territoriali. Il secondo tema riguarda proprio l’innovazione. E infine, l’esperienza che l’ateneo condivide da anni con la Banca del Piceno per il progetto Campus World, che è esso stesso un esempio di innovazione». «L’innovazione – ha detto il direttore della Banca del Piceno Franco Leone Salicona –dovrà essere coniugata anche sui temi dell’Esg».

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La presenza della Banca del Piceno, fondamentale per dare al territorio opportunità

L’ intervista al Consigliere Franco Massi

“C'è chi ha preparato il mondo per noi e noi dobbiamo prepararlo per gli altri”: questo insegnamento ricevuto da bambino è diventato per Franco Massi il modo per interpretare il suo stile di vita professionale e per assolvere al mandato di componente del Consiglio di Amministrazione della Banca del Piceno.

Attento conoscitore del sistema economico abruzzese, abbiamo chiesto al consigliere Massi di illustrarci l'attuale cornice congiunturale nella quale operano le imprese e le famiglie: “Per quanto riguarda le imprese manifatturiere, la zona della Val Vibrata si è ridimensionata nel coso degli ultimi anni, dopo gli sconvolgimenti caratterizzati dalla crisi economica internazionale del 2008, le conseguenze dell'emergenza pandemica e non ultima la guerra. La Val Vibrata veniva definita la “Brianza del sud”, considerando l'operosità della popolazione e le lungimiranti iniziative degli imprenditori che hanno caratterizzato, lo sviluppo economico, fino agli anni '90, di quest'area. Poi,  il tessuto economico è mutato anche a causa del fenomeno della crescita esponenziale di imprenditori provenienti dall'estero come ad esempio i cinesi”.

Ora però si assiste al fenomeno del reshoring?
“Il reshoring, ovvero  la decisione dell'azienda di riportare la produzione nel Paese d'origine è un fenomeno avvertito anche nella nostra zona. È ormai indispensabile  poter contare su maestranze, presenti in questo territorio,  custodi di quel patrimonio del “saper fare” sempre più richiesto da parte delle grandi griffes della moda. Questi addetti sono in grado di assicurare gli standard di qualità richiesti sia dalle aziende del lusso e di conseguenza dei loro clienti. Stiamo vivendo, in questo senso, la fase in cui i più anziani stanno trasferendo ai giovani come si arriva al prodotto “ben fatto”.  Questo avviene sia nelle aziende di imprenditori del nostro territorio e sia nelle aziende del lusso che hanno deciso, proprio in questi mesi, di aprire una linea di produzione in provincia di Teramo, come ad esempio sta avvenendo a Corropoli, fatto che dimostra l'attrattività della nostra zona”.

Quale funzione potrebbe avere il turismo per lo sviluppo del sistema economico abruzzese?
“Il turismo è un settore che nel corso degli anni si è molto sviluppato, grazie all'offerta dei campeggi, degli hotel  e delle  seconde case. Con l’offerta dei servizi sempre più qualificati e con standard qualitativi molto elevati, il turismo in Abruzzo è riuscito a conquistare nuovi spazi di crescita, soddisfacendo le esigenze dell'utenza italiana e soprattutto internazionale”.

In questo contesto qual è l'andamento del mercato immobiliare?
“Dopo il terremoto, i paesi dell'interno si stanno svuotando e molte persone hanno deciso di trasferirsi sulla costa, decidendo di investire nell'acquisto di case. Il mercato immobiliare si èripreso sia per le prime case, sia per le seconde case. Molti comprano le case per le vacanze e, soprattutto negli ultimi tempi, anche i romani e i milanesi acquistano le case nelle zone turistiche, per trascorrere il periodo di ferie soprattutto lungo la costa e in particolar modo a  Roseto, Tortoreto e  Giulianova”.

Il settore primario è storicamente molto importante per l'economia abruzzese?
“Negli ultimi anni, l'agricoltura ha vissuto un nuovo impulso che sta caratterizzando il suo sviluppo, attraendo anche i giovani. Ad esempio, il settore vitivinicolo e l'olivicoltura costituiscono importanti asset che permettono di trarre, dal “lavoro in campagna”, redditi molto interessanti. Un esempio in tal senso deriva dall'analisi dell'andamento delle esportazioni. Le eccellenze dell'enogastronomia teramana stanno conquistando sempre più spazi nei mercati internazionale e, tra questi, quello nord americano e l'australiano”.

L'impegno della Banca del Piceno per supportare lo sviluppo socio economico del territorio teramano quale sarà?
“La Banca deve confrontarsi sempre di più con gli imprenditori e le famiglie, incontrandole per  presentare i propri servizi. Occorre stare vicino agli operatori delle aziende soprattutto in questa fase. La nostra è una banca del territorio e quindi questo modo di “fare banca” è nel Dna del Credito Cooperativo. Il contatto umano che la Banca del Piceno riesce a dare è il valore aggiunto che l'azienda di credito possiede. Occorre accogliere sempre di più con cordialità i clienti che si presentano ai nostri sportelli e, quando entrano in banca, devono trovarsi come a casa: soprattutto in questo periodo, che segue la fase dell'emergenza sanitaria da Covid. La Banca del Piceno raccoglie i risparmi sul territorio e li investe sul territorio, creando un circolo virtuoso, vero e proprio volano per la crescita socio economica del teramano. Un'opportunità che viene da sempre garantita dalla Banca del Piceno, impegnata ora a supplire alla mancanza degli sportelli che le banche nazionali hanno deciso di chiudere. La presenza della Banca del Piceno, in modo costruttivo e serio, è fondamentale per dare opportunità che abbiamo avuto noi e che ora dobbiamo garantire anche alle nuove generazioni, soprattutto in questo periodo. Infatti, andiamo incontro ad un periodo difficile, caratterizzato dalla crisi energetica, dalla pandemia non ancora finita, dalla guerra e dell'innalzamento dei costi delle materie prime. In tale contesto, c'è bisogno di un partener finanziario come la Banca del Piceno, gestita con attenzione soprattutto nella concessione del credito. In questo modo, la banca avrà un grande futuro”.



 

L'energia dei Giovani Soci rappresenta un valore originale ed unificante del Credito Cooperativo, da scoprire in profondità e promuovere nel contesto socioeconomico territoriale della BCC, un patrimonio di valori, motivazione e appartenenza da valorizzare.

La presenza di Gruppi di Giovani Soci attivi e il loro contributo alla diffusione della banca cooperativa sul territorio è tangibile e segna una differenza tra gli istituti che investono in capitale umano giovane e intraprendente rispetto a quelli che non hanno un laboratorio di energie fresche formato da studenti universitari, giovani professionisti e imprenditori. Al contempo, tale linea strategica accresce anche l'attitudine delle banche a dare risposte in termini di soluzioni e servizi alle esigenze dei giovani stessi, avendo dei diretti interlocutori che percepiscono le necessità e danno risposta immediata con servizi e prodotti ad hoc di cui l’istituto può dotarsi, a misura di giovane cliente. È un segno concreto di reciprocità e di come i più giovani possano fungere da "sensori" e "catalizzatori" di aree e ambiti territoriali poco conosciuti dei propri territori, ma non per questo meno importanti in una prospettiva di crescita, e quindi da valorizzare.

Il “fare banca” è differente nel mondo del Credito Cooperativo. La visione di un protagonismo sempre più marcato dei Giovani Soci può rappresentare una vera e propria innovazione e valore aggiunto per determinare un vantaggio competitivo dell’istituto nella sua area di competenza. Le iniziative che i giovani mettono in campo si riflettono sull’immagine della BCC e sulla sua centralità nel territorio in relazione al bacino di stakeholder con cui interagisce. Ne è un esempio l’iniziativa del Forum Nazionale dei Giovani Soci e delle Giovani Socie delle BCC, un movimento annuale che si fa portavoce di un impegno concreto sul territorio, coinvolgendo attori della società trasversalmente tra il mondo bancario, industriale, accademico e istituzionale per un confronto costruttivo finalizzato alla proposta di azioni da implementare e mettere in campo.

Quest’anno la Federazione Marchigiana delle BCC ospiterà il Forum Nazionale, la Banca del Piceno farà parte del comitato organizzativo che sta progettando le attività delle varie giornate di iniziative, sarà motivo di orgoglio e di responsabilità coinvolgere da tutta Italia oltre 80 mila giovani soci delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane, costituiti in più di 70 i Gruppi. Si tratta di giovani impegnati al fianco delle BCC-CR per stimolare nuove idee e attività a favore dei territori e delle comunità locali.

La voglia di essere e di partecipare come protagonisti nel Credito Cooperativo e nelle proprie comunità connota i Giovani Soci come veri e propri attori di impatto in termini di forza propulsiva per le politiche giovanili mediante un'azione orientata a costruire una società più informata e consapevole anche e soprattutto dal punto di vista finanziario.



 

Formazione e Futuro:
Il Prestito Studio per i Giovani


Il percorso formativo di un giovane, sia esso universitario che di specializzazione post diploma o post-laurea, è una tappa fondamentale per la crescita personale e per la realizzazione professionale.
Nella maggior parte dei casi sono le famiglie italiane, come massima forma ed espressione di welfare, a supportare i figli nel raggiungimento dei propri obiettivi, ma essa talvolta rappresenta anche una spesa non di poco conto, e di conseguenza il giovane deve trovare soluzioni alternative.

Gli oneri di cui farsi carico sono innumerevoli: la retta universitaria, le spese di vitto e alloggio, i costi extra e gli imprevisti che potrebbero verificarsi. Per questa ragione gli istituti bancari, e in modo particolare le Banche di Credito Cooperativo offrono delle soluzioni che agevolano i Clienti, ma in particolare i Soci, a fronteggiare con serenità la quotidianità delle spese che rappresentano un tassello importante nelle famiglie del territorio.

 

La Banca del Piceno offre ai suoi Soci la possibilità di accedere al Prestito Soci, una formula che permette di beneficiare di una formula integrata e completa che si abbina perfettamente al conto corrente e alla carta di credito. La Banca stanzia un plafond per i soci usufruibile tramite mutuo chirografario. Per i privati ci sono soluzioni di prestito personale anche per tutte le altre esigenze finanziarie come acquisto auto, spese matrimoniali, acquisto mobili ed elettrodomestici, ecc. Mentre per le imprese, mutui chirografari utilizzabili anche per acquisto attrezzature, scorte e rinnovo locali.

Il nostro istituto affianca un’offerta del genere, ad hoc per la figura del Socio, a corredo delle lodevoli iniziative a sostegno dei giovani e finalizzato a valorizzare il loro percorso scolastico e accademico, come il Premio Studio Giovani Soci. Concorrono all’assegnazione dei premi studio indetti dalla Banca i Soci e i loro figli che hanno rapporti con la Banca del Piceno Credito Cooperativo. Su questo tema, da sempre la nostra Banca sostiene i giovani nei percorsi di carriera fin dai primi anni, con iniziative che vogliono aiutare lo sviluppo del nostro territorio e dei professionisti di domani.




 

La vostra azienda vista dalla Banca del territorio, le nuove direttive EBA

Venerdì 27 Maggio 2022, un convegno presso la Sala Riunioni della filiale di Centobuchi della Banca del Piceno

Venerdì 27 Maggio, presso la sala riunioni della filiale di Centobuchi di Monteprandone della Banca del Piceno, si è svolto il convegno “La vostra azienda vista dalla Banca del territorio, le nuove direttive EBA”, riservato ai dottori commercialisti, esperti contabili e consulenti del lavoro con focus sugli impatti sulla concessione di credito in seguito all’entrata in vigore delle nuove direttive EBA-LOM.

“La Banca, con questo convegno – ha ricordato il Presidente Mariano Cesari - dimostra il suo importante ruolo di ideale luogo di confronto e di analisi su temi che interessano direttamente il sistema economico locale, nella consapevolezza di essere una banca del territorio e per il territorio.
L’evento rientra nel costante impegno della Banca del Piceno per offrire un’adeguata attività di formazione alle proprie risorse interne e agli stakeholder del territorio, al fine di avere gli strumenti necessari all’analisi e all’azione in un contesto macroeconomico in continuo mutamento”.

L’obiettivo del convegno era quello di continuare ad arricchire la “cassetta degli attrezzi” del professionista, illustrando le nuove regolamentazioni e i nuovi adempimenti a cui dovrà porre attenzione per guidare al meglio il proprio.

Daniele Gibellieri, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Ascoli Piceno, ha sottolineato a tal proposito “la necessità di pianificare ed elaborare piani d’impresa nel rispetto dei dettami di bancabilità”, mentre Alessandro Berti, Professore Associato di Finanza Aziendale e di Tecnica Bancaria presso la Scuola di Economia dell’Università degli Studi di Urbino ha lodato l’iniziativa della Banca del Piceno perché “fa cultura d’impresa”.

Fausto Poggioli, Responsabile Area Territoriale Mercato Centro EST Gruppo Bancario Cooperativo ICCREA, nel suo intervento sul “Modello di assistenza commerciale alle imprese del gruppo ICCREA” ha dichiarato che è pronto un protocollo che Iccrea firmerà con la Regione Marche.

Erano presenti all’incontro anche Gino Sabatini, Presidente della Camera di Commercio delle Marche, Carla Capriotti, Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Ascoli Piceno, Eugenio Adamo, Chief Landing Officer del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea e Fabrizio Luciani, Amministratore unico della Partner.

Il Direttore Generale della Banca del Piceno Credito Cooperativo, Franco Leone Salicona, ha chiuso il convegno con le sue considerazioni conclusive e l’illustrazione dei risultati del bilancio della Banca del Piceno.

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Calcio a cinque,
la Banca del Piceno
sul podio più alto

La squadra femminile ha battuto
in finale BancaTer, il Presidente Cesari:
“Due volte campionesse, sul campo e al lavoro”.

Dopo due finali perse, nel 2016 e nel 2017, la squadra femminile della Banca del Piceno è riuscita a vincere il Torneo femminile di Calcio a 5 del Credito Cooperativo, organizzato a Lignano Sabbiadoro dal CRAL di ICCREA Banca, con il patrocinio di Federcasse in sinergia con l’Associazione regionale delle BCC e con l’ospitalità delle 4 BCC del Friuli-Venezia Giulia del Gruppo BCC ICCREA.

La compagine neroverde, rinforzata come da regolamento anche da dipendenti delle banche consorelle, ha vinto la finale con BancaTer con un netto 4-1, che esalta la bravura delle giocatrici che avevano di fronte un avversario molto tenace e ben allenato. Nei turni precedenti, la Banca del Piceno aveva incontrato e battuto Banca Alta Toscana, Banca Tema, BCC di Filottrano, BCC di Roma e BCC Ravennate Forlivese e Imolese.

Il torneo maschile è stato vinto dalla BCC Agro Pontino che da qualche anno domina

la scena, mentre la Banca del Piceno è stata battuta, nei sedicesimi di finale, ai rigori dalla BCC di Filottrano dopo una gara equilibrata.

“Crediamo che il Torneo nazionale di calcio a cinque – ha dichiarato il Presidente della Banca del Piceno, Mariano Cesari– sia un momento di aggregazione divertente e originale per le BCC e per questo partecipiamo da sempre. A nome personale, degli Organi Sociali e della Direzione Generale, mi congratulo con le giocatrici per il prestigioso risultato ottenuto e per aver dato lustro alla Banca del Piceno anche in contesto nazionale: due volte campionesse, sul campo e nelle attività lavorative quotidiane che con dedizione e professionalità portano avanti”.

La XVIII edizione del torneo è stata dedicata a Vittoria Ialongo, storica Presidente del CRAL ICCREA, scomparsa da qualche mese, che ha sempre curato nei minimi dettagli la manifestazione, diventata ormai un appuntamento fisso del Credito Cooperativo italiano.




 

Salvataggio sulle spiagge: La Banca del Piceno sostiene il servizio di sorveglianza e assistenza ai bagnanti

Rilassarsi e divertirsi in sicurezza. È questa la ragione che ha spinto la Banca del Piceno a sostenere Costa Sicura, il servizio di salvataggio in mare sulle spiagge libere del litorale, che opera da Porto Sant’Elpidio a Civitanova e da Martinsicuro a Giulianova.
L’istituto di credito piceno ha deciso supportare la necessaria azione di vigilanza al fine

di creare un maggior profilo di sicurezza su alcuni tratti di spiagge libere del litorale, permettendo ai cittadini e ai turisti della costa a confine tra Marche e Abruzzo di trascorrere all’insegna della serenità e del relax delle splendide giornate nelle nostre meravigliose località marittime.




 

Sempre di più
al centro


La Banca del Piceno è sempre più al centro dell'ecosistema sociale ed economico delle regioni Marche e Abruzzo. La nostra banca, infatti, sta svolgendo il ruolo particolarmente importante di punto di riferimento nelle realizzazione e diffusione delle analisi, realizzate con i principali attori del territorio, per individuare quelle opportunità di sviluppo della nostra realtà. In questo numero del nostro giornale potrete trovare, infatti, l'attività convegnistica, che abbiamo realizzato nel pieno rispetto delle normative antiCovid, sia in presenza, sia con l'utilizzo di apparati tecnologici che hanno permesso la partecipazione a distanza. Ovviamente, questa funzione svolta dalla Banca del Piceno dà il suo supporto all'attività principale che è l'attività bancaria. Il convegno EBA è, in questo periodo, la “punta di diamante” di un lavoro certosino e costante fatto in ogni area territoriale e che consiste nell’ascolto delle istanze del tessuto socio-economico per rispondere al meglio delle nostre possibilità.
Un’ottima sintesi di quanto costruiamo ogni giorno la troverete nell’intervista al consigliere Franco Massi, che sottolinea la necessità di continuare a confrontarsi “con gli imprenditori e le famiglie, incontrandole per presentare i propri servizi”. Lo spirito di gruppo che ci anima, com’è giusto che sia in una banca di credito cooperativo, si estrinseca anche attraverso momenti “comunitari”, come un torneo di calcio a cinque e, quest’anno, i campioni siamo…noi! Ma altrettanto vincenti sono risultati Celso Spera e Giovanna Narcisi, che della nostra etica e dei nostri valori hanno fatto una ragione di vita e sono diventati Maestri del Lavoro. Molto importanti, in questa edizione di “Società Territorio” sono anche le notizie che arrivano dal mondo cooperativo: c’è un accordo fondamentale con la Regione Marche e c’è il tassello imprescindibile del rinnovo del contratto di lavoro. Il filo conduttore che lega gli argomenti di questo house organ è la centralità ottenuta, consolidata e in fase di crescita, della nostra Banca.

 

L’innovazione come leva strategica per la crescita delle imprese




L’indagine condotta dalla Banca del Piceno nel 2022, in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, si è focalizzata sull'approccio all’innovazione delle imprese del territorio, chiedendo agli imprenditori di compilare un breve questionario per evidenziare quale ruolo abbia l’innovazione nelle strategie dell’impresa, con quali metodologie l’impresa realizzi l’innovazione e quali siano le eventuali problematiche incontrate. L’attività, svolta all’interno dell'Osservatorio Economico dell’istituto bancario, ha messo a confronto imprenditori e studiosi per analizzare le prospettive di crescita socioeconomiche delle Marche e dell'Abruzzo.

I risultati sono stati presentati durante il convegno sul tema: “Caratteristiche socio economiche dell’area picena: focus sui processi di innovazione”. «Il nostro osservatorio – ha detto il presidente della Banca del Piceno Mariano Cesari – ogni anno si arricchisce di elementi grazie ai quali è possibile capire come si può sviluppare il Piceno sotto l’aspetto socioeconomico».

Tra le relazioni più attese quella del professor Gian Carlo Blangiardo, Presidente dell’Istat che ha presentato i dati del rapporto BES – Benessere Equo Sostenibile «Nel voto di sintesi le Marche e quindi il Piceno si collocano al di sopra della media nazionale, ma analizzando nel dettaglio i vari temi analizzati, emerge che per quanto riguarda il capitolo della salute, non sono in un’ottima condizione e si collocano al 17° posto, con un 5% sotto la media. Bene per quanto riguarda invece il capitolo Istruzione e formazione, al 7° posto pari al 5% sopra la media e per il lavoro, al 5° posto con un +7% sopra la media.

Il Direttore della Banca d’Italia di Ancona, Gabriele Magrini Alunno, ha tracciato un quadro sulla situazione economica della regione con riferimento allo scorso anno: «Nel corso del 2021, la crescita del sistema economico delle Marche è stata rilevante, nei primi mesi del 2022 si sono avvertite le conseguenze della crisi dell’aumento delle materie prime e dell’energia oltre alla conseguenza della guerra. Dobbiamo essere consapevoli, però, che il 2021 ha fatto registrare un trend di sviluppo record e quindi il confronto tra quest’anno e quello appena passato deve tener conto di questo aspetto.





In questo contesto, l’innovazione rappresenta un asset molto importante per lo sviluppo delle imprese delle Marche». Sulle prospettive per le aziende Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche ha detto: «I naviganti decidono di non iniziare la navigazione se c’è il mare in tempesta. Questo vale anche per gli imprenditori e proprio in questa fase è fondamentale il ruolo delle istituzioni che, in questo periodo, devono supportare il sistema economico delle Marche e del Piceno in particolare.

Il tema del Pnrr è stato approfondito anche da Fausto Poggioli, Responsabile Area Territoriale Mercato Centro Est Gruppo Iccrea. Sul ruolo che la Banca del Piceno ha aggiunto che: «È tra le banche di maggiori dimensioni e una delle più importanti realtà nel sistema Iccrea. Grazie all’istituzione della struttura interna corporate, riuscirà ad assicurare alla clientela quella consulenza necessaria ad utilizzare il Pnrr nel migliore dei modi». Sulla Banca del Piceno è stata condotta un’analisi qualitativa i cui risultati sono stati presentati da Carla Alunno della Politecnica delle Marche. Tali concetti sono stati condivisi dal Rettore Gian Luca Gregori il quale ha focalizzato il suo intervento su tre tematiche. «La prima prende in esame le dinamiche territoriali. Il secondo tema riguarda proprio l’innovazione. E infine, l’esperienza che l’ateneo condivide da anni con la Banca del Piceno per il progetto Campus World, che è esso stesso un esempio di innovazione». «L’innovazione – ha detto il direttore della Banca del Piceno Franco Leone Salicona –dovrà essere coniugata anche sui temi dell’Esg».

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La presenza della Banca del Piceno, fondamentale per dare al territorio opportunità

L’ intervista al Consigliere Franco Massi


“C'è chi ha preparato il mondo per noi e noi dobbiamo prepararlo per gli altri”: questo insegnamento ricevuto da bambino è diventato per Franco Massi il modo per interpretare il suo stile di vita professionale e per assolvere al mandato di componente del Consiglio di Amministrazione della Banca del Piceno.

Attento conoscitore del sistema economico abruzzese, abbiamo chiesto al consigliere Massi di illustrarci l'attuale cornice congiunturale nella quale operano le imprese e le famiglie: “Per quanto riguarda le imprese manifatturiere, la zona della Val Vibrata si è ridimensionata nel coso degli ultimi anni, dopo gli sconvolgimenti caratterizzati dalla crisi economica internazionale del 2008, le conseguenze dell'emergenza pandemica e non ultima la guerra. La Val Vibrata veniva definita la “Brianza del sud”, considerando l'operosità della popolazione e le lungimiranti iniziative degli imprenditori che hanno caratterizzato, lo sviluppo economico, fino agli anni '90, di quest'area. Poi,  il tessuto economico è mutato anche a causa del fenomeno della crescita esponenziale di imprenditori provenienti dall'estero come ad esempio i cinesi”.

Ora però si assiste al fenomeno del reshoring?
“Il reshoring, ovvero  la decisione dell'azienda di riportare la produzione nel Paese d'origine è un fenomeno avvertito anche nella nostra zona. È ormai indispensabile  poter contare su maestranze, presenti in questo territorio,  custodi di quel patrimonio del “saper fare” sempre più richiesto da parte delle grandi griffes della moda. Questi addetti sono in grado di assicurare gli standard di qualità richiesti sia dalle aziende del lusso e di conseguenza dei loro clienti. Stiamo vivendo, in questo senso, la fase in cui i più anziani stanno trasferendo ai giovani come si arriva al prodotto “ben fatto”.  Questo avviene sia nelle aziende di imprenditori del nostro territorio e sia nelle aziende del lusso che hanno deciso, proprio in questi mesi, di aprire una linea di produzione in provincia di Teramo, come ad esempio sta avvenendo a Corropoli, fatto che dimostra l'attrattività della nostra zona”.

Quale funzione potrebbe avere il turismo per lo sviluppo del sistema economico abruzzese?
“Il turismo è un settore che nel corso degli anni si è molto sviluppato, grazie all'offerta dei campeggi, degli hotel  e delle  seconde case. Con l’offerta dei servizi sempre più qualificati e con standard qualitativi molto elevati, il turismo in Abruzzo è riuscito a conquistare nuovi spazi di crescita, soddisfacendo le esigenze dell'utenza italiana e soprattutto internazionale”.

In questo contesto qual è l'andamento del mercato immobiliare?
“Dopo il terremoto, i paesi dell'interno si stanno svuotando e molte persone hanno deciso di trasferirsi sulla costa, decidendo di investire nell'acquisto di case. Il mercato immobiliare si è ripreso sia per le prime case, sia per le seconde case. Molti comprano le case per le vacanze e, soprattutto negli ultimi tempi, anche i romani e i milanesi acquistano le case nelle zone turistiche, per trascorrere il periodo di ferie soprattutto lungo la costa e in particolar modo a  Roseto, Tortoreto e  Giulianova”.

Il settore primario è storicamente molto importante per l'economia abruzzese?
“Negli ultimi anni, l'agricoltura ha vissuto un nuovo impulso che sta caratterizzando il suo sviluppo, attraendo anche i giovani. Ad esempio, il settore vitivinicolo e l'olivicoltura costituiscono importanti asset che permettono di trarre, dal “lavoro in campagna”, redditi molto interessanti. Un esempio in tal senso deriva dall'analisi dell'andamento delle esportazioni. Le eccellenze dell'enogastronomia teramana stanno conquistando sempre più spazi nei mercati internazionale e, tra questi, quello nord americano e l'australiano”.

L'impegno della Banca del Piceno per supportare lo sviluppo socio economico del territorio teramano quale sarà?
“La Banca deve confrontarsi sempre di più con gli imprenditori e le famiglie, incontrandole per  presentare i propri servizi. Occorre stare vicino agli operatori delle aziende soprattutto in questa fase. La nostra è una banca del territorio e quindi questo modo di “fare banca” è nel Dna del Credito Cooperativo. Il contatto umano che la Banca del Piceno riesce a dare è il valore aggiunto che l'azienda di credito possiede. Occorre accogliere sempre di più con cordialità i clienti che si presentano ai nostri sportelli e, quando entrano in banca, devono trovarsi come a casa: soprattutto in questo periodo, che segue la fase dell'emergenza sanitaria da Covid. La Banca del Piceno raccoglie i risparmi sul territorio e li investe sul territorio, creando un circolo virtuoso, vero e proprio volano per la crescita socio economica del teramano. Un'opportunità che viene da sempre garantita dalla Banca del Piceno, impegnata ora a supplire alla mancanza degli sportelli che le banche nazionali hanno deciso di chiudere. La presenza della Banca del Piceno, in modo costruttivo e serio, è fondamentale per dare opportunità che abbiamo avuto noi e che ora dobbiamo garantire anche alle nuove generazioni, soprattutto in questo periodo. Infatti, andiamo incontro ad un periodo difficile, caratterizzato dalla crisi energetica, dalla pandemia non ancora finita, dalla guerra e dell'innalzamento dei costi delle materie prime. In tale contesto, c'è bisogno di un partener finanziario come la Banca del Piceno, gestita con attenzione soprattutto nella concessione del credito. In questo modo, la banca avrà un grande futuro”.

 


L'energia dei Giovani Soci rappresenta un valore originale ed unificante del Credito Cooperativo, da scoprire in profondità e promuovere nel contesto socioeconomico territoriale della BCC, un patrimonio di valori, motivazione e appartenenza da valorizzare.

La presenza di Gruppi di Giovani Soci attivi e il loro contributo alla diffusione della banca cooperativa sul territorio è tangibile e segna una differenza tra gli istituti che investono in capitale umano giovane e intraprendente rispetto a quelli che non hanno un laboratorio di energie fresche formato da studenti universitari, giovani professionisti e imprenditori. Al contempo, tale linea strategica accresce anche l'attitudine delle banche a dare risposte in termini di soluzioni e servizi alle esigenze dei giovani stessi, avendo dei diretti interlocutori che percepiscono le necessità e danno risposta immediata con servizi e prodotti ad hoc di cui l’istituto può dotarsi, a misura di giovane cliente. È un segno concreto di reciprocità e di come i più giovani possano fungere da "sensori" e "catalizzatori" di aree e ambiti territoriali poco conosciuti dei propri territori, ma non per questo meno importanti in una prospettiva di crescita, e quindi da valorizzare.

Il “fare banca” è differente nel mondo del Credito Cooperativo. La visione di un protagonismo sempre più marcato dei Giovani Soci può rappresentare una vera e propria innovazione e valore aggiunto per determinare un vantaggio competitivo dell’istituto nella sua area di competenza. Le iniziative che i giovani mettono in campo si riflettono sull’immagine della BCC e sulla sua centralità nel territorio in relazione al bacino di stakeholder con cui interagisce. Ne è un esempio l’iniziativa del Forum Nazionale dei Giovani Soci e delle Giovani Socie delle BCC, un movimento annuale che si fa portavoce di un impegno concreto sul territorio, coinvolgendo attori della società trasversalmente tra il mondo bancario, industriale, accademico e istituzionale per un confronto costruttivo finalizzato alla proposta di azioni da implementare e mettere in campo. Quest’anno la Federazione Marchigiana delle BCC ospiterà il Forum Nazionale, la Banca del Piceno farà parte del comitato organizzativo che sta progettando le attività delle varie giornate di iniziative, sarà motivo di orgoglio e di responsabilità coinvolgere da tutta Italia oltre 80 mila giovani soci delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane, costituiti in più di 70 i Gruppi. Si tratta di giovani impegnati al fianco delle BCC-CR per stimolare nuove idee e attività a favore dei territori e delle comunità locali.

La voglia di essere e di partecipare come protagonisti nel Credito Cooperativo e nelle proprie comunità connota i Giovani Soci come veri e propri attori di impatto in termini di forza propulsiva per le politiche giovanili mediante un'azione orientata a costruire una società più informata e consapevole anche e soprattutto dal punto di vista finanziario.


 

Formazione e Futuro: Il Prestito Studio per i Giovani


Il percorso formativo di un giovane, sia esso universitario che di specializzazione post diploma o post-laurea, è una tappa fondamentale per la crescita personale e per la realizzazione professionale. Nella maggior parte dei casi sono le famiglie italiane, come massima forma ed espressione di welfare, a supportare i figli nel raggiungimento dei propri obiettivi, ma essa talvolta rappresenta anche una spesa non di poco conto, e di conseguenza il giovane deve trovare soluzioni alternative.

Gli oneri di cui farsi carico sono innumerevoli: la retta universitaria, le spese di vitto e alloggio, i costi extra e gli imprevisti che potrebbero verificarsi. Per questa ragione gli istituti bancari, e in modo particolare le Banche di Credito Cooperativo offrono delle soluzioni che agevolano i Clienti, ma in particolare i Soci, a fronteggiare con serenità la quotidianità delle spese che rappresentano un tassello importante nelle famiglie del territorio.

La Banca del Piceno offre ai suoi Soci la possibilità di accedere al Prestito Soci, una formula che permette di beneficiare di una formula integrata e completa che si abbina perfettamente al conto corrente e alla carta di credito. La Banca stanzia un plafond per i soci usufruibile tramite mutuo chirografario. Per i privati ci sono soluzioni di prestito personale anche per tutte le altre esigenze finanziarie come acquisto auto, spese matrimoniali, acquisto mobili ed elettrodomestici, ecc. Mentre per le imprese, mutui chirografari utilizzabili anche per acquisto attrezzature, scorte e rinnovo locali.

Il nostro istituto affianca un’offerta del genere, ad hoc per la figura del Socio, a corredo delle lodevoli iniziative a sostegno dei giovani e finalizzato a valorizzare il loro percorso scolastico e accademico, come il Premio Studio Giovani Soci. Concorrono all’assegnazione dei premi studio indetti dalla Banca i Soci e i loro figli che hanno rapporti con la Banca del Piceno Credito Cooperativo. Su questo tema, da sempre la nostra Banca sostiene i giovani nei percorsi di carriera fin dai primi anni, con iniziative che vogliono aiutare lo sviluppo del nostro territorio e dei professionisti di domani.

 

La vostra azienda vista dalla Banca del territorio, le nuove direttive EBA

Venerdì 27 Maggio 2022, un convegno presso la Sala Riunioni della filiale di Centobuchi della Banca del Piceno


Venerdì 27 Maggio, presso la sala riunioni della filiale di Centobuchi di Monteprandone della Banca del Piceno, si è svolto il convegno “La vostra azienda vista dalla Banca del territorio, le nuove direttive EBA”, riservato ai dottori commercialisti, esperti contabili e consulenti del lavoro con focus sugli impatti sulla concessione di credito in seguito all’entrata in vigore delle nuove direttive EBA-LOM.

“La Banca, con questo convegno – ha ricordato il Presidente Mariano Cesari - dimostra il suo importante ruolo di ideale luogo di confronto e di analisi su temi che interessano direttamente il sistema economico locale, nella consapevolezza di essere una banca del territorio e per il territorio. L’evento rientra nel costante impegno della Banca del Piceno per offrire un’adeguata attività di formazione alle proprie risorse interne e agli stakeholder del territorio, al fine di avere gli strumenti necessari all’analisi e all’azione in un contesto macroeconomico in continuo mutamento”.

L’obiettivo del convegno era quello di continuare ad arricchire la “cassetta degli attrezzi” del professionista, illustrando le nuove regolamentazioni e i nuovi adempimenti a cui dovrà porre attenzione per guidare al meglio il proprio

Daniele Gibellieri, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Ascoli Piceno, ha sottolineato a tal proposito “la necessità di pianificare ed elaborare piani d’impresa nel rispetto dei dettami di bancabilità”, mentre Alessandro Berti, Professore Associato di Finanza Aziendale e di Tecnica Bancaria presso la Scuola di Economia dell’Università degli Studi di Urbino ha lodato l’iniziativa della Banca del Piceno perché “fa cultura d’impresa”.

Fausto Poggioli, Responsabile Area Territoriale Mercato Centro EST Gruppo Bancario Cooperativo ICCREA, nel suo intervento sul “Modello di assistenza commerciale alle imprese del gruppo ICCREA” ha dichiarato che è pronto un protocollo che Iccrea firmerà con la Regione Marche.

Erano presenti all’incontro anche Gino Sabatini, Presidente della Camera di Commercio delle Marche, Carla Capriotti, Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Ascoli Piceno, Eugenio Adamo, Chief Landing Officer del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea e Fabrizio Luciani, Amministratore unico della Partner.

Il Direttore Generale della Banca del Piceno Credito Cooperativo, Franco Leone Salicona, ha chiuso il convegno con le sue considerazioni conclusive e l’illustrazione dei risultati del bilancio della Banca del Piceno.

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Calcio a cinque, la Banca del Piceno sul podio più alto

La squadra femminile ha battuto
in finale BancaTer, il Presidente Cesari:
“Due volte campionesse, sul campo e al lavoro”.

Dopo due finali perse, nel 2016 e nel 2017, la squadra femminile della Banca del Piceno è riuscita a vincere il Torneo femminile di Calcio a 5 del Credito Cooperativo, organizzato a Lignano Sabbiadoro dal CRAL di ICCREA Banca, con il patrocinio di Federcasse in sinergia con l’Associazione regionale delle BCC e con l’ospitalità delle 4 BCC del Friuli-Venezia Giulia del Gruppo BCC ICCREA.

La compagine neroverde, rinforzata come da regolamento anche da dipendenti delle banche consorelle, ha vinto la finale con BancaTer con un netto 4-1, che esalta la bravura delle giocatrici che avevano di fronte un avversario molto tenace e ben allenato. Nei turni precedenti, la Banca del Piceno aveva incontrato e battuto Banca Alta Toscana, Banca Tema, BCC di Filottrano, BCC di Roma e BCC Ravennate Forlivese e Imolese.

Il torneo maschile è stato vinto dalla BCC Agro Pontino che da qualche anno domina la scena, mentre la Banca del Piceno è stata battuta, nei sedicesimi di finale, ai rigori dalla BCC di Filottrano dopo una gara equilibrata.

“Crediamo che il Torneo nazionale di calcio a cinque – ha dichiarato il Presidente della Banca del Piceno, Mariano Cesari – sia un momento di aggregazione divertente e originale per le BCC e per questo partecipiamo da sempre. A nome personale, degli Organi Sociali e della Direzione Generale, mi congratulo con le giocatrici per il prestigioso risultato ottenuto e per aver dato lustro alla Banca del Piceno anche in contesto nazionale: due volte campionesse, sul campo e nelle attività lavorative quotidiane che con dedizione e professionalità portano avanti”.

La XVIII edizione del torneo è stata dedicata a Vittoria Ialongo, storica Presidente del CRAL ICCREA, scomparsa da qualche mese, che ha sempre curato nei minimi dettagli la manifestazione, diventata ormai un appuntamento fisso del Credito Cooperativo italiano.




 

Salvataggio sulle spiagge: La Banca del Piceno sostiene il servizio di sorveglianza e assistenza ai bagnanti


Rilassarsi e divertirsi in sicurezza. È questa la ragione che ha spinto la Banca del Piceno a sostenere Costa Sicura, il servizio di salvataggio in mare sulle spiagge libere del litorale, che opera da Porto Sant’Elpidio a Civitanova e da Martinsicuro a Giulianova.
L’istituto di credito piceno ha deciso supportare la necessaria azione di vigilanza al fine di creare un maggior profilo di sicurezza su alcuni tratti di spiagge libere del litorale, permettendo ai cittadini e ai turisti della costa a confine tra Marche e Abruzzo di trascorrere all’insegna della serenità e del relax delle splendide giornate nelle nostre meravigliose località marittime.