La nostra Banca si appresta a celebrare, nel corso del 2023, i “primi” 25 anni del nostro periodico. Risale infatti a un quarto di secolo fa la pubblicazione del primo numero del periodico “La Voce del Socio” edito dalla Banca Picena Truentina al quale, nel corso degli anni si è affiancato il periodico “Il Sentiero” della Banca Picena di Credito Cooperativo. L’attuale rivista “Società Territorio” ha avuto il compito di raccoglierne il testimone, al momento della nascita della Banca del Piceno a seguito della fusione delle due aziende di credito, per proseguire il confronto costante con i Soci e con gli altri stakeholder.
In questi anni, il nostro giornale ha sempre avuto il merito di comunicare per far capire “cosa” fa una banca di comunità o “come” lo fa, ma in particolare, il “perché” lo fa. È un esercizio particolarmente delicato che viene costruito nel tempo individuando la giusta narrazione, attraverso le regole e i codici del Credito Cooperativo. Un giornale che si è arricchito di importanti professionalità, ma soprattutto dei consigli e delle indicazioni ricevute proprio dai voi Soci che hanno permesso di migliorare il modo di far conoscere
la Banca, di spiegare la sua evoluzione e di indicare le metamorfosi di un’azienda in rapporto al contesto in cui opera. In questo modo, non siamo mai venuti meno dal nostro obiettivo principale che è quello di raccontare cosa significa “fare banca” nell’esclusivo interesse dei territori, delle famiglie e delle piccole e medie imprese.
Nel corso del 2023 organizzeremo iniziative finalizzate a far conoscere l’importanza del nostro giornale, tenendo conto della funzione che svolge e avviando un confronto con il territorio in grado di assicurare un importante sviluppo al nostro modo di comunicare, a tutto vantaggio della Banca del Piceno e della sua compagine sociale.
Siete ormai arrivati alla cifra record di 6.000 soci! Il che vuol dire sei mila voci, sei mila punti di vista, sei mila possibili critiche costruttive, sei mila possibilità d’incontro e di scambio. Una comunità che cresce e che finalmente potrà tornare a confrontarsi “de visu” nella prossima Assemblea annuale dei Soci, prevista per il prossimo mese di maggio, la prima in presenza dopo la pandemia Covid 19.
La nostra Banca si appresta a celebrare, nel corso del 2023, i “primi” 25 anni di uscita del periodico riservato ai Soci. La storia dello sviluppo di strumenti di comunicazione “dal e per il” territorio e i soci, in realtà, ha inizio ancor prima, quando il 1° novembre del 1990 venne stampato il primo numero de “La Voce del Socio” a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Acquaviva Picena e Monteprandone.
Il Presidente Mariano Cesari
SEMPRE PRESENTE, NEI MOMENTI CHIAVE DELL’ISTITUTO
Il trimestrale della Banca, dopo alterne vicende, ha avuto una vita lunga e senza interruzioni a partire dal 1998, sottolineando tutti i passaggi dell’Istituto che non è esagerato definire epocali, perché solenni e dettati dal tramonto di un’epoca e dall’arrivo di un nuovo modo di “essere banca”, pur se comunque sempre al servizio del territorio.
Nella terza uscita del 2017, ad esempio, “La Voce del Socio” descrisse nei minimi particolari il nulla osta alla fusione da parte dei Consigli di Amministrazione della Banca Picena e della Banca Picena Truentina, spiegando ai lettori il percorso scelto, quello della “fusione per incorporazione”, definito “più efficace e più celere per ottenere l’operatività nei tempi prefissati”.
Anche “Il Sentiero” periodico della Bcc Picena, nel 2017 chiude l’anno con un’immagine natalizia evocativa dando il benvenuto al 2018 che avrebbe regalato al territorio la nuova Banca del Piceno.Naturalmente, l’organo di stampa della Banca, negli anni ha sempre posto attenzione anche alla vita associativa: l’inaugurazione di una nuova sede sociale, le premiazioni con le borse di studio a soci e figli dei soci, bandi per assunzioni, persino una tesi sulla Banca del Piceno discussa nel momento esatto in cui la fusione stava avvenendo.L’evoluzione dei modelli comunicativi sta già portando a sperimentare nuovi modi, per lo più digitali, di trasmettere notizie ma il fascino di quello che oggi è “Società Territorio” resta intatto, quale memoria storica e strumento d’informazione sempre valido.
TRENTATRÉ, VENTICINQUE: COMUNQUE, SEMPRE COERENTI.
Nel venticinquesimo anniversario della pubblicazione, continuativa, del nostro trimestrale, la prima cosa che mi viene in mente è che, di anni, potremmo averne anche trentatré, se ci riferissimo al numero de “La Voce del Socio” del novembre 1990.
Rileggendo alcuni numeri del passato, più o meno recente, al di là della comprensibile nostalgia, emerge l’orgoglio di aver sempre avuto un dialogo chiaro con i soci e va elogiato il lavoro di chi per primo ha ritenuto importante creare uno strumento di comunicazione Banca-Socio.
Le parole ricorrenti in ogni numero della rivista, come cooperazione, territorio, democrazia, sussidiarietà, efficienza e trasparenza, altro non sono che il riflesso fedele di quei principi che ispirarono Federico Guglielmo Raiffeisen (di cui guarda caso ricorre l’anniversario di nascita proprio alla fine del mese di marzo) e, successivamente, i fondatori delle prime casse rurali ed artigiane.
Venticinque (o trentatré) anni di storie, racconti, resoconti, bilanci, progetti, si possono così tutte racchiudere in un vocabolo solo: coerenza.
Un archivio prezioso da valorizzare, con iniziative specifiche al vaglio proprio in questi giorni.
Il Presidente Mariano Cesari: “Gli incontri con i soci,
utili per far capire a tutti il lavoro svolto”.
Con l’appuntamento di Martinsicuro si sono concluse le sei riunioni territoriali con i Soci fortemente volute dal Consiglio di Amministrazione per tornare a toccare con mano il sentimento dei territori su cui la Banca del Piceno opera.
“Il format informale degli eventi sarà certamente ripetuto nel 2023 – ha affermato il presidente Mariano Cesari – poiché l’atmosfera che si è creata ci è servita per capire il punto di vista del Socio. Nel corso degli incontri, ho ripercorso le tappe fondamentali che hanno portato a definire il ruolo e le strategie di sviluppo della Banca del Piceno: il più importante degli obiettivi raggiunti è stato far comprendere ai presenti tutto quello che è stato realizzato in soli 4 anni, attraverso anche l’importante ruolo svolto dai nostri collaboratori, che hanno tradotto nel concreto le decisioni assunte da parte del Consiglio di Amministrazione”.
L’importanza, per la Banca del Piceno, di appartenere al Gruppo Bancario Iccrea è stata sottolineata dal Vicepresidente Claudio Censori, “perché vuol dire che la lungimiranza delle nostre azioni è comprovata dalla vigilanza della Banca Centrale Europea. Inoltre, nel corso degli incontri ho voluto sempre sottolineare l’importante consenso ricevuto da parte dei Soci che hanno votato l’attuale composizione del consiglio di amministrazione della Banca del Piceno, ringraziandoli per la fiducia che ci hanno accordato.”
“Il Credito Cooperativo sta affrontando una vera e propria metamorfosi – sostiene il Vicepresidente Luigi Silvestri – ed è per questo che, nel corso delle diverse riunioni, il mio compito è stato quello di analizzare il contratto di coesione. Nel giro di pochi anni, il numero delle banche di credito cooperativo si è quasi dimezzato, a seguito di importanti fusioni.
La Banca del Piceno deve ringiovanire la compagine sociale. È importante far capire ai giovani l’importanza di diventare soci della Banca. A tal proposito abbiamo rinnovato l’impegno a organizzare l’iniziativa rivolta agli studenti più meritevoli consegnando loro i premi di studio, ma nel contempo dando loro la possibilità di diventare soci a condizioni agevolate, con l’acquisto di sole due quote”.
Il Direttore Generale Franco Leone Salicona, ha evidenziato quanto l’istituto sia solido e solidale: “La nostra è una banca estremamente attenta alla qualità del credito, è un’azienda di credito sana grazie alle decisioni assunte dal Consiglio di Amministrazione. Allo stesso tempo siamo un punto di riferimento per il territorio perché nel 2022 abbiamo erogato più di 150 milioni di Euro.
Nel 2022 sarà registrato un utile record per la Banca ma questo a noi non basta: vogliamo essere utili oltre che fare utili e adotteremo tutte le iniziative possibili per essere accanto a famiglie e imprese del territorio. A tal proposito è ancora attivo il pacchetto da 15 milioni di Euro destinato, sotto forma di credito agevolato, a sostenere i maggiori costi dell’energia nel 2022.
L’impegno per far crescere una Banca sana, solida e redditizia è stato recentemente riconosciuto anche nella classifica Bancasicura di Altroconsumo, che certifica con 5 stelle la Banca del Piceno.”
“Tutti i nostri obiettivi – conclude il Presidente Mariano Cesari – ottenuti peraltro in tempi record, sono il punto di partenza che ci porta verso altri ambiziosi progetti”.
La Banca del Piceno a sostegno dei giovani giornalisti
L’iniziativa nata nel 2002 su iniziativa de Il Resto del Carlino propone agli studenti delle scuole secondarie di primo grado e delle scuole primare (3°, 4° e 5° classe) un percorso formativo che si articola durante tutto l’anno scolastico volto as avvicinare le nuove generazioni alla lettura del quotidiano, stimolare l’interesse dei ragazzi su temi di attualità e far sperimentare loro le diverse fasi della creazione di un articolo. In perfetta sinergia tra loro gli studenti diventano protagonisti di una stimolante fase di apprendimento attraverso la lettura e la scrittura degli articoli e gli insegnanti sperimentano nuovi percorsi interdisciplinari.
I lavori saranno pubblicati fino a Giugno tutti i martedì e giovedì sulle pagine dedicate de Il Resto del Carlino e consultabili anche nella versione online.
Numeri importanti per un’iniziativa molto sentita a livello nazionale e che viene accolta con molto entusiasmo dai ragazzi che riescono a produrre lavori davvero eccellenti ed al passo coi tempi. Nel 2023 il focus sarà su Sostenibilità, Food e Diversità & Inclusioni.
Temi cari alla Banca del Piceno che nei giovani del territorio investe e continuerà a farlo, perché iniziative come questa contribuiscono a sviluppare e arricchire le conoscenze delle nuove generazioni, protagoniste di domani.
Il valore dell’informazione è molto importante in un’epoca di cambiamenti repentini, poiché la conoscenza e l’informazione corretta sono fondamentali per prendere decisioni consapevoli, sia a livello personale che professionale. Saper riconoscere le fake news è altrettanto importante, poiché le notizie false possono influire negativamente sulla società e sulle decisioni individuali, soprattutto in ambiti sociali come la salute, la politica e la finanza.
Le fake news creano false illusioni nella mente delle persone o contribuiscono ad alimentare quel clima ostile che spesso rileviamo nelle piattaforme social, ormai vere “piazze digitali”, portando a giudizi affrettati e basati esclusivamente su contenuti che non nascono con lo scopo di informare, ma con la sola funzione di conquistare più click possibile attirando l’attenzione degli utenti.
Iniziative di questo tipo saranno sempre patrocinate dalla Banca del Piceno poiché ritenute essenziali per garantire un ricambio generazionale adeguato al territorio. Formare e far crescere giovani ad una professionalità con impegno, è fondamentale in una società che crea spesso falsi miti e mille illusioni e prospettive di facili guadagni senza alcun tipo di applicazione.
In questa regione dai mille volti la Banca del Piceno è presente ed opera attivamente a supporto del territorio nella provincia di Teramo con 4 agenzie dislocate ad Alba Adriatica, Tortoreto, Nereto e Martinsicuro.
Vivaci località balneari, piccoli borghi, città dalla storia antica e alte vette appenniniche: questo è l’Abruzzo, una regione italiana che riesce a coniugare nel suo territorio paesaggi davvero diversi. La regione ha fatto della molteplicità di paesaggi e territori il suo punto di forza, insieme alla sua lunga storia e alle sue tradizioni millenarie.
Non a caso lo stemma dell’Abruzzo è uno scudo italico suddiviso in fasce di tre colori diversi: bianco come le montagne innevate, verde come le colline dell’entroterra e blu come il mare.
Il Gran Sasso d’Italia con i suoi 2.912 metri è la vetta più alta degli Appennini e intorno si estendono ettari ed ettari di parchi nazionali da visitare 365 giorni l’anno. Per gli amanti del mare sette sono le gemme che brillano lungo la costa Adriatica in provincia di Teramo. Chiamate le “Sette Sorelle d’Abruzzo” per via della simile morfologia delle spiagge: Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto Lido, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto e Silvi Marina.
Percorrendo la costa adriatica verso Sud si arriva poi alla famosa Costa dei Trabocchi, quel tratto di litorale del Medio Adriatico compreso tra Ortona e Vasto che ha ispirato anche Gabriele D’Annunzio. Nei pressi di San Vito Chietino infatti, lo scrittore acquistò una casetta di pescatori che trasformò nel suo nido d’amore. E proprio dei trabocchi parlava nelle suo opere definendoli “ragni colossali”; si tratta in realtà di bizzarre costruzioni definibili “macchine da pesca su palafitte”, che secondo alcune testimonianze andrebbero accreditate ai Fenici. In realtà la finalità per cui nacquero era esattamente quella della pesca, mentre oggi in molti casi, riportati alla bellezza originaria, ospitano ristoranti dove pranzare o cenare sul mare con panorami mozzafiato.
Alba Adriatica è una delle «sette sorelle» del litorale adriatico della provincia teramana: uno splendido tratto di spiaggia la rende meta ideale sia per chi è in cerca di relax, sia per gli amanti del divertimento e della vacanza attiva. Di recente istituzione, nasce infatti come comune autonomo nel 1956, è stata più volte insignita della Bandiera Blu e nel 2019 anche della bandiera arancione del Touring Club Italiano.
Nella “Spiaggia d’Argento”, così chiamata per la presenza di un litorale ampio e sabbioso dalle tonalità argentee e per le sue acque cristalline che si colorano di un blu intenso nelle stagioni più calde, Ilenia Lucidi coordina la filiale della Banca del Piceno.
“La nostra – ci dice Ilenia - è una clientela composta da famiglie e piccole e medie imprese che operano in particolar modo nei settori del turismo e del commercio. Assistiamo gli imprenditori commerciali e le attività turistiche stagionali con soluzioni personalizzate e servizi molto competitivi di pos e moneta elettronica.
Molti sono i giovani che, soprattutto per avviare una professione o un’attività nel settore del turismo, chiedono mutui e questo non avviene solo nell’area di Alba Adriatica, ma anche nelle zone dell’interno fino a Corropoli. “Sono convinta che questa città abbia una spiccata vivacità imprenditoriale. Nascono nuove imprese, anche grazie al passaggio generazionale in atto”.
È, quello albense, “un territorio che sta crescendo e sempre più spesso vengono in banca genitori che ci presentano i loro figli e addirittura i nipoti per dare continuità alla propria impresa. Il nostro target sono soprattutto le piccole e medie aziende”.
Il confronto della filiale con le aziende maggiormente strutturate avviene invece con il coinvolgimento della struttura del Centro Imprese con la quale esiste un dialogo attivo costante e abbiamo finalizzato belle operazioni grazie a tale collaborazione.
Siamo presenti attivamente sul territorio collaborando con la società di salvamento in mare di Alba Adriatica che forma tanti giovani addetti ogni anno a sorvegliare le nostre spiagge e molti di loro sono diventati nostri clienti”.
Alba Adriatica ha sicuramente un futuro di crescita, conclude Ilenia: “Aumenta infatti anche il numero di giovani coppie che si rivolge a noi per accendere ai mutui riservati agli under 36, i quali godono di particolari condizioni e agevolazioni statali. Questo garantisce anche uno sviluppo al settore immobiliare del territorio”.
Filiale di Alba Adriatica - Viale Mazzini, 45 / Tel. 0861753753 / Mail. filiale.albaadriatica@bancadelpiceno.bcc.it
Da molti turisti definita, a ragione, “aristocratica ed elegante” per la meravigliosa sequenza di ville Liberty sul lungomare, Tortoreto è nota per la sua “vocazione verde” e per il suo affascinante borgo medievale. Il lido ha una spiaggia molto estesa ed in estate diventa uno dei principali centri di turismo della costa teramana.
Proprio a Tortoreto lido la Banca del Piceno è presente con un’agenzia coordinata, da poco più di un anno da Annachiara Mattioli. Nella nostra chiacchierata Annachiara ha individuato le possibili strategie di sviluppo dell'azienda di credito nell'area di Tortoreto: “La nostra clientela – ci ha detto – è composta dalle piccole e medie imprese e in maniera particolare da attività turistiche e dalle famiglie. Per le operazioni con le realtà più grandi coinvolgiamo i nostri colleghi del Centro Imprese”.
La grande capacità di dialogo col territorio che la filiale sta dimostrando, apre numerose prospettive di sviluppo “e il nostro obiettivo, nel breve e medio periodo, è infatti quello di focalizzarci su Giulianova e territori limitrofi”.
Tortoreto, come altri comuni vicini, sta conoscendo un importante sviluppo del settore turistico. La bellezza del paesaggio ha generato un considerevole interesse da parte di coloro che hanno voluto acquistare in queste zone la loro casa per le vacanze. Di conseguenza, “il settore immobiliare sta vivendo un periodo di sviluppo particolarmente interessante, grazie anche alla competenza delle aziende edili che realizzano case di notevole pregio che soddisfano le richieste degli investitori. Certo, una spinta è data anche dalle coppie giovani, che richiedono i mutui casa under 36, proposti da noi con agevolazioni davvero vantaggiose”.
La presenza della Banca del Piceno a Tortoreto è di supporto anche all’imprenditoria giovanile, “che ha voglia di emergere, nello specifico abbiamo numerose richieste di sostegno per la gestione degli impianti balneari.
Siamo presenti sul territorio anche con sponsorizzazioni, tra cui la nota rievocazione storica del “Palio del Barone” che annualmente registra migliaia di cittadini e turisti nella serata del 16 agosto”.
La rievocazione storica del Palio è ambientata nel 1234, quando Tortoreto sotto il dominio dei Baroni, si schierò al fianco di Federico II di Svevia. In quella occasione l’imperatore inviò a Tortoreto un suo vicario e il Barone di Tortoreto, Roberto di Turturitus, fece indire i festeggiamenti che oggi sono ricordati con il Palio.
Filiale di Tortoreto Lido - Via Trieste, 144 / Tel. 0861788983 / Mail. filiale.tortoreto@bancadelpiceno.bcc.it
Nereto è una cittadina situata al centro della Val Vibrata, importante polo produttivo della provincia di Teramo. La presenza di moltissime aziende, soprattutto di piccole e medie dimensioni, caratterizza un distretto industriale composto principalmente da imprese dei settori della pelletteria, dell'abbigliamento, prevalentemente confezioni per uomo, per bambino, e casual, oltre che di intimo e di accessori.
La scelta di aprire una filiale a Nereto, ovvero nel cuore del distretto industriale della Val Vibrata, si è rivelata quindi estremamente strategica perché è diventata, nel corso degli anni, un importante punto di riferimento per le imprese e per le famiglie.
Il coordinatore della filiale di Nereto, Celso Spera in proposito ci ha detto: “La presenza di piccole e medie aziende nel polo produttivo identificano da sempre la vivacità imprenditoriale della Val Vibrata. Abbiamo supportato lo sviluppo di alcune aziende che, nel corso degli anni, sono diventate delle importanti realtà anche a livello internazionale. Ora gestiamo questi rapporti con l'ausilio del Centro Impresa, riuscendo a soddisfare ogni esigenza anche per quanto riguarda i rapporti con l'estero. Grazie al nostro lavoro in sinergia, riusciamo ad essere partner finanziari di realtà industriali particolarmente importanti del territorio”.
Naturalmente, in Val Vibrata esistono anche le piccole realtà produttive, molte piccole e medie imprese anche artigiane, “con un importante incremento di imprese create dai giovani del territorio, i quali hanno scelto la nostra banca non solo per i nostri servizi, ma soprattutto perché abbiamo spiegato loro il nostro modo di “fare banca” e loro hanno capito l'importante ruolo che svolgiamo sul territorio e per il territorio. Questo li ha portati a diventare soci, aumentando così il numero dei giovani soci della Banca del Piceno”.
Sono molte le coppie under 36 che si rivolgono alla filiale per chiedere i mutui per l'acquisto della casa, grazie anche alle agevolazioni previste: “in generale, grazie al costante lavoro di tutti i collaboratori di filiale, diamo una consulenza sul territorio anche per gli investimenti finanziari.
In questa fase congiunturale dell'economia, si sono infatti aperte nuove opportunità e noi proponiamo diverse forme di investimento, garantendo una consulenza e un'attenzione al cliente che si rivolge a noi grazie, lo ripeto perché voglio sottolinearlo, alla preparazione e alla professionalità dei colleghi”.
La filiale di Nereto è attenta alle richieste del territorio e supporta le attività svolte da parte delle associazioni onlus presenti. Di recente, è stato concesso un contributo a favore della Croce Bianca di Sant'Egidio alla Vibrata: “anche questo significa – conclude Celso Spera – restituire al territorio quello che si raccoglie”.
Filiale di Nereto - Via Roma, 156 / Tel. 0861856436 / Mail. filiale.nereto@bancadelpiceno.bcc.it
Martinsicuro è una località di circa 16 mila abitanti che in estate supera le 100 mila presenze. Non a caso è una delle più frequentate località turistiche della provincia di Teramo. Le origini di Martinsicuro sono antichissime e da recenti ritrovamenti sono attestate al periodo romano. Durante il dominio dell’Imperatore Carlo V, lungo la costa vennero edificate numerose torri di avvistamento, una delle quali fu eretta da un tal Martin de Segura, dal quale la cittadina prese il nome.
L’economia di Martinsicuro è molto legata quindi all’industria turistica. Le strutture ricettive (Hotel, Pensioni, B&B, Residence, Villaggi Turistici, Camping, Ristoranti tipici, Agriturismi, Pub, Agenzie di Viaggio) sono numerose e moderne e trainano il settore.
La Banca del Piceno è ovviamente presente con un’agenzia situata nella zona centrale della città in supporto proprio delle tante attività turistiche e piccole e piccolissime imprese che la caratterizzano. Si tratta di una filiale storica aperta sin dai primi anni ’90, la prima filiale della Banca nel territorio abruzzese.
Anche a Martinsicuro l’imprenditoria giovanile sta trainando la ripresa economica e le tante opportunità che quel territorio può offrire. La Banca come sempre offre grande supporto ai giovani che decidono di vivere ed investire nel proprio territorio d’origine. La conferma del buon lavoro svolto è arrivata, nello scorso mese di gennaio, dalla numerosissima partecipazione dei soci all’incontro tenutosi proprio nel comune di Martinsicuro. La crescita della Banca del Piceno è strettamente legata alla crescita dei territori su cui opera, tra cui, anche quello abruzzese.
Filiale di Martinsicuro - Viale Roma, 194 / Tel. 0861761106 / Mail. filiale.martinsicuro@bancadelpiceno.bcc.it
La Banca del Piceno ha ricevuto due premi di livello nazionale nella BCC Cup, la competizione promossa dal Gruppo Iccrea terminata con un evento tenutosi a Roma in cui la nostra Banca ha conquistato un riconoscimento in specifiche aree di business.
In particolare, la Banca del Piceno ha ricevuto il primo premio nazionale nella categoria relativa alle assicurazioni ramo vita e il terzo posto assoluto nella classifica generale dei volumi realizzati con il Gruppo nella classifica che tiene conto di tutte le 32 BCC d’Italia inserite nel cluster delle banche grandi in base alle dimensioni.
Questo riconoscimento, ricevuto durante BCC Cup, evidenzia il forte impegno della nostra Banca volto a promuovere lo sviluppo del territorio, anche con il supporto del Gruppo, per proporre offerte integrate e opportunità innovative a beneficio di soci e clienti.
Il risultato è frutto altresì dell’impegno di tutti i collaboratori della BCC, che hanno contribuito a individuare soluzioni puntuali per i clienti, con l’approccio e l’attenzione relazionale che contraddistingue il Credito Cooperativo sul mercato.
Si tratta, dunque, dell’evidenza che testimonia il percorso evolutivo della nostra BCC, nell’interpretazione delle esigenze dell’economia reale e nella stretta vicinanza alla comunità di riferimento, e che sottolinea inoltre il valore della sinergia che il Gruppo BCC Iccrea mette in campo tra la BCC sul territorio e le strutture centrali del Gruppo.
La Banca del Piceno ha aderito, lo scorso 16 febbraio, alla XVII edizione di “M’Illumino di Meno”, la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili che Rai Radio2 con Caterpillar organizza dal 2005, per diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e del risparmio delle risorse e che quest’anno aveva quale focus quello delle “comunità energetiche”: come di consueto, nelle filiali sono state spente, in quella giornata, tutte le luci non indispensabili.
Il Credito Cooperativo aderisce per il quindicesimo anno consecutivo all’iniziativa e Confcooperative per il quarto anno: Federcasse e Confcooperative, insieme alle Capogruppo dei Gruppi Bancari Cooperativi Iccrea Banca e Cassa Centrale Banca ed alla Federazione Raiffeisen dell’Alto Adige, hanno proposto alle Banche di Credito Cooperativo e alle cooperative aderenti alla Confederazione di ideare iniziative di risparmio energetico sul tema “Cooperative, energia per le comunità”.
“La sensibilità al tema della sostenibilità sociale e ambientale – ha dichiarato il Presidente della Banca del Piceno, Mariano Cesari – è al centro delle attività del Credito Cooperativo non da oggi e, dunque, la partecipazione a “M’Illumino di Meno” è una tappa periodica che non esaurisce certo il nostro percorso. Cooperazione, crescita responsabile, educazione al risparmio e alla previdenza sono importanti tanto quanto le iniziative ambientali perché il sostegno a famiglie ed imprese passa attraverso un approccio sostenibile, che consiste anche nel restituire al territorio quello che si raccoglie. Non a caso, Il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea ha ricevuto da Moody’s Analytics un Sustainability Rating pari ad A1, il massimo, con una valutazione in crescita del punteggio ESG, rispetto al passato.
La Banca del Piceno, in questo contesto, continua ad essere particolarmente sensibile, nelle sue strategie, all’integrazione dei fattori ESG”
“La rivoluzione ESG è arrivata anche in Italia. Dopo anni di entusiastiche dichiarazioni di principio ma strategie poco organiche sui temi dell’ambiente, del sociale e della governance (Environmental, Social, Governance), le società italiane più grandi e quelle di dimensione globale sono ora compatte nel fissare obiettivi tangibili da raggiungere per rallentare i cambiamenti climatici e agire in modo più equo, trasparente e solidale.”
Apre così un recente articolo apparso su Il Sole 24 Ore, che spiega l’iniziativa lanciata nel 2021 e confermata anche nel 2022 in collaborazione con la società di analisi internazionale Statista, volta a classificare i primi 200 gruppi industriali italiani attivi e sensibili ai temi ESG e chiamata “Leader della sostenibilità 202”.
La svolta in Italia passa per il settore finanziario, l’energia e i servizi e sebbene l’attestazione venga rilasciata ogni anno ai primi 200 gruppi, l’analisi viene ormai svolta su più di 1.500 piccole medie imprese nazionali.
Legare l’indice di qualità ESG all’emissione di bond, al ricevimento di contributi del PNRR o ad altri fattori simili ha dato la spinta definitiva alla svolta green già partita da qualche anno.
Il Gruppo BCC ICCREA è nella lista delle 200 società italiane più virtuose e recentemente premiato col rating di sostenibilità A1. Il raggiungimento di questo riconoscimento non rappresenta il punto di arrivo per il Gruppo Bancario delle Banche di Credito Cooperativo, bensì un solido punto di partenza per le necessarie sfide che ci attendono. Appare evidente agli occhi di tutti ormai come i cambiamenti climatici impattino sulle nostre vite creando non pochi disagi, ma è importante ricordare che l’acronimo inglese ESG non vuol dire solo rispetto dell’ambiente; i criteri sociali analizzano infatti il modo in cui l’impresa tratta le persone (ad esempio, la gestione del capitale umano, la diversità e le pari opportunità, le condizioni di lavoro, la salute e la sicurezza), mentre i criteri di governance valutano il modo in cui un’azienda è amministrata (ad esempio, , strategie e pratiche fiscali, corruzione e abuso d’ufficio, diversità e struttura del consiglio).
La Banca del Piceno è orgogliosa di far parte di questo gruppo bancario e ogni giorno mette in campo iniziative che nel proprio piccolo possano contribuire al bene comune del territorio. La solidità finanziaria raggiunta permette di continuare ad investire per migliorare e rispettare l’ambiente e le persone ma anche l’esperienza e la soddisfazione dei propri clienti e della comunità locale.
Il territorio che la Banca del Piceno conosce e sostiene è pieno di eccellenze: piccole imprese, artigiani, persone che dedicano la propria vita a un lavoro che sconfina sempre nell’entusiasmo, nella dedizione, nel desiderio che possa essere tramandato.
È certamente così per Chiara Caucci e i 50 iscritti dell’Associazione “Il Merletto di Offida”, che hanno in comune l’onere e l’onore di aver ricevuto il compito di tramandare una tradizione secolare.
“A quattro anni – ricorda Chiara – mi sedevo vicino a mia nonna con una piccola prebenna, la riproduzione a misura di bambino del classico cavalletto “tre piedi” su cui si posiziona il cuscino e poi il cartone per lavorare il merletto. Un po’ mi esercitavo e molto mi divertivo a realizzare la “stradina”, un disegno di base da cui poi si parte per produrre dei centrini”.
Una data certa che attesti l’inizio dell’arte del merletto, ad Offida, non c’è: molto probabilmente, si tratta di una tradizione che affonda le sue radici nel Trecento. Di certo, a metà del Seicento, l’arrivo delle Suore Benedettine in paese diede l’impulso giusto per far sì che questo tipo di lavorazione avesse il massimo della diffusione, fino a portare il merletto a tombolo di Offida ovunque, conosciuto persino a Venezia.
“Per me – prosegue la Presidente dell’Associazione – è un hobby ma anche una vera passione personale: al di là dei lavori che faccio, cercando di ritagliarmi sempre del tempo libero, insieme alle mie amiche merlettaie abbiamo deciso di impegnarci a fondo nell’Associazione, per trasmettere la cultura del merletto offidano”.
Una cultura che, come molte del nostro passato artigianale, rischia di essere messa in pericolo dal cambiamento delle abitudini, che in questo caso vede le famiglie investire sempre meno nel cosiddetto “corredo”, mentre invece “sebbene dipenda molto dal tipo di lavorazione, se punto Rinascimento o punto Venezia, ad esempio, per una tovaglia ben fatta è necessario almeno un mese di lavoro”.
I turisti, che d’estate vengono attratti dalle lavorazioni delle merlettaie, soprattutto durante le “Settimane del Merletto” di luglio, possono certamente contribuire a far conoscere la bellezza dei manufatti, ma “noi ci siamo costituite in Associazione per fondare una vera e propria scuola e, con il tempo, le nostre creazioni sono state ospitate in sale che sono, in tutto e per tutto, una mostra mercato dell’artigianato offidano: il ricavato, in parte viene reinvestito nelle nostre attività istituzionali”.
L’Associazione “Il Merletto di Offida”, dopo la pausa dovuta alla pandemia, organizzerà di nuovo corsi, soprattutto per coinvolgere i bambini, “perché in passato abbiamo visto, con sincera soddisfazione, che alcuni di loro, dopo il corso gratuito estivo, sono rimasti a frequentare anche quelli invernali”.
Molto frequenti anche le collaborazioni con le scuole superiori, “per esempio con l’Ipsia di Fermo, con cui abbiamo realizzato un progetto specifico”.
Sono queste le tradizioni “che il Credito Cooperativo ha il compito di supportare – commenta il Presidente della Banca del Piceno, Mariano Cesari – perché rappresentano l’essenza del nostro tessuto socio-economico, composto appunto da artigiani e piccole imprese. Per loro e per il nostro futuro, la Banca del Piceno resterà sul territorio, per il territorio, anche se questo significasse andare in controtendenza con il fenomeno che stiamo registrando della chiusura degli altri sportelli bancari nei piccoli centri abitati”.
Per scoprire il mondo dei merletti di Offida e avere informazioni sui corsi in programma, si può contattare l’associazione all’indirizzo mail luigina.digirolamo@live.it
Il 2023 porterà di nuovo agli antichi splendori anche la storica Processione del Cristo Morto di Monteprandone che prima dei due anni di stop imposti dell’orrenda pandemia di Covid 19, si è svolta, ininterrottamente, ogni Venerdì Santo dal 1859 e ha percorso le caratteristiche rue dell’incasato medioevale di Monteprandone, terra natale di San Giacomo della Marca.
Solo l’emergenza pandemica ha fermato questo evento di fede molto sentito non solo dai monteprandonesi ma anche dai numerosi fedeli dei paesi limitrofi dell’hinterland.
Le cronache storiche narrano che negli anni sia della Prima, sia della Seconda guerra mondiale il corteo processionale si snodò nel dedalo delle viuzze dell’incasato storico e l’artistica bara in legno, realizza nel 1846 dall’ebanista Sante Marelli, fu, come tradizione vuole, portata a spalla dalle donne poiché i mariti erano coinvolti nei conflitti bellici.
È un momento di fede forte e profondo che affonda le sue radici nella storia. Tutto nasce grazie alla Confraternita della Pietà e della Morte quando, nell’ormai lontano 1846 commissionò all’artista Emidio Paci la bellissima statua lignea del “Cristo Morto” che ebbe un costo di 33,21 scudi.
È deposta nella sontuosa bara in legno decorata con oro zecchino realizzata, infatti, nel 1846, dal Sante Morelli, uno dei migliori ebanisti dell’epoca, incaricato dalla Confraternita della Pietà e della Morte per una spesa di 60 scudi.
La magnifica bara è stata realizzata così come possiamo ammirarla ancora oggi per poter percorrere le strette rue del paese. Nel 1851 la Confraternita incaricò l’orafo Tito Boccachiodi che la indorò e ciò ebbe un costo di 55 scudi.
Nel 1855 furono acquistate: stoffe di velluto, frange d’oro e d’argento, cuscini, fiocchi e tutto l’ornamento per la bara spendendo ben 36 scudi. A ricamare le preziose stoffe furono le religiose di “S. Caterina” di Ripatransone che seguirono un apposito disegno di ricamo. Il costo totale della bara ammontò a ben 200 scudi romani: una cifra notevole per quel tempo che sostenne la Confraternita della Pietà e della Morte.
Nel portare a spalla nelle vie del paese il prezioso catafalco nella sera del Venerdì Santo si alternano diverse squadre di portatori come tradizione impone. Tutto ciò avviene in un paese illuminato solo con le fiaccole: si vive e si respira quella mistica atmosfera medievale. Il corteo processionale consta anche di altri componenti:
- La Croce e i simboli della passione
- Le sette parole dette da Gesù ricamate in oro su splendidi gonfaloni rossi
- Le vergini vestite di bianco rappresentate dalle bambine della parrocchia
- Le pie donne vestite di nero che con i loro canti di lamento alternandosi alla preghiera e al suono della banda
- Le ragazze con le sette spade
- La banda musicale con i mantelli neri
- Le autorità religiose e civili
- La statua di San Giovanni
- La bellissima e preziosa statua della Madonna Addolorata con la corona d’oro.
Sono impegnate oltre 300 persone.
A sottolineare ulteriormente l’importanza dell’evento religioso-storico e civile conferendo quel maggior lustro che si conviene è stata la presenza di eminenti personalità ecclesiastiche tra cui: monsignor Joseph Marino della Segreteria di Stato Vaticano e Prelato d’onore di Sua Santità, Giovanni Paolo II ,S.Em. Card. Jorge Arturo Medina Estevez Prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, oltre alle altre autorità civili e militari.
Foto: Studio Campanelli Fotografo
Il sindaco Porrà: “Iniziativa concreta grazie alla Banca del Piceno”
Caro vita, bollette alle stelle, famiglie stritolate dai continui aumenti.
Che fare? Ad Altidona si è concretizzata un’iniziativa pilota destinata alle fasce deboli: è nato il fondo a sostegno delle persone in difficoltà.
Il progetto è stato messo a punto dal Comune, grazie all’intuizione del sindaco Giuliana Porrà, ed è nato dopo una donazione in denaro della BCC Banca del Piceno. Le prime trenta famiglie hanno ricevuto il buono spesa durante il periodo festivo a cavallo tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. Numeri in costante crescita. Nel mese di febbraio, infatti, è stata superata quota cento, mentre durante i giorni che hanno preceduto il periodo pasquale le famiglie beneficiarie del fondo sono lievitate a 150. E ce ne saranno altre, perché l’iniziativa a sostegno delle persone in difficoltà sarà costantemente alimentata e continuerà a dare ossigeno a chi di ossigeno ne ha sempre meno.
“Da diversi mesi avevamo nell’animo di promuovere un’iniziativa del genere – spiega il sindaco Giuliana Porrà –. Abbiamo trovato lo spunto giusto dopo un incontro con soci della Banca del Piceno, svoltasi proprio ad Altidona. Vincenzo Curi, consigliere della BCC, ci ha informati della decisione della Banca di erogare un contributo per fini sociali a beneficio del nostro Comune. A questo punto ci siamo attivati per fare la nostra parte e per incrementare il fondo, decidendo di destinarlo alle famiglie in difficoltà che anche ad Altidona, come nel resto d’Italia, sono in aumento. L’inflazione, il caro vita, le bollette ormai fuori controllo stanno mettendo in ginocchio non soltanto la fascia medio-bassa della popolazione, ma anche coloro che fino ad oggi non avevano mai affrontato problemi del genere”.
L’erogazione dei buoni spesa viene gestita attraverso uno specifico bando, che garantisce chiarezza e trasparenza. “Ci muoviamo seguendo precisi criteri, tra cui certificazione Isee e numero dei componenti del nucleo familiare, per evitare disparità – aggiunge la Porrà –. Il numero delle richieste è in costante aumento a testimonianza del momemnto molto delicato che stiamo vivendo da quando, tre anni fa, il mondo intero si è dovuto difendere dalla pandemia da Covid, cui ha fatto seguito la crisi economica”.
Un grazie speciale alla Banca del Piceno, da parte del sindaco Giuliana Porrà, che si augura di trovare nuove e sempre crescenti risorse per alimentare il fondo: “Colgo l’occasione per ringraziare la Banca del Piceno per la sensibilità dimostrata con i fatti, testimonianza tangibile di vicinanza con i bisogni del territorio. Mi auguro che l’esempio non resti isolato e che aziende e benefattori possano rivolgersi al Comune di Altidona per alimentare il fondo della solidarietà in modo tale da aiutare sempre più famiglie. Il momento è davvero delicato, personalmente ricevo sempre più segnalazioni di casi particolari e di persone che non arrivano a fine mese. Da parte dell’Amministrazione comunale l’impegno è massimo e costante per venire in aiuto a queste famiglie”.
Il sindaco Giuliana Porrà
Si rinnova la partnership con Banca del Piceno
L’estate è alle porte, con la bella stagione le nostre spiagge tornano a riempirsi di turisti e non solo. Spiaggia e caldo sono spesso sinonimo di relax e divertimento ma le insidie e i pericoli non mancano. Banca del Piceno rinnova la partnership e il supporto al progetto “Costa Sicura” che garantisce ai bagnati un soccorso immediato sia in mare che lungo la spiaggia: soccorso in acqua per chi dovesse trovarsi in difficoltà ma anche sulla riva per malori improvvisi dovuti al caldo. Costa Sicura, copre tutte le spiagge abruzzesi da Martinsicuro a Giulianova e nelle Marche l’ampio tratto di Porto Sant’Elpidio. Il progetto oltre a garantire la sicurezza, permette a centinaia di ragazzi tra i 16 e i 20 anni di essere utili e di crescere affacciandosi per la prima volta al mondo del lavoro. La sicurezza delle nostre spiagge che rappresentano una parte importante del territorio e il lavoro giovanile sono temi a noi cari che saranno sempre supportati e incentivati.
Scuola di Pallavolo Fermana
Da 10 anni la Scuola di Pallavolo Fermana si dedica all’avviamento dei giovani alla pallavolo. Un progetto ambizioso ad alto tasso di coinvolgimento che con l’utilizzo di istruttori federali qualificati, mira allo sviluppo armonico del fisico, ai valori della condivisione e dello spirito di squadra. La scuola pone attenzione a tutte le fasce d’età, da quella scolastica a quella giovanile competitiva sia maschile che femminile. Dal 2016 è divenuta la prima società marchigiana a istituire il settore del Sitting Volley, realizzando così opportunità di inclusione totale attraverso lo sport.
Banca del Piceno è sponsor ufficiale del progetto BEES ed in particolare dei giovani ragazzi della Under 13. I giovani che prendono parte a questo progetto crescono in un ambiente sano ed educativo grazie all’intenso lavoro in palestra con ben 4 allenamenti settimanali, proprio come le piccole e laboriose api da cui prende il nome il progetto stesso.
BEES & Banca del Piceno, insieme per i giovani del territorio!
La bellezza e la varietà dei nostri territori ci spinge a lanciare il primo CONTEST per i lettori della rivista. A partire dalla prossima edizione sarà curata una nuova sezione dedicata alle immagini che voi stessi ci invierete e che in un certo modo caratterizzato il territorio che viviamo e in cui la Banca del Piceno opera da 130 anni.
Vi invitiamo ad inviarci i vostri scatti più significativi (in formato verticale) con il vostro nome e una breve descrizione della foto, all’indirizzo mail info@bancadelpiceno.bcc.it Le migliori foto saranno inserite nell’apposita sezione e una di esse diventerà la copertina del prossimo numero.
Vogliamo in questo modo valorizzare ancora di più i borghi, le spiagge, le colline, le montagne o più semplicemente scene di vita quotidiana che caratterizzano il nostro territorio! Vi aspettiamo numerosi!
La nostra Banca si appresta a celebrare, nel corso del 2023, i “primi” 25 anni del nostro periodico. Risale infatti a un quarto di secolo fa la pubblicazione del primo numero del periodico “La Voce del Socio” edito dalla Banca Picena Truentina al quale, nel corso degli anni si è affiancato il periodico “Il Sentiero” della Banca Picena di Credito Cooperativo. L’attuale rivista “Società Territorio” ha avuto il compito di raccoglierne il testimone, al momento della nascita della Banca del Piceno a seguito della fusione delle due aziende di credito, per proseguire il confronto costante con i Soci e con gli altri stakeholder.
In questi anni, il nostro giornale ha sempre avuto il merito di comunicare per far capire “cosa” fa una banca di comunità o “come” lo fa, ma in particolare, il “perché” lo fa. È un esercizio particolarmente delicato che viene costruito nel tempo individuando la giusta narrazione, attraverso le regole e i codici del Credito Cooperativo. Un giornale che si è arricchito di importanti professionalità, ma soprattutto dei consigli e delle indicazioni ricevute proprio dai voi Soci che hanno permesso di migliorare il modo di far conoscere
la Banca, di spiegare la sua evoluzione e di indicare le metamorfosi di un’azienda in rapporto al contesto in cui opera. In questo modo, non siamo mai venuti meno dal nostro obiettivo principale che è quello di raccontare cosa significa “fare banca” nell’esclusivo interesse dei territori, delle famiglie e delle piccole e medie imprese.
Nel corso del 2023 organizzeremo iniziative finalizzate a far conoscere l’importanza del nostro giornale, tenendo conto della funzione che svolge e avviando un confronto con il territorio in grado di assicurare un importante sviluppo al nostro modo di comunicare, a tutto vantaggio della Banca del Piceno e della sua compagine sociale.
Siete ormai arrivati alla cifra record di 6.000 soci! Il che vuol dire sei mila voci, sei mila punti di vista, sei mila possibili critiche costruttive, sei mila possibilità d’incontro e di scambio. Una comunità che cresce e che finalmente potrà tornare a confrontarsi “de visu” nella prossima Assemblea annuale dei Soci, prevista per il prossimo mese di maggio, la prima in presenza dopo la pandemia Covid 19.
La nostra Banca si appresta a celebrare, nel corso del 2023, i “primi” 25 anni di uscita del periodico riservato ai Soci. La storia dello sviluppo di strumenti di comunicazione “dal e per il” territorio e i soci, in realtà, ha inizio ancor prima, quando il 1° novembre del 1990 venne stampato il primo numero de “La Voce del Socio” a cura della Cassa Rurale ed Artigiana di Acquaviva Picena e Monteprandone.
TRASPARENTI E RICETTIVI
Trentatré anni fa il Presidente Giuseppe Speca esordì, nel suo editoriale, sottolineando l’esigenza di un trimestrale utile per “dare al Socio nel modo più trasparente notizia di quanto accade dentro e fuori la Cassa Rurale”. C’era già l’impegno a ricevere “idee, suggerimenti e stimoli”. Quel numero, molto sintetico, annunciava le dimissioni del direttore dell’epoca, Gabriele Infriccioli, presentava il nuovo Direttore Generale e il Consiglio di Amministrazione e aveva uno speciale su Martinsicuro. Proprio per celebrare quel primo storico numero della rivista, in questo numero inseriremo uno speciale sul territorio abruzzese di competenza della Banca, che negli anni si è estesa ben oltre il comune di Martinsicuro.
Il Presidente Mariano Cesari
SEMPRE PRESENTE, NEI MOMENTI CHIAVE DELL’ISTITUTO
Il trimestrale della Banca, dopo alterne vicende, ha avuto una vita lunga e senza interruzioni a partire dal 1998, sottolineando tutti i passaggi dell’Istituto che non è esagerato definire epocali, perché solenni e dettati dal tramonto di un’epoca e dall’arrivo di un nuovo modo di “essere banca”, pur se comunque sempre al servizio del territorio.
Nella terza uscita del 2017, ad esempio, “La Voce del Socio” descrisse nei minimi particolari il nulla osta alla fusione da parte dei Consigli di Amministrazione della Banca Picena e della Banca Picena Truentina, spiegando ai lettori il percorso scelto, quello della “fusione per incorporazione”, definito “più efficace e più celere per ottenere l’operatività nei tempi prefissati”.
Anche “Il Sentiero” periodico della Bcc Picena, nel 2017 chiude l’anno con un’immagine natalizia evocativa dando il benvenuto al 2018 che avrebbe regalato al territorio la nuova Banca del Piceno.Naturalmente, l’organo di stampa della Banca, negli anni ha sempre posto attenzione anche alla vita associativa: l’inaugurazione di una nuova sede sociale, le premiazioni con le borse di studio a soci e figli dei soci, bandi per assunzioni, persino una tesi sulla Banca del Piceno discussa nel momento esatto in cui la fusione stava avvenendo.L’evoluzione dei modelli comunicativi sta già portando a sperimentare nuovi modi, per lo più digitali, di trasmettere notizie ma il fascino di quello che oggi è “Società Territorio” resta intatto, quale memoria storica e strumento d’informazione sempre valido.
TRENTATRÉ, VENTICINQUE: COMUNQUE, SEMPRE COERENTI.
Nel venticinquesimo anniversario della pubblicazione, continuativa, del nostro trimestrale, la prima cosa che mi viene in mente è che, di anni, potremmo averne anche trentatré, se ci riferissimo al numero de “La Voce del Socio” del novembre 1990.
Rileggendo alcuni numeri del passato, più o meno recente, al di là della comprensibile nostalgia, emerge l’orgoglio di aver sempre avuto un dialogo chiaro con i soci e va elogiato il lavoro di chi per primo ha ritenuto importante creare uno strumento di comunicazione Banca-Socio.
Le parole ricorrenti in ogni numero della rivista, come cooperazione, territorio, democrazia, sussidiarietà, efficienza e trasparenza, altro non sono che il riflesso fedele di quei principi che ispirarono Federico Guglielmo Raiffeisen (di cui guarda caso ricorre l’anniversario di nascita proprio alla fine del mese di marzo) e, successivamente, i fondatori delle prime casse rurali ed artigiane.
Venticinque (o trentatré) anni di storie, racconti, resoconti, bilanci, progetti, si possono così tutte racchiudere in un vocabolo solo: coerenza.
Un archivio prezioso da valorizzare, con iniziative specifiche al vaglio proprio in questi giorni.
Il Presidente Mariano Cesari: “Gli incontri con i soci, utili per far capire a tutti il lavoro svolto”.
Con l’appuntamento di Martinsicuro si sono concluse le sei riunioni territoriali con i Soci fortemente volute dal Consiglio di Amministrazione per tornare a toccare con mano il sentimento dei territori su cui la Banca del Piceno opera.
“Il format informale degli eventi sarà certamente ripetuto nel 2023 – ha affermato il presidente Mariano Cesari – poiché l’atmosfera che si è creata ci è servita per capire il punto di vista del Socio. Nel corso degli incontri, ho ripercorso le tappe fondamentali che hanno portato a definire il ruolo e le strategie di sviluppo della Banca del Piceno: il più importante degli obiettivi raggiunti è stato far comprendere ai presenti tutto quello che è stato realizzato in soli 4 anni, attraverso anche l’importante ruolo svolto dai nostri collaboratori, che hanno tradotto nel concreto le decisioni assunte da parte del Consiglio di Amministrazione”.
L’importanza, per la Banca del Piceno, di appartenere al Gruppo Bancario Iccrea è stata sottolineata dal Vicepresidente Claudio Censori, “perché vuol dire che la lungimiranza delle nostre azioni è comprovata dalla vigilanza della Banca Centrale Europea. Inoltre, nel corso degli incontri ho voluto sempre sottolineare l’importante consenso ricevuto da parte dei Soci che hanno votato l’attuale composizione del consiglio di amministrazione della Banca del Piceno, ringraziandoli per la fiducia che ci hanno accordato.”
“Il Credito Cooperativo sta affrontando una vera e propria metamorfosi – sostiene il Vicepresidente Luigi Silvestri – ed è per questo che, nel corso delle diverse riunioni, il mio compito è stato quello di analizzare il contratto di coesione. Nel giro di pochi anni, il numero delle banche di credito cooperativo si è quasi dimezzato, a seguito di importanti fusioni.
La Banca del Piceno deve ringiovanire la compagine sociale. È importante far capire ai giovani l’importanza di diventare soci della Banca. A tal proposito abbiamo rinnovato l’impegno a organizzare l’iniziativa rivolta agli studenti più meritevoli consegnando loro i premi di studio, ma nel contempo dando loro la possibilità di diventare soci a condizioni agevolate, con l’acquisto di sole due quote”.
Il Direttore Generale Franco Leone Salicona, ha evidenziato quanto l’istituto sia solido e solidale: “La nostra è una banca estremamente attenta alla qualità del credito, è un’azienda di credito sana grazie alle decisioni assunte dal Consiglio di Amministrazione. Allo stesso tempo siamo un punto di riferimento per il territorio perché nel 2022 abbiamo erogato più di 150 milioni di Euro.
Nel 2022 sarà registrato un utile record per la Banca ma questo a noi non basta: vogliamo essere utili oltre che fare utili e adotteremo tutte le iniziative possibili per essere accanto a famiglie e imprese del territorio. A tal proposito è ancora attivo il pacchetto da 15 milioni di Euro destinato, sotto forma di credito agevolato, a sostenere i maggiori costi dell’energia nel 2022.
L’impegno per far crescere una Banca sana, solida e redditizia è stato recentemente riconosciuto anche nella classifica Bancasicura di Altroconsumo, che certifica con 5 stelle la Banca del Piceno.”
“Tutti i nostri obiettivi – conclude il Presidente Mariano Cesari – ottenuti peraltro in tempi record, sono il punto di partenza che ci porta verso altri ambiziosi progetti”.
La Banca del Piceno a sostegno dei giovani giornalisti
L’iniziativa nata nel 2002 su iniziativa de Il Resto del Carlino propone agli studenti delle scuole secondarie di primo grado e delle scuole primare (3°, 4° e 5° classe) un percorso formativo che si articola durante tutto l’anno scolastico volto as avvicinare le nuove generazioni alla lettura del quotidiano, stimolare l’interesse dei ragazzi su temi di attualità e far sperimentare loro le diverse fasi della creazione di un articolo. In perfetta sinergia tra loro gli studenti diventano protagonisti di una stimolante fase di apprendimento attraverso la lettura e la scrittura degli articoli e gli insegnanti sperimentano nuovi percorsi interdisciplinari.
I lavori saranno pubblicati fino a Giugno tutti i martedì e giovedì sulle pagine dedicate de Il Resto del Carlino e consultabili anche nella versione online.
Numeri importanti per un’iniziativa molto sentita a livello nazionale e che viene accolta con molto entusiasmo dai ragazzi che riescono a produrre lavori davvero eccellenti ed al passo coi tempi. Nel 2023 il focus sarà su Sostenibilità, Food e Diversità & Inclusioni.
Temi cari alla Banca del Piceno che nei giovani del territorio investe e continuerà a farlo, perché iniziative come questa contribuiscono a sviluppare e arricchire le conoscenze delle nuove generazioni, protagoniste di domani.
Il valore dell’informazione è molto importante in un’epoca di cambiamenti repentini, poiché la conoscenza e l’informazione corretta sono fondamentali per prendere decisioni consapevoli, sia a livello personale che professionale. Saper riconoscere le fake news è altrettanto importante, poiché le notizie false possono influire negativamente sulla società e sulle decisioni individuali, soprattutto in ambiti sociali come la salute, la politica e la finanza.
Le fake news creano false illusioni nella mente delle persone o contribuiscono ad alimentare quel clima ostile che spesso rileviamo nelle piattaforme social, ormai vere “piazze digitali”, portando a giudizi affrettati e basati esclusivamente su contenuti che non nascono con lo scopo di informare, ma con la sola funzione di conquistare più click possibile attirando l’attenzione degli utenti.
Iniziative di questo tipo saranno sempre patrocinate dalla Banca del Piceno poiché ritenute essenziali per garantire un ricambio generazionale adeguato al territorio. Formare e far crescere giovani ad una professionalità con impegno, è fondamentale in una società che crea spesso falsi miti e mille illusioni e prospettive di facili guadagni senza alcun tipo di applicazione.
In questa regione dai mille volti la Banca del Piceno è presente ed opera attivamente a supporto del territorio nella provincia di Teramo con 4 agenzie dislocate ad Alba Adriatica, Tortoreto, Nereto e Martinsicuro.
Vivaci località balneari, piccoli borghi, città dalla storia antica e alte vette appenniniche: questo è l’Abruzzo, una regione italiana che riesce a coniugare nel suo territorio paesaggi davvero diversi. La regione ha fatto della molteplicità di paesaggi e territori il suo punto di forza, insieme alla sua lunga storia e alle sue tradizioni millenarie.
Non a caso lo stemma dell’Abruzzo è uno scudo italico suddiviso in fasce di tre colori diversi: bianco come le montagne innevate, verde come le colline dell’entroterra e blu come il mare.
Il Gran Sasso d’Italia con i suoi 2.912 metri è la vetta più alta degli Appennini e intorno si estendono ettari ed ettari di parchi nazionali da visitare 365 giorni l’anno. Per gli amanti del mare sette sono le gemme che brillano lungo la costa Adriatica in provincia di Teramo. Chiamate le “Sette Sorelle d’Abruzzo” per via della simile morfologia delle spiagge: Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto Lido, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto e Silvi Marina.
Percorrendo la costa adriatica verso Sud si arriva poi alla famosa Costa dei Trabocchi, quel tratto di litorale del Medio Adriatico compreso tra Ortona e Vasto che ha ispirato anche Gabriele D’Annunzio. Nei pressi di San Vito Chietino infatti, lo scrittore acquistò una casetta di pescatori che trasformò nel suo nido d’amore. E proprio dei trabocchi parlava nelle suo opere definendoli “ragni colossali”; si tratta in realtà di bizzarre costruzioni definibili “macchine da pesca su palafitte”, che secondo alcune testimonianze andrebbero accreditate ai Fenici. In realtà la finalità per cui nacquero era esattamente quella della pesca, mentre oggi in molti casi, riportati alla bellezza originaria, ospitano ristoranti dove pranzare o cenare sul mare con panorami mozzafiato.
Alba Adriatica è una delle «sette sorelle» del litorale adriatico della provincia teramana: uno splendido tratto di spiaggia la rende meta ideale sia per chi è in cerca di relax, sia per gli amanti del divertimento e della vacanza attiva. Di recente istituzione, nasce infatti come comune autonomo nel 1956, è stata più volte insignita della Bandiera Blu e nel 2019 anche della bandiera arancione del Touring Club Italiano.
Nella “Spiaggia d’Argento”, così chiamata per la presenza di un litorale ampio e sabbioso dalle tonalità argentee e per le sue acque cristalline che si colorano di un blu intenso nelle stagioni più calde, Ilenia Lucidi coordina la filiale della Banca del Piceno.
“La nostra – ci dice Ilenia - è una clientela composta da famiglie e piccole e medie imprese che operano in particolar modo nei settori del turismo e del commercio. Assistiamo gli imprenditori commerciali e le attività turistiche stagionali con soluzioni personalizzate e servizi molto competitivi di pos e moneta elettronica.
Molti sono i giovani che, soprattutto per avviare una professione o un’attività nel settore del turismo, chiedono mutui e questo non avviene solo nell’area di Alba Adriatica, ma anche nelle zone dell’interno fino a Corropoli. “Sono convinta che questa città abbia una spiccata vivacità imprenditoriale. Nascono nuove imprese, anche grazie al passaggio generazionale in atto”.
È, quello albense, “un territorio che sta crescendo e sempre più spesso vengono in banca genitori che ci presentano i loro figli e addirittura i nipoti per dare continuità alla propria impresa. Il nostro target sono soprattutto le piccole e medie aziende”.
Il confronto della filiale con le aziende maggiormente strutturate avviene invece con il coinvolgimento della struttura del Centro Imprese con la quale esiste un dialogo attivo costante e abbiamo finalizzato belle operazioni grazie a tale collaborazione.
Siamo presenti attivamente sul territorio collaborando con la società di salvamento in mare di Alba Adriatica che forma tanti giovani addetti ogni anno a sorvegliare le nostre spiagge e molti di loro sono diventati nostri clienti”.
Alba Adriatica ha sicuramente un futuro di crescita, conclude Ilenia: “Aumenta infatti anche il numero di giovani coppie che si rivolge a noi per accendere ai mutui riservati agli under 36, i quali godono di particolari condizioni e agevolazioni statali. Questo garantisce anche uno sviluppo al settore immobiliare del territorio”.
Filiale di Alba Adriatica - Viale Mazzini, 45
Tel. 0861753753
Mail. filiale.albaadriatica@bancadelpiceno.bcc.it
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Da molti turisti definita, a ragione, “aristocratica ed elegante” per la meravigliosa sequenza di ville Liberty sul lungomare, Tortoreto è nota per la sua “vocazione verde” e per il suo affascinante borgo medievale. Il lido ha una spiaggia molto estesa ed in estate diventa uno dei principali centri di turismo della costa teramana.
Proprio a Tortoreto lido la Banca del Piceno è presente con un’agenzia coordinata, da poco più di un anno da Annachiara Mattioli. Nella nostra chiacchierata Annachiara ha individuato le possibili strategie di sviluppo dell'azienda di credito nell'area di Tortoreto: “La nostra clientela – ci ha detto – è composta dalle piccole e medie imprese e in maniera particolare da attività turistiche e dalle famiglie. Per le operazioni con le realtà più grandi coinvolgiamo i nostri colleghi del Centro Imprese”.
La grande capacità di dialogo col territorio che la filiale sta dimostrando, apre numerose prospettive di sviluppo “e il nostro obiettivo, nel breve e medio periodo, è infatti quello di focalizzarci su Giulianova e territori limitrofi”.
Tortoreto, come altri comuni vicini, sta conoscendo un importante sviluppo del settore turistico. La bellezza del paesaggio ha generato un considerevole interesse da parte di coloro che hanno voluto acquistare in queste zone la loro casa per le vacanze. Di conseguenza, “il settore immobiliare sta vivendo un periodo di sviluppo particolarmente interessante, grazie anche alla competenza delle aziende edili che realizzano case di notevole pregio che soddisfano le richieste degli investitori. Certo, una spinta è data anche dalle coppie giovani, che richiedono i mutui casa under 36, proposti da noi con agevolazioni davvero vantaggiose”.
La presenza della Banca del Piceno a Tortoreto è di supporto anche all’imprenditoria giovanile, “che ha voglia di emergere, nello specifico abbiamo numerose richieste di sostegno per la gestione degli impianti balneari.
Siamo presenti sul territorio anche con sponsorizzazioni, tra cui la nota rievocazione storica del “Palio del Barone” che annualmente registra migliaia di cittadini e turisti nella serata del 16 agosto”.
La rievocazione storica del Palio è ambientata nel 1234, quando Tortoreto sotto il dominio dei Baroni, si schierò al fianco di Federico II di Svevia. In quella occasione l’imperatore inviò a Tortoreto un suo vicario e il Barone di Tortoreto, Roberto di Turturitus, fece indire i festeggiamenti che oggi sono ricordati con il Palio.
Filiale di Tortoreto Lido - Via Trieste, 144
Tel. 0861788983
Mail. filiale.tortoreto@bancadelpiceno.bcc.it
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Nereto è una cittadina situata al centro della Val Vibrata, importante polo produttivo della provincia di Teramo. La presenza di moltissime aziende, soprattutto di piccole e medie dimensioni, caratterizza un distretto industriale composto principalmente da imprese dei settori della pelletteria, dell'abbigliamento, prevalentemente confezioni per uomo, per bambino, e casual, oltre che di intimo e di accessori.
La scelta di aprire una filiale a Nereto, ovvero nel cuore del distretto industriale della Val Vibrata, si è rivelata quindi estremamente strategica perché è diventata, nel corso degli anni, un importante punto di riferimento per le imprese e per le famiglie.
Il coordinatore della filiale di Nereto, Celso Spera in proposito ci ha detto: “La presenza di piccole e medie aziende nel polo produttivo identificano da sempre la vivacità imprenditoriale della Val Vibrata. Abbiamo supportato lo sviluppo di alcune aziende che, nel corso degli anni, sono diventate delle importanti realtà anche a livello internazionale. Ora gestiamo questi rapporti con l'ausilio del Centro Impresa, riuscendo a soddisfare ogni esigenza anche per quanto riguarda i rapporti con l'estero. Grazie al nostro lavoro in sinergia, riusciamo ad essere partner finanziari di realtà industriali particolarmente importanti del territorio”.
Naturalmente, in Val Vibrata esistono anche le piccole realtà produttive, molte piccole e medie imprese anche artigiane, “con un importante incremento di imprese create dai giovani del territorio, i quali hanno scelto la nostra banca non solo per i nostri servizi, ma soprattutto perché abbiamo spiegato loro il nostro modo di “fare banca” e loro hanno capito l'importante ruolo che svolgiamo sul territorio e per il territorio. Questo li ha portati a diventare soci, aumentando così il numero dei giovani soci della Banca del Piceno”.
Sono molte le coppie under 36 che si rivolgono alla filiale per chiedere i mutui per l'acquisto della casa, grazie anche alle agevolazioni previste: “in generale, grazie al costante lavoro di tutti i collaboratori di filiale, diamo una consulenza sul territorio anche per gli investimenti finanziari.
In questa fase congiunturale dell'economia, si sono infatti aperte nuove opportunità e noi proponiamo diverse forme di investimento, garantendo una consulenza e un'attenzione al cliente che si rivolge a noi grazie, lo ripeto perché voglio sottolinearlo, alla preparazione e alla professionalità dei colleghi”.
La filiale di Nereto è attenta alle richieste del territorio e supporta le attività svolte da parte delle associazioni onlus presenti. Di recente, è stato concesso un contributo a favore della Croce Bianca di Sant'Egidio alla Vibrata: “anche questo significa – conclude Celso Spera – restituire al territorio quello che si raccoglie”.
Filiale di Nereto - Via Roma, 156
Tel. 0861856436
Mail. filiale.nereto@bancadelpiceno.bcc.it
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Martinsicuro è una località di circa 16 mila abitanti che in estate supera le 100 mila presenze. Non a caso è una delle più frequentate località turistiche della provincia di Teramo. Le origini di Martinsicuro sono antichissime e da recenti ritrovamenti sono attestate al periodo romano. Durante il dominio dell’Imperatore Carlo V, lungo la costa vennero edificate numerose torri di avvistamento, una delle quali fu eretta da un tal Martin de Segura, dal quale la cittadina prese il nome.
L’economia di Martinsicuro è molto legata quindi all’industria turistica. Le strutture ricettive (Hotel, Pensioni, B&B, Residence, Villaggi Turistici, Camping, Ristoranti tipici, Agriturismi, Pub, Agenzie di Viaggio) sono numerose e moderne e trainano il settore.
La Banca del Piceno è ovviamente presente con un’agenzia situata nella zona centrale della città in supporto proprio delle tante attività turistiche e piccole e piccolissime imprese che la caratterizzano. Si tratta di una filiale storica aperta sin dai primi anni ’90, la prima filiale della Banca nel territorio abruzzese.
Anche a Martinsicuro l’imprenditoria giovanile sta trainando la ripresa economica e le tante opportunità che quel territorio può offrire. La Banca come sempre offre grande supporto ai giovani che decidono di vivere ed investire nel proprio territorio d’origine. La conferma del buon lavoro svolto è arrivata, nello scorso mese di gennaio, dalla numerosissima partecipazione dei soci all’incontro tenutosi proprio nel comune di Martinsicuro. La crescita della Banca del Piceno è strettamente legata alla crescita dei territori su cui opera, tra cui, anche quello abruzzese.
Filiale di Martinsicuro - Viale Roma, 194
Tel. 0861761106
Mail. filiale.martinsicuro@bancadelpiceno.bcc.it
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La Banca del Piceno ha ricevuto due premi di livello nazionale nella BCC Cup, la competizione promossa dal Gruppo Iccrea terminata con un evento tenutosi a Roma in cui la nostra Banca ha conquistato un riconoscimento in specifiche aree di business.
In particolare, la Banca del Piceno ha ricevuto il primo premio nazionale nella categoria relativa alle assicurazioni ramo vita e il terzo posto assoluto nella classifica generale dei volumi realizzati con il Gruppo nella classifica che tiene conto di tutte le 32 BCC d’Italia inserite nel cluster delle banche grandi in base alle dimensioni.
Questo riconoscimento, ricevuto durante BCC Cup, evidenzia il forte impegno della nostra Banca volto a promuovere lo sviluppo del territorio, anche con il supporto del Gruppo, per proporre offerte integrate e opportunità innovative a beneficio di soci e clienti.
Il risultato è frutto altresì dell’impegno di tutti i collaboratori della BCC, che hanno contribuito a individuare soluzioni puntuali per i clienti, con l’approccio e l’attenzione relazionale che contraddistingue il Credito Cooperativo sul mercato.
Si tratta, dunque, dell’evidenza che testimonia il percorso evolutivo della nostra BCC, nell’interpretazione delle esigenze dell’economia reale e nella stretta vicinanza alla comunità di riferimento, e che sottolinea inoltre il valore della sinergia che il Gruppo BCC Iccrea mette in campo tra la BCC sul territorio e le strutture centrali del Gruppo.
La Banca del Piceno ha aderito, lo scorso 16 febbraio, alla XVII edizione di “M’Illumino di Meno”, la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili che Rai Radio2 con Caterpillar organizza dal 2005, per diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e del risparmio delle risorse e che quest’anno aveva quale focus quello delle “comunità energetiche”: come di consueto, nelle filiali sono state spente, in quella giornata, tutte le luci non indispensabili.
Il Credito Cooperativo aderisce per il quindicesimo anno consecutivo all’iniziativa e Confcooperative per il quarto anno: Federcasse e Confcooperative, insieme alle Capogruppo dei Gruppi Bancari Cooperativi Iccrea Banca e Cassa Centrale Banca ed alla Federazione Raiffeisen dell’Alto Adige, hanno proposto alle Banche di Credito Cooperativo e alle cooperative aderenti alla Confederazione di ideare iniziative di risparmio energetico sul tema “Cooperative, energia per le comunità”.
“La sensibilità al tema della sostenibilità sociale e ambientale – ha dichiarato il Presidente della Banca del Piceno, Mariano Cesari – è al centro delle attività del Credito Cooperativo non da oggi e, dunque, la partecipazione a “M’Illumino di Meno” è una tappa periodica che non esaurisce certo il nostro percorso. Cooperazione, crescita responsabile, educazione al risparmio e alla previdenza sono importanti tanto quanto le iniziative ambientali perché il sostegno a famiglie ed imprese passa attraverso un approccio sostenibile, che consiste anche nel restituire al territorio quello che si raccoglie. Non a caso, Il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea ha ricevuto da Moody’s Analytics un Sustainability Rating pari ad A1, il massimo, con una valutazione in crescita del punteggio ESG, rispetto al passato.
La Banca del Piceno, in questo contesto, continua ad essere particolarmente sensibile, nelle sue strategie, all’integrazione dei fattori ESG”
“La rivoluzione ESG è arrivata anche in Italia. Dopo anni di entusiastiche dichiarazioni di principio ma strategie poco organiche sui temi dell’ambiente, del sociale e della governance (Environmental, Social, Governance), le società italiane più grandi e quelle di dimensione globale sono ora compatte nel fissare obiettivi tangibili da raggiungere per rallentare i cambiamenti climatici e agire in modo più equo, trasparente e solidale.”
Apre così un recente articolo apparso su Il Sole 24 Ore, che spiega l’iniziativa lanciata nel 2021 e confermata anche nel 2022 in collaborazione con la società di analisi internazionale Statista, volta a classificare i primi 200 gruppi industriali italiani attivi e sensibili ai temi ESG e chiamata “Leader della sostenibilità 202”.
La svolta in Italia passa per il settore finanziario, l’energia e i servizi e sebbene l’attestazione venga rilasciata ogni anno ai primi 200 gruppi, l’analisi viene ormai svolta su più di 1.500 piccole medie imprese nazionali.
Legare l’indice di qualità ESG all’emissione di bond, al ricevimento di contributi del PNRR o ad altri fattori simili ha dato la spinta definitiva alla svolta green già partita da qualche anno.
Il Gruppo BCC ICCREA è nella lista delle 200 società italiane più virtuose e recentemente premiato col rating di sostenibilità A1. Il raggiungimento di questo riconoscimento non rappresenta il punto di arrivo per il Gruppo Bancario delle Banche di Credito Cooperativo, bensì un solido punto di partenza per le necessarie sfide che ci attendono. Appare evidente agli occhi di tutti ormai come i cambiamenti climatici impattino sulle nostre vite creando non pochi disagi, ma è importante ricordare che l’acronimo inglese ESG non vuol dire solo rispetto dell’ambiente; i criteri sociali analizzano infatti il modo in cui l’impresa tratta le persone (ad esempio, la gestione del capitale umano, la diversità e le pari opportunità, le condizioni di lavoro, la salute e la sicurezza), mentre i criteri di governance valutano il modo in cui un’azienda è amministrata (ad esempio, , strategie e pratiche fiscali, corruzione e abuso d’ufficio, diversità e struttura del consiglio).
La Banca del Piceno è orgogliosa di far parte di questo gruppo bancario e ogni giorno mette in campo iniziative che nel proprio piccolo possano contribuire al bene comune del territorio. La solidità finanziaria raggiunta permette di continuare ad investire per migliorare e rispettare l’ambiente e le persone ma anche l’esperienza e la soddisfazione dei propri clienti e della comunità locale.
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Il territorio che la Banca del Piceno conosce e sostiene è pieno di eccellenze: piccole imprese, artigiani, persone che dedicano la propria vita a un lavoro che sconfina sempre nell’entusiasmo, nella dedizione, nel desiderio che possa essere tramandato.
È certamente così per Chiara Caucci e i 50 iscritti dell’Associazione “Il Merletto di Offida”, che hanno in comune l’onere e l’onore di aver ricevuto il compito di tramandare una tradizione secolare.
“A quattro anni – ricorda Chiara – mi sedevo vicino a mia nonna con una piccola prebenna, la riproduzione a misura di bambino del classico cavalletto “tre piedi” su cui si posiziona il cuscino e poi il cartone per lavorare il merletto. Un po’ mi esercitavo e molto mi divertivo a realizzare la “stradina”, un disegno di base da cui poi si parte per produrre dei centrini”.
Una data certa che attesti l’inizio dell’arte del merletto, ad Offida, non c’è: molto probabilmente, si tratta di una tradizione che affonda le sue radici nel Trecento. Di certo, a metà del Seicento, l’arrivo delle Suore Benedettine in paese diede l’impulso giusto per far sì che questo tipo di lavorazione avesse il massimo della diffusione, fino a portare il merletto a tombolo di Offida ovunque, conosciuto persino a Venezia.
“Per me – prosegue la Presidente dell’Associazione – è un hobby ma anche una vera passione personale: al di là dei lavori che faccio, cercando di ritagliarmi sempre del tempo libero, insieme alle mie amiche merlettaie abbiamo deciso di impegnarci a fondo nell’Associazione, per trasmettere la cultura del merletto offidano”.
Una cultura che, come molte del nostro passato artigianale, rischia di essere messa in pericolo dal cambiamento delle abitudini, che in questo caso vede le famiglie investire sempre meno nel cosiddetto “corredo”, mentre invece “sebbene dipenda molto dal tipo di lavorazione, se punto Rinascimento o punto Venezia, ad esempio, per una tovaglia ben fatta è necessario almeno un mese di lavoro”.
I turisti, che d’estate vengono attratti dalle lavorazioni delle merlettaie, soprattutto durante le “Settimane del Merletto” di luglio, possono certamente contribuire a far conoscere la bellezza dei manufatti, ma “noi ci siamo costituite in Associazione per fondare una vera e propria scuola e, con il tempo, le nostre creazioni sono state ospitate in sale che sono, in tutto e per tutto, una mostra mercato dell’artigianato offidano: il ricavato, in parte viene reinvestito nelle nostre attività istituzionali”.
L’Associazione “Il Merletto di Offida”, dopo la pausa dovuta alla pandemia, organizzerà di nuovo corsi, soprattutto per coinvolgere i bambini, “perché in passato abbiamo visto, con sincera soddisfazione, che alcuni di loro, dopo il corso gratuito estivo, sono rimasti a frequentare anche quelli invernali”.
Molto frequenti anche le collaborazioni con le scuole superiori, “per esempio con l’Ipsia di Fermo, con cui abbiamo realizzato un progetto specifico”.
Sono queste le tradizioni “che il Credito Cooperativo ha il compito di supportare – commenta il Presidente della Banca del Piceno, Mariano Cesari – perché rappresentano l’essenza del nostro tessuto socio-economico, composto appunto da artigiani e piccole imprese. Per loro e per il nostro futuro, la Banca del Piceno resterà sul territorio, per il territorio, anche se questo significasse andare in controtendenza con il fenomeno che stiamo registrando della chiusura degli altri sportelli bancari nei piccoli centri abitati”.
Per scoprire il mondo dei merletti di Offida e avere informazioni sui corsi in programma, si può contattare l’associazione all’indirizzo mail luigina.digirolamo@live.it
Il 2023 porterà di nuovo agli antichi splendori anche la storica Processione del Cristo Morto di Monteprandone che prima dei due anni di stop imposti dell’orrenda pandemia di Covid 19, si è svolta, ininterrottamente, ogni Venerdì Santo dal 1859 e ha percorso le caratteristiche rue dell’incasato medioevale di Monteprandone, terra natale di San Giacomo della Marca.
Solo l’emergenza pandemica ha fermato questo evento di fede molto sentito non solo dai monteprandonesi ma anche dai numerosi fedeli dei paesi limitrofi dell’hinterland.
Le cronache storiche narrano che negli anni sia della Prima, sia della Seconda guerra mondiale il corteo processionale si snodò nel dedalo delle viuzze dell’incasato storico e l’artistica bara in legno, realizza nel 1846 dall’ebanista Sante Marelli, fu, come tradizione vuole, portata a spalla dalle donne poiché i mariti erano coinvolti nei conflitti bellici.
È un momento di fede forte e profondo che affonda le sue radici nella storia. Tutto nasce grazie alla Confraternita della Pietà e della Morte quando, nell’ormai lontano 1846 commissionò all’artista Emidio Paci la bellissima statua lignea del “Cristo Morto” che ebbe un costo di 33,21 scudi.
È deposta nella sontuosa bara in legno decorata con oro zecchino realizzata, infatti, nel 1846, dal Sante Morelli, uno dei migliori ebanisti dell’epoca, incaricato dalla Confraternita della Pietà e della Morte per una spesa di 60 scudi.
La magnifica bara è stata realizzata così come possiamo ammirarla ancora oggi per poter percorrere le strette rue del paese. Nel 1851 la Confraternita incaricò l’orafo Tito Boccachiodi che la indorò e ciò ebbe un costo di 55 scudi.
Nel 1855 furono acquistate: stoffe di velluto, frange d’oro e d’argento, cuscini, fiocchi e tutto l’ornamento per la bara spendendo ben 36 scudi. A ricamare le preziose stoffe furono le religiose di “S. Caterina” di Ripatransone che seguirono un apposito disegno di ricamo. Il costo totale della bara ammontò a ben 200 scudi romani: una cifra notevole per quel tempo che sostenne la Confraternita della Pietà e della Morte.
Nel portare a spalla nelle vie del paese il prezioso catafalco nella sera del Venerdì Santo si alternano diverse squadre di portatori come tradizione impone. Tutto ciò avviene in un paese illuminato solo con le fiaccole: si vive e si respira quella mistica atmosfera medievale. Il corteo processionale consta anche di altri componenti:
- La Croce e i simboli della passione
- Le sette parole dette da Gesù ricamate in oro su splendidi gonfaloni rossi
- Le vergini vestite di bianco rappresentate dalle bambine della parrocchia
- Le pie donne vestite di nero che con i loro canti di lamento alternandosi alla preghiera e al suono della banda
- Le ragazze con le sette spade
- La banda musicale con i mantelli neri
- Le autorità religiose e civili
- La statua di San Giovanni
- La bellissima e preziosa statua della Madonna Addolorata con la corona d’oro. Sono impegnate oltre 300 persone.
A sottolineare ulteriormente l’importanza dell’evento religioso-storico e civile conferendo quel maggior lustro che si conviene è stata la presenza di eminenti personalità ecclesiastiche tra cui: monsignor Joseph Marino della Segreteria di Stato Vaticano e Prelato d’onore di Sua Santità, Giovanni Paolo II ,S.Em. Card. Jorge Arturo Medina Estevez Prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, oltre alle altre autorità civili e militari.
Foto: Studio Campanelli Fotografo
Processione del Cristo Morto Monteprandone
Studio Campanelli Fotografo
Il sindaco Porrà: “Iniziativa concreta grazie alla Banca del Piceno”
Caro vita, bollette alle stelle, famiglie stritolate dai continui aumenti.
Che fare? Ad Altidona si è concretizzata un’iniziativa pilota destinata alle fasce deboli: è nato il fondo a sostegno delle persone in difficoltà.
Il progetto è stato messo a punto dal Comune, grazie all’intuizione del sindaco Giuliana Porrà, ed è nato dopo una donazione in denaro della BCC Banca del Piceno. Le prime trenta famiglie hanno ricevuto il buono spesa durante il periodo festivo a cavallo tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. Numeri in costante crescita. Nel mese di febbraio, infatti, è stata superata quota cento, mentre durante i giorni che hanno preceduto il periodo pasquale le famiglie beneficiarie del fondo sono lievitate a 150. E ce ne saranno altre, perché l’iniziativa a sostegno delle persone in difficoltà sarà costantemente alimentata e continuerà a dare ossigeno a chi di ossigeno ne ha sempre meno.
“Da diversi mesi avevamo nell’animo di promuovere un’iniziativa del genere – spiega il sindaco Giuliana Porrà –. Abbiamo trovato lo spunto giusto dopo un incontro con soci della Banca del Piceno, svoltasi proprio ad Altidona. Vincenzo Curi, consigliere della BCC, ci ha informati della decisione della Banca di erogare un contributo per fini sociali a beneficio del nostro Comune. A questo punto ci siamo attivati per fare la nostra parte e per incrementare il fondo, decidendo di destinarlo alle famiglie in difficoltà che anche ad Altidona, come nel resto d’Italia, sono in aumento. L’inflazione, il caro vita, le bollette ormai fuori controllo stanno mettendo in ginocchio non soltanto la fascia medio-bassa della popolazione, ma anche coloro che fino ad oggi non avevano mai affrontato problemi del genere”.
L’erogazione dei buoni spesa viene gestita attraverso uno specifico bando, che garantisce chiarezza e trasparenza. “Ci muoviamo seguendo precisi criteri, tra cui certificazione Isee e numero dei componenti del nucleo familiare, per evitare disparità – aggiunge la Porrà –. Il numero delle richieste è in costante aumento a testimonianza del momemnto molto delicato che stiamo vivendo da quando, tre anni fa, il mondo intero si è dovuto difendere dalla pandemia da Covid, cui ha fatto seguito la crisi economica”.
Un grazie speciale alla Banca del Piceno, da parte del sindaco Giuliana Porrà, che si augura di trovare nuove e sempre crescenti risorse per alimentare il fondo: “Colgo l’occasione per ringraziare la Banca del Piceno per la sensibilità dimostrata con i fatti, testimonianza tangibile di vicinanza con i bisogni del territorio. Mi auguro che l’esempio non resti isolato e che aziende e benefattori possano rivolgersi al Comune di Altidona per alimentare il fondo della solidarietà in modo tale da aiutare sempre più famiglie. Il momento è davvero delicato, personalmente ricevo sempre più segnalazioni di casi particolari e di persone che non arrivano a fine mese. Da parte dell’Amministrazione comunale l’impegno è massimo e costante per venire in aiuto a queste famiglie”.
Il sindaco Giuliana Porrà
L’estate è alle porte, con la bella stagione le nostre spiagge tornano a riempirsi di turisti e non solo. Spiaggia e caldo sono spesso sinonimo di relax e divertimento ma le insidie e i pericoli non mancano. Banca del Piceno rinnova la partnership e il supporto al progetto “Costa Sicura” che garantisce ai bagnati un soccorso immediato sia in mare che lungo la spiaggia: soccorso in acqua per chi dovesse trovarsi in difficoltà ma anche sulla riva per malori improvvisi dovuti al caldo. Costa Sicura, copre tutte le spiagge abruzzesi da Martinsicuro a Giulianova e nelle Marche l’ampio tratto di Porto Sant’Elpidio. Il progetto oltre a garantire la sicurezza, permette a centinaia di ragazzi tra i 16 e i 20 anni di essere utili e di crescere affacciandosi per la prima volta al mondo del lavoro. La sicurezza delle nostre spiagge che rappresentano una parte importante del territorio e il lavoro giovanile sono temi a noi cari che saranno sempre supportati e incentivati.
Da 10 anni la Scuola di Pallavolo Fermana si dedica all’avviamento dei giovani alla pallavolo. Un progetto ambizioso ad alto tasso di coinvolgimento che con l’utilizzo di istruttori federali qualificati, mira allo sviluppo armonico del fisico, ai valori della condivisione e dello spirito di squadra. La scuola pone attenzione a tutte le fasce d’età, da quella scolastica a quella giovanile competitiva sia maschile che femminile. Dal 2016 è divenuta la prima società marchigiana a istituire il settore del Sitting Volley, realizzando così opportunità di inclusione totale attraverso lo sport.
Banca del Piceno è sponsor ufficiale del progetto BEES ed in particolare dei giovani ragazzi della Under 13. I giovani che prendono parte a questo progetto crescono in un ambiente sano ed educativo grazie all’intenso lavoro in palestra con ben 4 allenamenti settimanali, proprio come le piccole e laboriose api da cui prende il nome il progetto stesso.
BEES & Banca del Piceno, insieme per i giovani del territorio!
La bellezza e la varietà dei nostri territori ci spinge a lanciare il primo CONTEST per i lettori della rivista. A partire dalla prossima edizione sarà curata una nuova sezione dedicata alle immagini che voi stessi ci invierete e che in un certo modo caratterizzato il territorio che viviamo e in cui la Banca del Piceno opera da 130 anni.
Vi invitiamo ad inviarci i vostri scatti più significativi (in formato verticale) con il vostro nome e una breve descrizione della foto, all’indirizzo mail info@bancadelpiceno.bcc.it Le migliori foto saranno inserite nell’apposita sezione e una di esse diventerà la copertina del prossimo numero.
Vogliamo in questo modo valorizzare ancora di più i borghi, le spiagge, le colline, le montagne o più semplicemente scene di vita quotidiana che caratterizzano il nostro territorio! Vi aspettiamo numerosi!